Fashion
23 luglio 2025

Il viaggio etico della rafia nella moda

Ecco il materiale che celebra al meglio l’estate, declinata in borse, sandali e dettagli esotici. Scelto dalle maison non solo per il suo fascino artigianale, ma anche per il suo valore sociale e ambientale

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Che cosa c’è di più azzeccato di toni caldi e tessuti naturali per celebrare, attraverso la moda, la bella stagione in corso?

La risposta arriva dalle tendenze per quest'estate, che vedono una riscoperta, da parte di quasi tutti i brand, di materiali autentici.

Così tra paglia, canapa e lino, la rafia si impone come uno dei protagonisti assoluti, declinata in una moltitudine di capi e accessori must-have.

Dalle maxi bag intrecciate ai cappelli a tesa larga, passando per abiti, sandali e dettagli decorativi, la rafia torna alla ribalta non solo per il suo fascino artigianale ed esotico, ma anche per il suo valore sociale e ambientale che ci porta alla scoperta di popoli lontani e paesaggi mozzafiato.

Dall’Africa tropicale alle passerelle del prêt-à-porter

La rafia è una fibra naturale estratta dalle foglie della palma Raphia farinifera originaria dell’Africa tropicale, in particolare del Madagascar, dove l’indotto economico derivante dall'esportazione di questo materiale supera i 4 milioni di dollari.

La sua produzione segue un processo articolato e artigianale che parte dalla raccolta delle foglie, passa per la loro essiccazione e termina nell’intreccio a mano delle stesse per creare filati resistenti, leggeri e versatili.

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Da sinistra verso destra: Salinas SS25, Zimmermann SS25 Credit Launchmetrics.com/Spotlight

Nella SS25, maison di prestigio come Chloé, Jacquemus, Prada, Bottega Veneta, Hermès e molti altri hanno scelto di usare la rafia accostata a tessuti hi-tech o lavorazioni couture, per dar vita ad accessori che creano quello stile boho-chic oggi di grande tendenza.

Oggi rafia diventa sinonimo di moda etica

Il viaggio della rafia dall’Africa all’Occidente, oggi più che mai sta conoscendo iniziative di inclusione sociale che ridefiniscono il benessere delle popolazioni che la producono.

Negli ultimi anni, infatti, sono sempre di più i brand e le ONG che hanno avviato progetti che impiegano la rafia come leva di sviluppo.

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Da sinistra verso destra: Bottega Veneta SS25, Hermes SS25, Zimmermann SS25. Credit Launchmetrics.com/Spotlight

Tra questi spicca Made For A Woman il brand fondato nel 2019 dalla giovane imprenditrice Eileen Akbaraly in Madagascar.

Attraverso un modello di business sostenibile, etico e innovativo radicato nell'imprenditoria sociale e nell'emancipazione femminile, Made For A Woman lavora a fianco di grandi colossi del lusso - come Fendi e Chloé - promuovendo una produzione responsabile e sostenibile, in grado di rafforzare le comunità locali svantaggiate ed elevare il savoir-faire artigianale malgascio.

In Ghana, esiste un’altra un’iniziativa che unisce designer europei e cooperative locali per esportare prodotti sostenibili e garantire un ritorno equo ai produttori.

Stiamo parlando di Raffia Connection, il progetto che da qualche tempo si sta facendo spazio nel mondo del design d’interni e della moda.

Insomma, oggi scegliere di indossare certi prodotti realizzati in rafia non significa più solo essere trendy, ma anche contribuire a creare un importante indotto economico in aree rurali del globo spesso marginalizzate.

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