Scopri Infinity+
Corporate
Entertainment04 dicembre 2025

Twilight, vent’anni dopo: cosa c'è da sapere, tra mito generazionale e ritorni inaspettati

Una storia che non è stata solo un libro e una saga cinematografica, ma un rito di passaggio collettivo. Robert Pattinson ha svelato che tornerebbe volentieri nei panni del vampiro. Che ci sia un nuovo film all'orizzonte?
Condividi:

Era il 2005 quando Stephenie Meyer pubblicava il primo romanzo della saga Twilight, senza sapere di aver appena dato inizio a uno dei fenomeni culturali più influenti degli anni Duemila. Vent’anni dopo, quella storia ambientata sotto la pioggia costante di Forks, tipica dei climi autunnali e di inizio inverno, continua a esercitare un fascino sorprendentemente intatto, non solo tra chi l’ha vissuta in diretta, ma anche tra chi l’ha riscoperta con la distanza ironica delle nuove piattaforme digitali.

La storia d'amore tra il vampiro Edward Cullen e l'umana Bella Swan, non è stato solo un libro, ma un vero e proprio rito di passaggio collettivo. Bella incarna l’insicurezza adolescenziale, sospesa tra timidezza e desiderio di essere vista. Edward, con il suo fascino freddo e tormentato, rappresenta la proiezione romantica di un amore totalizzante, pericoloso, impossibile da ignorare. In quel contesto malinconico, fatto di silenzi carichi e cieli plumbei, una generazione ha trovato il proprio spazio emotivo e narrativo.

Gli attori Kristen Stewart e Robert Pattinson posano per la sessione fotografica di Twilight presso l'hotel De Russie, durante la 3ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si è tenuto all'Auditorium Parco della Musica il 31 ottobre 2008 a Roma, Italia - Credits: Getty ImagesGli attori Kristen Stewart e Robert Pattinson posano per la sessione fotografica di Twilight presso l'hotel De Russie, durante la 3ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si è tenuto all'Auditorium Parco della Musica il 31 ottobre 2008 a Roma, Italia - Credits: Getty Images

Il primo fandom 2.0

Molto prima dell’arrivo dei social o delle community, Twilight ha inaugurato una nuova era del fan engagement. Forum, fanfiction, blog su piattaforme come Tumblr e Fanfiction.net hanno dato vita a una partecipazione senza precedenti, in cui i lettori diventavano co-autori, contribuendo a espandere e riscrivere l’universo narrativo originale.

Quella che oggi viene riconosciuta come “fan culture” ha trovato in Twilight una delle sue prime forme compiute. È stata una protoforma del fandom contemporaneo, capace di anticipare i meccanismi che oggi alimentano comunità globali come quelle legate a Marvel, Harry Potter o Attack on Titan.

FOTO 2
Gli attori Ashley Greene, Kellan Lutz, Nikki Reed, Jackson Rathbone e Taylor Lautner partecipano al Q&A del cast di Twilight e all'esibizione dal vivo e firma autografi dei Paramore presso l'Hot Topic di Hollywood and Highland il 18 novembre 2008 a Los Angeles, California - Credits: Getty Images
FOTO 2 Gli attori Ashley Greene, Kellan Lutz, Nikki Reed, Jackson Rathbone e Taylor Lautner partecipano al Q&A del cast di Twilight e all'esibizione dal vivo e firma autografi dei Paramore presso l'Hot Topic di Hollywood and Highland il 18 novembre 2008 a Los Angeles, California - Credits: Getty Images

Dalla nostalgia al culto postmoderno

Tuttavia il vero miracolo di Twilight, diventato poi saga cinematografica, non è solo la sua capacità di generare mondi paralleli, ma quella di sopravvivere ai cambiamenti culturali e, soprattutto, all’ironia. La Generazione Z, cresciuta con l’estetica del meme e lo sguardo disincantato del remix digitale, ha trasformato Twilight in un oggetto da osservare con distanza ma anche con affetto. Le scene più goffe, i dialoghi melodrammatici, la fotografia desaturata dei primi film sono diventati materiali ideali per video reaction e reinterpretazioni camp. Ma sotto la patina del sarcasmo, resta un nucleo emotivo potente. Twilight ha rappresentato, per molti, la prima educazione sentimentale nell’epoca dei social nascente. Ha offerto un linguaggio – a volte ingenuo, a volte eccessivo – per parlare d’amore in una fase di transizione esistenziale.

