Fashion
04 agosto 2025

Moda, il ballo dei debuttanti: Demna, l’outsider

Con la nuova stagione riflettori puntati sui direttori creativi chiamati a rivoluzionare il fashion system. Storia di uno dei più influenti designer: il georgiano Demna Gvasalia

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EVIDENZA DEMNA

Cresciuto in un paese segnato dalla distruzione di una guerra civile, profugo e visionario, Demna Gvasalia è oggi uno degli stilisti più influenti e controversi della moda contemporanea.

La sua traiettoria professionale, spesso criticata e talvolta incompresa, è un esempio di come la cultura periferica e l’esperienza personale possono diventare leve creative capaci di scardinare i codici estetici dell’élite.

Da Vetements all’anti-moda di Demna

Dopo un breve periodo di formazione in Maison Margiela prima e in Louis Vuitton poi, lo stilista georgiano classe 1981, insieme al fratello Guram, fonda Vetements, un collettivo di moda che si propone come reazione all’estetica patinata e prevedibile delle passerelle.

Dal debutto internazionale del brand, il linguaggio sovversivo e provocatorio di Demna attira fin da subito l’attenzione dei conglomerati del fashion business.

Così Kering nel 2015 lo fa direttore creativo di Balenciaga al posto di Nicolas Ghesquière (oggi alla regia della linea donna di Louis Vuitton).

Da quel momento comincia una fruttuosa collaborazione che nel 2017 lo incorona vincitore del prestigioso Fashion Award consegnato dal Council of Fashion Designers of America.

L’incarico che nelle primissime ore aveva suscitato non poche perplessità negli addetti ai lavori segna una nuova era per la maison fondata da Cristóbal Balenciaga.

Demna trasforma radicalmente l’identità del brand portandolo a essere un simbolo della nuova estetica globale: high fashion con radici street, basato su un mix di sopravvivenza, nostalgia post-sovietica e cultura underground.

Le sue sfilate si trasformano in vere e proprie performance che attingono a piene mani da temi scottanti dell’attualità.

Basti pensare allo show per l’autunno inverno 2022 del brand immerso in una fitta coltre di neve in omaggio al coraggio dimostrato dal popolo Ucraino nelle primissime ore del conflitto con la Russia; o a quella in cui (tra gli altri) ha immerso nel fango anche Kanye West per protestare contro un sistema-moda corrotto e appiattito.

FOTO DEMNA

Demna oggi: controversie e aspettative per il futuro

Di tutto si può pensare di Demna, ma non di certo che sia uno stilista che “le manda a dire”, ecco perché all’alba dell’annuncio della sua nomina come direttore creativo di Gucci, proprio qualche mese, ha di fatto scatenato una bufera di polemiche che hanno portato al crollo del Gruppo Kering in borsa del 13%.

Ma la mano di Demna sembra, almeno per il momento e in attesa del prossimo prèt-à-porter, aver edulcorato la situazione presentando la celebre borsa GG Marmont, in una versione estiva dai colori sorbetto ispirata alle più famose caramelle gommose.

La campagna che ricorda l’estetica anni Duemila degli accessori in plastica e delle jelly shoes sembra nascondere però il consueto sottotesto: una riflessione su bisogni e desideri, sull’appetito vorace e insaziabile del mercato della moda che “è più di una borsa, è una voglia”.

Un’anticipazione del futuro del brand di origini fiorentine o l’ennesima provocazione perpetrata sotto altro nome?

Per scoprirlo dovremo attendere fino a settembre, quando Gucci svelerà la prima collezione del suo nuovo direttore artistico alla fashion week milanese, che promette di stupire!

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