Nuovo anno, nuovi styling e tanto colore. Dalle più belle collezioni delle sfilate moda Primavera-Estate 2026 arriva un prospetto chiaro e affascinante sulle nuance che definiranno i look del nuovo anno. Le passerelle parlano una lingua cromatica decisa ma sofisticata, fatta di contrasti, ritorni inaspettati e nuove sensibilità estetiche. Protagonisti assoluti: rosso acceso e vibrante, blu intenso, rosa confetto, verde oliva (a sorpresa, e per questo ancora più desiderabile!) e, infine, la nuance senape, calda e avvolgente. Cinque colori, cinque personalità, cinque modi di interpretare il presente e anticipare il futuro dello stile.
Simbolo per eccellenza di passione, forza e carisma, il rosso nel 2026 si impone come colore-manifesto. È una tonalità che non chiede permesso, cattura lo sguardo e racconta una femminilità consapevole, potente, mai passiva. In passerella viene proposto in versioni decise ma raffinate, capaci di dialogare con epoche e linguaggi diversi. Chanel, al debutto del nuovo direttore creativo Matthieu Blazy, invita a indossarlo attraverso abiti che reinterpretano in chiave iper-contemporanea l’animo della flapper girl: iconico l’abito dal punto vita bassissimo, con gonna a mix floreale dove il rosso incontra il bianco e il nero, in un equilibrio grafico e modernissimo.
Valentino sceglie invece la via dell’eleganza assoluta, proponendo il rosso su vestiti drappeggiati dalla finitura lucida: un gioco di luce e materia che restituisce sofisticatezza e sensualità. A sorprendere è Balenciaga, con una maxi gonna rossa, voluminosa e rivestita di frange, indossata sotto una maxi T-shirt rosa pastello: un contrasto di volumi e nuance delicate che ridefinisce i codici dello styling contemporaneo.
Profondo, vibrante, magnetico: il blu del 2026 è una dichiarazione di stile che unisce rigore e libertà espressiva. È il colore della sicurezza, della visione lucida, ma anche della sperimentazione materica. Akris lo interpreta attraverso il camoscio, donandogli texture e profondità inedite: il completo sartoriale non è mai stato così attuale e contemporaneo.
Victoria Beckham eleva il blu attraverso il denim, il tessuto più umile per eccellenza, declinato nella maxi giacca con tasche frontali. Un capo versatile, urban e incredibilmente chic. Più preziosa la proposta di Laura Biagiotti, che declina il blu in chiave elegante con un abito tempestato di cristalli a contrasto, creando un raffinato effetto degradé che illumina la silhouette.
Morbido, candy, irresistibilmente dolce. Il rosa confetto torna protagonista, ma perde ogni ingenuità per trasformarsi in un colore di carattere. Luisa Spagnoli lo interpreta con un mini-dress dalla gonna corta e svasata, che rievoca il glamour dell’estetica barbiecore in versione adulta e sofisticata. Blumarine sceglie invece una visione eterea e fluttuante, proponendo un abito lungo dall’effetto vedo-non-vedo, complice l’uso di trasparenze raffinatissime. Scultoreo l’approccio di Moschino, dove l’abito rosa lungo diventa anche un tripudio di fiori tridimensionali: una dichiarazione artistica che trasforma il colore in pura espressione.
Inaspettato per una Primavera-Estate 2026, il verde oliva torna con decisione e fascino, conquistando le passerelle con una nuova allure sofisticata. È il colore dell’equilibrio, della natura reinterpretata in chiave urbana e moderna. Bottega Veneta lo texturizza rendendolo glossy, grazie a una giacca dal finish lucido abbinata a gonna grigia e camicia rosa: un gioco cromatico sorprendente e perfettamente bilanciato.
Anche Giorgio Armani suggerisce il dialogo tra texture, accostando pantaloni a vita alta a una giacca in camoscio, per un’eleganza rilassata ma impeccabile. Massima espressione di raffinatezza il tailleur Dior, con minigonna plissé e iconica Bar Jacket reinterpretata in chiave surrealista dal nuovo direttore creativo Jonathan Anderson: un verde oliva che diventa simbolo di innovazione.
Caldo, avvolgente, intensamente chic: il senape è il colore che chiude il nuovo cerchio cromatico del 2026, portando con sé una sensualità discreta ma incisiva. Zimmermann opta per il minimalismo, proponendo un abito con corpetto essenziale e maxi gonna a balze, dove il colore diventa protagonista assoluto. È Saint Laurent a spingere al massimo la volumetria, con un abito da sera dalle grandi maniche a sbuffo e orlo di ruches, teatrale e magnetico. Infine Ferragamo, che declina il senape attraverso il completo gonna e camicia: uno styling urban, contemporaneo, pensato per una donna che ama distinguersi con eleganza naturale.