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lifestyle26 dicembre 2025

Giochi da tavola: i più belli per adulti e non solo

Natale è sempre un momento per ritrovarsi con amici e parenti per giocare e divertirsi. Per andare oltre la solita tombola, ecco alcuni giochi da tavola da provare
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Credits: Courtesy press officeCredits: Courtesy press office

Natale è sempre scandito da certi rituali e c’è un momento ben preciso che scandisce le feste in ogni famiglia. Accade di solito dopo il secondo giro di dolci, quando qualcuno osa dire: «Facciamo qualcosa?» e nessuno propone più un film. È lì che entra in scena il gioco da tavolo, oggi oggetto adulto, colto, perfino mondano. Non più solo passatempo infantile, ma strumento di conversazione, specchio di caratteri, occasione per guardarsi negli occhi senza la mediazione di uno schermo. Il gioco da tavolo, nel Natale contemporaneo, ha fatto lo stesso percorso del vinile e del cocktail d’autore: è tornato perché è fisico, perché richiede tempo, perché non si aggiorna. E soprattutto perché racconta chi siamo, anche quando fingiamo di essere solo giocatori.

Quando il tabellone diventa un salotto

I giochi da tavola più interessanti di questa stagione non chiedono abilità muscolari né memorie prodigiose. Titoli come Botanicus (Giochi Uniti), vincitore del Gioco dell’Anno 2025, portano in casa un’estetica gentile, fatta di giardini botanici, crescita lenta e scelte ponderate. È un gioco che non alza la voce, ma resta. Come certi ospiti beneducati che a fine serata sono quelli che ricordi meglio. Il prezzo è da regalo importante, ma senza ostentazione: un oggetto pensato per durare più di una stagione.

Allo stesso modo Harmonies (Asmodee Italia) lavora sull’equilibrio: legno colorato a rappresentare i diversi biomi, paesaggi che crescono sul tavolo come piccoli diorami domestici. È il gioco ideale per chi ama l’ordine apparente e il caos nascosto delle decisioni. Si gioca con concentrazione, ma senza ansia. I figli osservano, magari aiutano a sistemare i pezzi, poi si ritirano. Gli adulti restano.

Da sinistra: Botanicus (Giochi Uniti); Harmonies (Asmodee Italia) – Credits: Courtesy press officeDa sinistra: Botanicus (Giochi Uniti); Harmonies (Asmodee Italia) – Credits: Courtesy press office

TORINOXXL!: quando una città diventa carattere

Tra i giochi che più incarnano lo spirito delle feste c’è TORINOXXL!, progetto di Torino Factory, ironica e affettuosa reinterpretazione del grande classico dei giochi immobiliari. Qui il tabellone è una dichiarazione d’amore urbano: via Po, piazza Castello, corso Francia. Le pedine sono gianduiotti, toret (fontanelle pubbliche), agnolotti. Le banconote riportano Cavour, Macario, l’Avvocato Agnelli. Tutto parla torinese, ma senza folklore forzato.

TORINOXXL! piace perché non si prende troppo sul serio e perché racconta una città come farebbe un buon anfitrione: con ironia, memoria e una certa eleganza ruvida. È un gioco che mette d’accordo generazioni diverse, che fa discutere, ricordare, spiegare. Il successo – decine di migliaia di copie vendute – non è casuale: è un oggetto da lasciare sul tavolo anche quando la partita è finita.

Gioco da tavolo TORINOXXL! (Torino Factory) – Credits: Courtesy press officeGioco da tavolo TORINOXXL! (Torino Factory) – Credits: Courtesy press office

Cooperare è il nuovo competere

Il vero segnale dei tempi, più ancora dell’estetica o del successo commerciale, è la crescente preferenza per i giochi cooperativi. Gli adulti, oggi, non cercano più tanto il piacere di vincere contro qualcuno, quanto quello – molto più sottile – di riuscire insieme. Bomb Busters (Ghenos Games), vincitore dello Spiel des Jahres 2025, intercetta perfettamente questo bisogno. È un gioco che impone silenzio, attenzione, ascolto reciproco. Nessuno può fare il brillante da solo, nessuno può strafare.

