Scegliere solo alcuni nomi dal programma della prossima Mostra del Cinema di Venezia è quasi una provocazione.
Il cartellone raccoglie infatti molti dei titoli più attesi dell’autunno e registi di culto che tornano al Lido dopo anni. Eppure, tra debutti, ritorni e grandi produzioni, alcuni nomi spiccano più di altri. Ecco la nostra lista dei 5 registi da non perdere a Venezia 82.
L’opera più imponente dell’edizione 2025: una rivisitazione gotica e struggente del mito di Frankenstein, firmata da Guillermo Del Toro.
Con un cast che include Oscar Isaac, Jacob Elordi- negli inediti panni del mostro-, Mia Goth e Christoph Waltz, il film si preannuncia visivamente sontuoso. Ambientato in una Europa cupa e decadente, mette in scena il tormento della creatura e la responsabilità di chi l’ha generata, in un racconto che promette emozione e riflessione. Del Toro punta con decisione al Leone d’Oro, già vinto nell’edizione 74 con La forma dell’acqua.
Lanthimos torna a collaborare con Emma Stone (alla quarta prova insieme) per un film sci-fi surreale, Bugonia, ambientato in un mondo in cui si sospetta un’invasione aliena sotto forma di multinazionale.
Nel cast anche Jesse Plemons, per un racconto dove paranoia, potere e ironia si intrecciano in perfetto stile Lanthimos. Dopo il successo di Povere Creature!, il regista greco è di nuovo uno dei favoriti.
Il regista coreano di Oldboy e Decision to leave torna con un thriller urbano che promette tensione, stile e riflessione politica.
No Other Choice racconta la parabola di un uomo disoccupato (interpretato dalla stella del cinema sudcoreano Lee Byung-hun) che, per disperazione, accetta di diventare un sicario. Ma nulla è come sembra. Un noir che affonda le mani nella crisi economica e morale della società contemporanea.
Il ritorno al cinema di Kathryn Bigelow-prima donna ad aggiudicarsi l’Oscar a Miglior Regia con The Hurt Locker del 2010- è già un evento.
La trama ruota attorno a un gruppo di funzionari della Casa Bianca che, nel cuore di una crisi senza precedenti, devono gestire l’allarme per un presunto attacco missilistico imminente contro gli Stati Uniti. Una corsa contro il tempo tra paranoia, strategia e caos, in perfetto stile Bigelow: ritmo serrato, pressione psicologica e interrogativi morali. Nel cast Rebecca Ferguson e Idris Elba.
Film d’apertura e progetto avvolto nel mistero. La Grazia, nuovo film di Paolo Sorrentino, è uno degli eventi più attesi di Venezia 82.
Nessuna trama ufficiale, cast non ancora comunicato (gli unici nomi confermati sono Toni Servillo accanto ad Anna Ferzetti), ma la richiesta del massimo riserbo da parte del regista ha solo alimentato la curiosità. L’unico indizio è un titolo evocativo e le parole di Alberto Barbera in conferenza stampa, che ha parlato di una storia d'amore ambientata da qualche parte in Italia (forse in terra di Partenope?). Venezia si apre così nel segno della fiducia verso uno degli autori più visionari del nostro tempo.
Il regista cult americano torna al Lido con una pellicola corale e intimista che esplora il significato di famiglia attraverso storie intrecciate, ambientate tra Nord America ed Europa.
Nel cast Cate Blanchett, Adam Driver, Charlotte Rampling, in un film che promette la classica delicatezza esistenziale di Jarmusch con un tocco più malinconico del solito.
Adattamento dell’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli, è uno dei film più politicamente esplosivi in programma.
Paul Dano interpreta Baranov, lo spin doctor della nuova Russia, mentre Jude Law veste i panni di un giovane Vladimir Putin. La sceneggiatura è scritta insieme a Emmanuel Carrère: il risultato si preannuncia provocatorio, denso, destabilizzante.
Un musical storico su Ann Lee, la fondatrice della setta degli Shakers, che unisce estetica rigorosa e dimensione spirituale, interpretata da Amanda Seyfried. Co-sceneggiato da Brady Corbet- il regista di The Brutalist- il film promette atmosfere ipnotiche e una riflessione sulla fede e il controllo del corpo femminile.
Uno dei progetti italiani più ambiziosi: il ritratto poetico e biografico di Eleonora Duse, diva leggendaria del teatro, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi in uno dei ruoli che si prospettano tra i più interessanti della sua carriera. Storia di emancipazione, arte e sacrificio.
Il Leone d’Oro verrà assegnato dalla giuria presieduta da Alexander Payne. Tra ritorni illustri, nuove provocazioni e opere rivelazione, Venezia 82 si prepara a essere una delle edizioni più ricche ed imprevedibili degli ultimi anni.
Appuntamento in laguna dal 27 agosto al 6 settembre.
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