C’era una volta la cocktail list. Sempre uguale, con i grandi classici e senza troppi guizzi di fantasia. Negli ultimi anni, però, il mondo della mixology si è evoluto con una velocità incredibile, dando vita a una vera e propria arte della miscelazione e a una moltiplicazione esponenziale delle proposte.
Sono nati cocktail bar specializzati in signature di livello e sono emerse tendenze nuove ogni mese, spinte spesso più dai media che dall’effettivo gusto delle persone.
“È fondamentale avere sempre uno sguardo attento sul mercato: non tutte le mode che fanno notizia trovano effettivo riscontro nella clientela. Alcuni trend restano effimeri, altri invece diventano veri e propri cambiamenti strutturali”. Ce lo spiega Mattia Pastori, una delle figure più influenti della mixology italiana (un passato al Park Hyatt e all’Armani Hotel) e fondatore di Nonsolococktails, la prima agenzia italiana di servizi beverage integrati.
Dal low alcol alla crescita vertiginosa delle tipologie di gin, fino alla riscoperta dei cocktail tropicali o dei locali ispirati agli speakeasy Anni ’30. Negli ultimi anni sono tante le tendenze nate (e alle volte già appassite).
Per Pastori, però, “La chiave non è rincorrere ogni moda, ma trovare una propria identità. Saper proporre novità senza perdere coerenza è ciò che permette a un locale di crescere nel tempo. Innovarsi sì, ma con consapevolezza e visione. Solo così si riesce a stare al passo senza snaturarsi”.
Nonostante questo, è comunque possibile individuare delle macrotendenze dall’onda lunga. “Più che la singola bevanda, oggi è il momento a fare la differenza: c’è una forte voglia di leggerezza, convivialità e spensieratezza. I cocktail seguono questo spirito, e lo spritz, ad esempio, si è trasformato in mille varianti cromatiche, diventando quasi un simbolo dell’estate italiana”. L’aperitivo all’italiana resta un punto fermo, con i suoi classici intramontabili: “l’Americano domina il pre-serata, mentre il Negroni continua a essere un’icona del dopocena”.
Così, la vera tendenza è quella di rielaborare anche i grandi classici. Ingredienti di qualità e un guizzo di creatività
Un’ultima tendenza, sempre più evidente, è la premiumizzazione del servizio: “Oggi si trovano ovunque bicchieri dal bordo sottile, ghiaccio cristallino e una cura estetica e sensoriale molto più marcata. Si è tornati a dare priorità all’ospitalità e alla qualità dell’esperienza, più che alla ricerca del cocktail più originale”.
Di seguito 4 cocktail per l’estate, completi di ricetta e preparazione, tutti low alcohol:
Ingredienti:
4 cl di gin
2 bar spoon di zucchero
3 foglie di salvia
3 cl di lime
10 cl di tonica
Tecnica: muddler
Preparazione: Va preparato direttamente nel bicchiere, utilizzando la tecnica del muddler: premere delicatamente la salvia insieme allo zucchero e al lime, aggiungere subito dopo la vodka e il ghiaccio, quindi completare con acqua tonica fino a riempire il bicchiere. Dopo aver mescolato, guarnire con un ciuffo di salvia e una scorza di limone.
Ingredienti:
3 cl di vermouth rosso
3 cl di bitter
3 cl di Rye Whisky
Tecnica: build con aggiunta di affumicatura
Preparazione: Preparare il cocktail direttamente nel bicchiere, un tumbler basso con un unico cubo di ghiaccio. Una volta finalizzato, posizionare il drink sotto una campana di vetro e procedere con l’affumicatura utilizzando fumo di caffè tostato.
Ingredienti:
5/6 foglie di menta
5 cl di centrifuga di mela Granny Smith
2 cl di succo di lime
2 bar spoon di zucchero di canna
4 cl di Fernet Branca
Tecnica: build
Preparazione: in un tumbler alto metti le foglie di menta, il lime, il succo di mela e lo zucchero, e mescola delicatamente
per far sprigionare i profumi della menta. Aggiungi il ghiaccio e mescola ancora. Versa un top di amaro e decora con un ciuffo di menta e uno stirrer, così l’ospite potrà scegliere se mescolare il cocktail o gustarlo a strati.
Ingredienti:
4 cl di Absolut Elix
3 cl di succo di guava
3 cl di spremuta di pompelmo
1 cl di centrifuga di zenzero
1 cl di sciroppo di litchi
0,5 cl di albume d’uovo
Tecnica: shake and strain
Preparazione: Shakerare tutti gli ingredienti insieme e servire in un tumbler alto, decorando con un’orchidea. Su quest’ultima è possibile aggiungere una spruzzata di profumo edibile, facilmente reperibile in commercio, per personalizzare l’esperienza dell’ospite in modo unico e sensoriale.
Leggi anche:
Drink mania: l’aperitivo come rito d’estate
Gli anelli da cocktail, i protagonisti dei party più glam
I chiringuiti più cool dell’estate: quando l'aperitivo incontra il tramonto