Compiere 35 anni è uno di quei traguardi importanti, soprattutto per una donna. Sono gli anni a metà tra la giovinezza e la maturità, gli anni della consapevolezza, dell’affermazione professionale e, spesso, della maternità.
Jennifer Lawrence festeggia quest’anno tutte queste tappe.
La sua filmografia ha scavalcato il decennio, con la notorietà che arriva grazie ai personaggi di Mystica in X-Men e di Katniss nella saga Hunger Games.
Ma è il 2013 l'anno d’oro, quando recita accanto a Bradley Cooper e Robert De Niro nel film Il Lato Positivo, un’interpretazione che le permette di conquistare - a soli 23 anni - l’Oscar come miglior attrice protagonista.
Un ricordo rimasto indelebile, anche per quella caduta sull’ampio vestito di Dior mentre ritirava la statuetta.
Eppure, quello sembra essere il suo unico “inciampo”, perché da quel momento la carriera prende il volo, tanto che nel 2016 Forbes la incorona attrice più pagata al mondo.
Secondo la classifica, aveva portato a casa 46 milioni di dollari dopo aver girato American Hustle e Hunger Games.
L'ultimo film si intreccia con forza con la vita personale dell’attrice: diventata mamma per la seconda volta ad aprile 2025, ha interpretato in Die my love di Lynne Ramsay (presentato a Cannes) una donna alle prese con un post-parto difficile, che mette in crisi la sua professione di scrittrice e il rapporto con il marito il quale, pur amandola, non è in grado di comprenderla e di aiutarla. Un tema delicato e ancora poco discusso, specialmente in Italia, che la Lawrence ha affrontato con grande coinvolgimento.
Quando ha iniziato a girato il film, infatti, aveva già avuto il primo figlio con l’attuale marito, il gallerista d’arte Cooke Maroney, ed era incinta del secondo.
Inevitabile, quindi, il parallelismo tra ciò che le stava accadendo e quello che avrebbe dovuto mettere in scena.
Per fortuna l’alienazione mentale della protagonista non l’ha riguardata in prima persona, anche se Jennifer ha ammesso che “Non c’è niente di paragonabile al post partum, è estremamente isolante". Per poi aggiungere: "I figli ti cambiano completamente la vita. Mi hanno cambiata anche dal punto di vista creativo. Consiglio vivamente di avere dei figli, se si vuole fare l’attrice o l’attore".
Dei due bambini della coppia, nati del 2022 e nel 2025, si sa pochissimo: del primo solo il nome, Cy, del secondo nemmeno quello.
Insomma, un modo di vivere la maternità completamente diverso da molte celebs, una scelta di intimità, ma anche di priorità.
Sotto questa luce, non sembra un caso il fatto che negli ultimi anni la sua presenza sullo schermo e nella vita pubblica si sia notevolmente ridimensionata.
E che l’ultimo film (che ha anche coprodotto) sia anche un messaggio alle donne, con l’intento di non far sentire mai nessuna inadeguata. Un modo per dire a tutte - come fecero le sue amiche con lei - "se non ti connetti subito, non sentirti in colpa".
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