Gli attori Robert Pattinson e Kristen Stewart partecipano alla première di Twilight durante la 3ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, tenutasi all'Auditorium Parco della Musica il 30 ottobre 2008 a Roma, Italia - Credits: Getty Images
Gli attori Robert Pattinson e Kristen Stewart partecipano alla première di Twilight durante la 3ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, tenutasi all'Auditorium Parco della Musica il 30 ottobre 2008 a Roma, Italia - Credits: Getty Images

Robert Pattinson riapre uno spiraglio

Tra i simboli più riconoscibili della saga c’è senza dubbio Robert Pattinson, l’interprete di Edward Cullen. In passato l’attore britannico non aveva nascosto il proprio imbarazzo per il personaggio e la popolarità esplosiva che ne era derivata. Oggi, però, sembra aver sviluppato un rapporto più disteso con quel capitolo della sua carriera.

Qualche settimana fa in una conversazione con Jennifer Lawrence in promozione con il loro nuovo film, Pattinson ha sorpreso tutti con una dichiarazione tanto ironica quanto sincera: “Sì, tornerei volentieri. Mi viene chiesto ogni singolo giorno. Ho dei bei ricordi. Sono grato per tutto questo”. Una battuta, certo, ma sufficiente per riaccendere l’entusiasmo della fanbase.

L’attore ha poi scherzato sull’idea di interpretare nuovamente un diciassettenne: “Mi piacerebbe tornare. Voglio rubare ruoli agli attori più giovani”.

L’attore Robert Pattinson arriva alla première di The Twilight Saga: New Moon della Summit Entertainment al Mann Village Theater il 16 novembre 2009 a Westwood, California - Credits: Getty Images
L’attore Robert Pattinson arriva alla première di The Twilight Saga: New Moon della Summit Entertainment al Mann Village Theater il 16 novembre 2009 a Westwood, California - Credits: Getty Images

Il futuro della saga

Al momento, non esistono progetti ufficiali legati a un nuovo film o a un’estensione televisiva dell’universo creato da Meyer. Tuttavia, la stessa autrice ha rivelato di aver scritto nuovi capitoli ambientati nello stesso mondo narrativo, lasciando intendere che la saga potrebbe avere ancora qualcosa da dire. In un’intervista recente, Meyer ha anche dichiarato che oggi, tra Edward e Jacob - l'uomo che può mutarsi in un lupo - sceglierebbe il secondo: una preferenza legata alla sua esperienza personale, visto che ha sposato “il ragazzo che conoscevo fin da piccola”, una figura che le ricorda Jacob.

La scrittrice Stephenie Meyer celebra il decimo anniversario di Twilight con un Q&A speciale presso Barnes & Noble at The Grove il 12 ottobre 2015 a Los Angeles, California - Credits: Getty Images
La scrittrice Stephenie Meyer celebra il decimo anniversario di Twilight con un Q&A speciale presso Barnes & Noble at The Grove il 12 ottobre 2015 a Los Angeles, California - Credits: Getty Images

L’eredità: cosa resta oggi di Twilight?

A vent’anni dalla pubblicazione del primo romanzo, ci si può chiedere: qual è il lascito di Twilight nella narrativa e nella cultura pop contemporanea? In parte, è evidente nella persistenza del genere romance in tutte le sue declinazioni, soprattutto online. Piattaforme come Wattpad e hashtag come BookTok sono ricchi di storie che rielaborano – più o meno consapevolmente – dinamiche nate in quell’universo: relazioni proibite, protagoniste ordinarie e amori che mettono in discussione l’identità.

Il tropo “enemies to lovers”, oggi tra i più apprezzati dal pubblico più giovane, è una delle sue declinazioni evolute, dove il conflitto emotivo è il motore della tensione narrativa. Anche i vampiri stanno vivendo una nuova stagione – più cupa, queer e simbolicamente ricca – come si è visto nel successo di titoli come Interview with the Vampire (versione serie tv, appena sbarcata in Italia) o nei nuovi romanzi che ibridano urban fantasy e introspezione psicologica.

Ma forse, più che in una singola tendenza, l’eredità di Twilight è nella sua capacità di creare una storia di amore totalizzante in cui credere. E a cui ritornare, come in un porto sicuro, magari sotto a una coperta e con in mano una tisana, nonostante siano passati vent’anni.

Leggi anche:

I 90 anni di Woody Allen in dieci muse

I jeans a vita bassa rimangono la tendenza del 2026. Quali modelli scegliere

Contenuti consigliati