Chi non ha ancora fatto il cambio dell’armadio è avvertito: ci sono capi e colori che dovrà abbandonare; e ce ne sono altri che dovrà recuperare con un po’ di shopping di stagione.
Allora “pronti, via!” con il decluttering per eliminare quello che è diventato out e lasciare posto a quello che davvero sarà in.
Quel boho chic sinonimo di libertà senza sforzo fatto di abiti in pizzo con frange, volants e gonne a sbuffo si evolve adesso in versione “disordinata”. Nei prossimi mesi freddi, dunque, largo alla reinterpretazione layered, con voile, pizzi e organze stratificati, a svelare e coprire allo stesso tempo il corpo. Un’espressione della “tired girl” disordinata, struccata e volutamente imperfetta che oggi si impone come reazione al glamour artificiale e patinato, lasciando il posto all’autenticità. Hanno portato sulle passerelle questo spirito Chloé, con i dettagli fuzzy sovrapposti agli abiti eterei; Chanel, con le sottovesti in tulle che svelano sotto di sé i completi in tweed; Alberta Ferretti, che attraverso il pantalone lungo svela in trasparenza la sua versione corta, abbinato a blazer e capospalla che fa le veci di un mantello.
Per completare questo stile “lazy”, fatto di look composti da pezzi comodi ma con stile, meglio scegliere una borsa morbida, che sia soft o che sia fuzzy. Mentre la borsa rigida costringe di più, e va sempre bene su look più eleganti e per occasioni particolari, la versione morbida si adatta al look con facilità, è versatile e capace di modellarsi sul corpo. Giorgio Armani l’ha pensata in suede, impreziosita dal ricco ricamo a contrasto, un modello che si può anche piegare in base alle esigenze del momento; Prada invece ha creato una moderna clutch versione morbida.
Per compensare la stratificazione di capi, le lunghezze e i volumi, le passerelle suggeriscono di puntare su una scarpa pulita. Il suggerimento è preferire allo stivale a mezzo polpaccio quello alto, aderente alla caviglia, spesso in versione cavallerizza, vero must della prossima stagione. Modellati sul polpaccio, arrivano fino sotto il ginocchio. Persino il mocassino si evolve e si allunga da Gucci. Va oltre da Pucci, che abbraccia la gamba molto più su. E per chi non può fare a meno delle altezze c'è sempre la versione con tacco, come da Tod’s.
Mentre le calzature e gli accessori tendono a riportare equilibrio, la palette cromatica riflette quanto detto sopra. Lo stile lazy è più rilassato e non ama i colori che scioccano. Così il rosso fuoco e quello fragola cedono il passo a un punto di colore che vira verso le sfumature wine, in armonia con la natura che cambia. Dunque il burgundy resta una certezza. Va bene di giorno, come da Hermès, che stratifica tutte le sue varianti con pantaloni, felpe in vita e giubbotti, e va bene anche per le serate speciali, come propongono Aelis o Max Mara Atelier.
La naturale evoluzione di questa palette calda e naturale è fatta di toni di cacao, tabacco, castagna e caramello, con il marrone che si impone come neutro sofisticato. Benvenuta stagione fredda.