Demna Gvasalia apre la nuova era Gucci con un gesto che sovverte immediatamente le aspettative: invece di un debutto in passerella, sceglie un lookbook fotografico per presentare la Pre-Fall 2026. E non si limita a firmare la collezione: la fotografa lui stesso. È un atto di controllo creativo totale che afferma fin dal principio l’intenzione di ridefinire non solo l’estetica Gucci, ma anche il modo in cui la maison si racconta. È un metodo che appartiene profondamente al suo percorso. Prima di arrivare in Gucci, Demna aveva già sperimentato formati non convenzionali: presentazioni ibride, non-show, collezioni raccontate fuori dal rituale della sfilata tradizionale.
Prima della Pre-Fall 2026, Gucci aveva presentato La Famiglia Gucci, un progetto visivo che ruotava intorno ai valori di comunità, tradizione e identità. Non era una collezione né un’anticipazione della Pre-Fall, ma un racconto parallelo pensato per introdurre un clima culturale diverso: più intimo, più umano, più radicato nella realtà quotidiana. Ed in effetti La Famiglia Gucci ha contribuito a segnare il tono della nuova fase del brand, mostrando attenzione alle storie, ai legami, alle identità molteplici.
È un progetto separato, ma utile a comprendere il cambio di sensibilità che definisce la nuova era di Gucci. Generation Gucci è “la collezione Pre-Fall 2026 mai mostrata in passerella”: una preview visiva che anticipa la direzione che Demna darà al brand. Il set è essenziale: sfondi neutri, luce calibrata, modelli in posa frontale. Non c’è narrazione, non ci sono scenografie, non ci sono effetti speciali. Il lookbook diventa un laboratorio di forme e proporzioni: un esercizio che permette di osservare i capi nella loro purezza, senza distrazioni.
Gucci, sotto la guida di Demna, riparte dall’immagine come strumento di definizione estetica, un gesto che prepara il terreno al debutto in passerella previsto per il 2026. Generation Gucci lavora sull’essenzialità: le silhouette sono nette, i volumi contenuti, i materiali solidi. La sensualità è più controllata rispetto alle stagioni precedenti: cappotti dalle spalle definite, minidress puliti, pelle lucida trattata con rigore, maglieria aderente, camicie impeccabili, gonne rigide, denim scuro, stivali strutturati e borse ridisegnate con un linguaggio grafico preciso. Gli accessori diventano fondamentali nella nuova grammatica visiva: borse scolpite, geometrie essenziali, dettagli metallici ed un’estetica che punta su rigore, modernità e proporzioni.
In un racconto che fonde epoche e codici visivi dell’archivio Gucci, Demna lavora sulla sartoria come terreno di sperimentazione. I tailleur in faille di seta rievocano la morbidezza del tessuto invecchiato e sono chiusi da fermagli minimal al posto dei bottoni, dettaglio che alleggerisce e modernizza la forma. La collezione include pantaloni aderenti come leggings, gonne a matita, jeans privi di cuciture ma arricchiti da dettagli nascosti, completi in seta dall’allure da viaggio che richiamano il comfort del pigiama pur mantenendo rigore e precisione.
Anche le mute da surf diventano spunto creativo: trasformate in dolcevita tecnici e giacche di pelle aderenti, mostrano come Demna mescoli funzione e immaginazione. Dagli anni ’70 e ’90 tornano dettagli rivisitati: giacche racer con la striscia Web, cinture con una nuova interpretazione della Doppia G, completi in seta stampata con motivi equestri ispirati ai foulard d’archivio. Le calzature - ballerine, mocassini, stiletto - alternano sensualità ed eleganza. Le borse completano la narrazione: dalla Jackie 1961 reinterpretata a una Dionysus più angolare, fino alla Lunetta Phone+, pensata per la vita quotidiana.
Demna si muove con attenzione all’interno dell’archivio e gli elementi storici non vengono replicati, ma riformulati. Il monogramma diventa più grafico e contemporanee, le borse iconiche mostrano linee più nette, le forme classiche vengono asciugate in una pulizia radicale. La nuova identità non nega il passato ma lo riprende, lo decodifica, lo riporta nel presente con un altro ritmo. In definitiva, Generation Gucci è la nuova Gucci che parte dalla forma, dall’immagine, dalla visione di Demna.