Ogni decisione pesa sull’intero gruppo, e l’errore non è mai individuale, ma condiviso. È per questo che è ideale per le feste: crea un’alleanza temporanea tra persone che spesso, nella vita quotidiana, non hanno occasione di collaborare davvero. Padri, madri, zii, amici di famiglia si ritrovano improvvisamente sullo stesso piano, costretti a fidarsi l’uno dell’altro. I figli osservano questa strana forma di intimità adulta, fatta di sguardi e mezze frasi. Il prezzo è medio, l’impegno emotivo alto. Ma il ricordo resta.

Gioco da tavolo Bomb Busters (Ghenos Games) – Credits: Courtesy press officeGioco da tavolo Bomb Busters (Ghenos Games) – Credits: Courtesy press office

Ridere, ma con intelligenza

Ridere a Natale è quasi un dovere, ma farlo bene è un’arte. Lercio: Pessime Notizie (MS Edizioni) è uno di quei giochi che separano chi ama l’umorismo facile da chi preferisce quello laterale, obliquo, leggermente scomodo. Basato sull’universo satirico di Lercio.it, il gioco chiede ai partecipanti di costruire titoli improbabili, crudeli, irresistibilmente attuali. Il suo punto di forza è che non è mai completamente innocuo e richiede una certa lucidità culturale: bisogna conoscere il presente per deformarlo con eleganza.

È il titolo che accende il tavolo dopo cena, quando le formalità sono cadute e le opinioni iniziano a circolare liberamente. Non è un gioco da offrire a chiunque, ma proprio per questo diventa una scelta identitaria. I figli, se presenti, ascoltano da lontano, colgono frammenti, imparano che l’ironia è una forma di intelligenza. Il costo è accessibile, l’effetto dirompente. Perfetto per chi considera il gioco una forma di conversazione.

Gioco da tavolo Lercio: Pessime Notizie (MS Edizioni) – Credits: Courtesy press officeGioco da tavolo Lercio: Pessime Notizie (MS Edizioni) – Credits: Courtesy press office

Il pensiero come piacere

C’è poi una categoria di giochi che non punta né sulla risata né sull’adrenalina, ma su un piacere più raro: quello del pensiero lento. Cities (Devir Italia) e Kutná Hora (Cranio Creations) appartengono a questo filone. Il primo è una dichiarazione d’amore all’urbanistica ordinata, alla soddisfazione dell’incastro perfetto, alla bellezza di una città che cresce secondo una logica comprensibile. È rapido, elegante, sorprendentemente trasversale.

Il secondo è più severo, quasi austero: economia medievale, mercati dinamici, conseguenze reali delle scelte. Kutná Hora non concede sconti, ma restituisce molto a chi accetta la sfida. Sono giochi che chiedono tempo, attenzione, una certa disponibilità mentale. Non si improvvisano. E proprio per questo diventano ideali durante le feste, quando il tempo sembra improvvisamente meno tiranno. I figli possono partecipare a fasi, fare domande, osservare dinamiche. Gli adulti riscoprono il piacere di concentrarsi, senza notifiche, senza interruzioni.

Gioco da tavolo Cities (Devir Italia); Kutná Hora (Cranio Creations) – Credits: Courtesy press officeGioco da tavolo Cities (Devir Italia); Kutná Hora (Cranio Creations) – Credits: Courtesy press office

Il lusso discreto del tempo condiviso

Alla fine, il vero lusso natalizio non è il gioco più costoso (anche se ne esistono di davvero splendidi) né quello più complesso, ma quello che riesce a trattenere le persone intorno a un tavolo. I giochi da tavolo per adulti, oggi, non servono semplicemente a “passare il tempo”: lo strutturano, lo rendono abitabile. Creano una parentesi in cui le relazioni cambiano ritmo, in cui si parla diversamente, in cui anche il silenzio ha un senso. I figli entrano ed escono da questo spazio, come satelliti curiosi.

Gli adulti restano, discutono, si scoprono meno prevedibili di quanto pensassero. È un rito laico, fatto di cartone, legno e regole condivise, che sostituisce per qualche ora la tirannia degli schermi. Ed è forse questo il loro successo più profondo: offrire un’esperienza che non promette evasione, ma presenza. In un periodo dell’anno carico di aspettative, i giochi giusti riescono in un’impresa rara: farci stare dove siamo, con chi siamo, senza desiderare altro.

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