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11 settembre 2025

Milano Fashion Week: debutti, eventi e sfilate nel segno di Giorgio Armani

Sarà una settimana della moda intensa, ricca di anniversari e celebrazioni. Su tutti: i 50 anni della maison Giorgio Armani

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La Milano Fashion Week torna con le collezioni primavera-estate 2026, in una città in cui si respira ancora il lutto per la morte di Giorgio Armani.

A Palazzo Reale si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della settimana della moda, che animerà Milano dal 23 al 29 settembre.

Sette giorni fittissimi — ben 171 appuntamenti tra sfilate, presentazioni ed eventi — organizzati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, di Agenzia ICE e del Comune di Milano.

A chiudere la settimana la sfilata-evento che celebra i 50 anni della nascita della casa di moda Giorgio Armani, in programma a Palazzo Brera la sera di domenica 28 settembre. Uno show confermato, così come espressamente voluto da Re Giorgio fino all’ultimo.

I grandi nomi in passerella

Il calendario di questa edizione conferma la forza delle maison storiche, quelle che hanno costruito il mito del Made in Italy e che ogni stagione attraggono buyer e stampa da tutto il mondo.

In passerella sfileranno i colossi Prada, Fendi, Dolce&Gabbana, Gucci, Bottega Veneta, Moschino, Max Mara, Ferragamo, Etro, Jil Sander, Alberta Ferretti, Roberto Cavalli, Emporio Armani, Tod’s e Boss, tra gli altri.

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Fendi SS25 Credit Launchmetrics.com/Spotlight

Tanti gli anniversari celebrati proprio durante la fashion week meneghina. Oltre a quello già citato di Giorgio Armani, anche Laura Biagiotti spegnerà sessanta candeline, mentre La DoubleJ e Flower Mountain celebreranno il decimo anniversario, così come Calcaterra che segna dieci anni di presenza nel calendario ufficiale.

Non mancano i ritorni attesi, come Stella Jean, The Attico, Phan Dang Hoang e soprattutto i debutti di nuove voci creative, segno della continua rigenerazione del sistema moda.

Gli eventi più attesi della settimana

Non ci sarà solo moda sulle passerelle: come da tradizione, la Milano Fashion Week si conferma un vero e proprio festival diffuso della creatività.

La settimana si aprirà il 23 settembre con l’inaugurazione del Fashion Hub a Palazzo Giureconsulti, cuore pulsante dell’innovazione firmato CNMI, dedicato ai talenti emergenti e aperto al pubblico per tutta la durata della manifestazione.

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Gucci SS25 Credit Launchmetrics.com/Spotlight

Nella stessa giornata, Gucci presenterà in un evento privato la prima collezione firmata da Demna, uno dei momenti più attesi della stagione.

Il 24 settembre sarà il giorno dei Black Carpet Awards al Teatro Manzoni, una cerimonia che celebra inclusione e creatività e che è diventata in pochi anni uno degli appuntamenti simbolo della Fashion Week.

Il 25 settembre sarà invece la volta dell’Afro Fashion Association con “Afroditis: Creative Salon Series”, progetto dedicato alla creatività afrodiscendente e multietnica, mentre il 27 settembre si terranno al Teatro alla Scala i prestigiosi CNMI Sustainable Fashion Awards 2025, con l’assegnazione del The Bicester Collection Award for Emerging Designer.

Infine, il 28 settembre i riflettori saranno puntati sui talenti delle scuole di moda italiane con Milano Moda Graduate, vetrina dedicata alla formazione e alla nuova generazione creativa.

Debutti e nuova generazione di designer

Questa edizione sarà ricordata come una delle più ricche di debutti e cambi di direzione creativa degli ultimi anni.

A calcare per la prima volta il palcoscenico milanese saranno quattro nuovi direttori artistici destinati a lasciare il segno: Demna da Gucci, Louise Trotter da Bottega Veneta, Simone Bellotti da Jil Sander e Dario Vitale da Versace.

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Versace SS25 Credit Launchmetrics.com/Spotlight

Accanto a loro, si faranno notare i debutti di marchi emergenti come Dhruv Kapoor, Pierre-Louis Mascia, KNWLS, SA SU PHI, Mein.Corp, Nadya Dzyak e Zenam, a testimonianza di una Milano sempre più aperta alla sperimentazione.

Nel calendario presentazioni approdano anche JW Anderson, Forte_Forte, Vespa, Daizy Shely, Henri Paris, Saman Loira, Seafarer e Victor Hart, mentre tornano con nuovi progetti nomi già noti come Agnona, Paciotti e Pucci.

Il Fashion Hub, curato da Sara Sozzani Maino, sarà il vero incubatore dei talenti del futuro: qui prenderanno vita i progetti Future Threads: Italy’s New Wave, che metterà in scena le visioni di Durazzi Milano, Federico Cina, Francesco Murano, Institution, Magliano e Niccolò Pasqualetti, e New Gen, New Ethos, con protagonisti Victor Weinsanto, Cascinelli, Chelsea Jean Lamm, Liwen Liang e i designer dell’Afro Fashion Association (Cute-Saint, Kathiana Saincy Couture, Zineb Hazim).

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Emporio Armani SS25

Moda e crescita economica: un sistema in evoluzione

Nel primo semestre del 2025 l’industria italiana della moda ha rallentato, con un calo del fatturato del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, colpendo sia i comparti “core” (tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature) sia quelli collegati (gioielleria, occhialeria, beauty).

Mentre i prezzi industriali nei settori principali si sono stabilizzati, sono cresciuti quelli di cosmesi (+3,2%) e gioielleria (+9,1%), a fronte di prezzi al consumo di abbigliamento e calzature quasi fermi (+0,8%).

Le vendite retail restano in calo, così come le esportazioni (-5,5%), penalizzate dal clima di incertezza generato dalle nuove politiche sui dazi USA, mentre le importazioni sono in ripresa, soprattutto dalla Cina.

Nonostante un saldo commerciale ancora positivo (12 miliardi), è in calo rispetto al 2024, e le attese per l’intero 2025 indicano una contrazione complessiva del fatturato intorno al 3,6%, con possibilità di lieve miglioramento nella seconda metà dell’anno.

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