L’autunno italiano non si limita a foglie croccanti e caldarroste. È la stagione in cui i fiori cambiano abito e vanno in scena con più grazia di una sfilata parigina. Se le Fashion Week dettano la linea dei tessuti, i giardini e i castelli italiani, a ottobre, dettano quella dei petali.
Frequentare un mercato o una mostra botanica non significa solo comprare una pianta: è un esercizio di stile, un gesto di cultura, un modo per misurare la propria sensibilità davanti a un iris raro o a una rosa che fiorisce fuori stagione.
Ecco allora una guida selezionata agli appuntamenti più interessanti, per scoprire che il verde non è un colore ma una filosofia, e che l’Italia resta il palcoscenico naturale per intrecciare arte, paesaggio e biodiversità.
Il parco del castello di Grazzano Visconti sembra uscito da un romanzo ottocentesco, con vialetti dove si incrociano dame e vivaisti, bonsai e farfalle tropicali. Verde Grazzano è la mostra-mercato che unisce cultura botanica e artigianato d’eccellenza. Oltre 15 attività tra workshop, passeggiate e laboratori, più incontri con nomi noti come Oscar Tintori e Rose Barni. Tra le novità, la collezione di 170 varietà di iris barbati alti di Filippo Cabassi. È il posto giusto per chi ama imparare e tornare a casa con un bouquet di conoscenze, oltre che di fiori.
Nel centro storico di Guastalla si celebra la biodiversità come festa popolare. Qui non ci sono solo piante rare ma anche frutti dimenticati e animali domestici d’altri tempi. Tra una mela campanina e un’oca padovana, il visitatore riscopre un’Italia rurale che sa di fiere di paese e di manualità perduta.
Non mancano degustazioni, concerti e spettacoli di burattini: un evento che diverte i bambini e commuove i nonni.
Firenze non poteva che ospitare il suo Flower Show in un giardino patrizio, quello di Palazzo Corsini. È la cornice ideale per rose antiche, orchidee e cactus esotici, accostati con gusto quasi rinascimentale. Oltre 70 espositori e una sfilata di workshop: dai giardini verticali alle piante aromatiche, fino all’arte floreale. Una chicca? I laboratori per bambini, che imparano l’ecologia tra ortensie e succulente. Qui il biglietto vale più di un ingresso: è un passaporto per un viaggio raffinato nella botanica internazionale.
Affacciata sul lago di Como, Villa Erba accoglie Orticolario, che è più di una mostra: è una biennale del verde, anche se arriva ineluttabile ogni anno. Il tema di quest’anno è “Eden”, un invito a riscoprire la natura originaria, lontana dall’antropocentrismo. Oltre 250 espositori, installazioni artistiche e giardini tematici trasformano il parco in un laboratorio di idee.
Tra gli ospiti, la chef Antonia Klugmann, con la sua cucina etica e selvaggia, e l’installazione poetica di Mantero Seta. È l’evento che unisce mondanità e filosofia, adatto a chi ama fiori ma anche pensieri profondi.
Questa rassegna non è solo una mostra, ma un atto politico gentile: celebrare la biodiversità come patrimonio da custodire. Ospitata nel castello di Paderna, attira ogni anno migliaia di visitatori curiosi di scoprire frutti antichi e varietà dimenticate. Il fascino è proprio qui: passeggiare tra espositori selezionati, ascoltare storie di sementi e riscoprire che la nostra identità passa anche da un melo di campagna. È un evento di sostanza, dove la bellezza si accompagna alla responsabilità.
Non è una fiera per tutti, e forse è questo il suo fascino. Greenitaly è riservata agli operatori del settore, tra florovivaismo, tecnologie e paesaggisti. È il backstage del verde, dove si stringono mani e si decidono tendenze future.
La sua co-locazione con Mercanteinfiera attira architetti e designer, trasformandola in un hub strategico. Per i comuni mortali resta off-limits, ma sapere che esiste significa intuire dove andrà il giardinaggio di domani.
Organizzata dal FAI, è l’evento che più di tutti nobilita il giardinaggio, elevandolo a discussione culturale. Il tema Il giardino possibile. Il tempo, la cura: la voce ai giovani mette al centro la sostenibilità e la conservazione. Qui non si vendono solo piante, si coltivano idee. Tra gli ospiti, scrittori e climatologi che dialogano sul futuro del verde.
Il castello fa da cornice a un evento che è insieme mercato, conferenza e passeggiata estetica. È la tappa finale per chi vuole concludere ottobre con pensieri fioriti e radici profonde.
Scegliere un evento tra questi significa scegliere il proprio stile: rustico e popolare a Guastalla, colto e internazionale a Firenze, filosofico sul lago di Como. L’Italia, in autunno, diventa un giardino diffuso, e non occorre avere il pollice verde per sentirsi in fiore: basta un biglietto, un taccuino per gli appunti e un pizzico di curiosità.
Del resto, ogni appuntamento richiede un ingresso — piccolo investimento che custodisce in sé il valore dell’esperienza. In alcuni casi è prudente acquistarlo in anticipo, così da non perdersi l’occasione. E a Orticolario, il ticket include persino il biglietto del battello: un dettaglio che rende l’esperienza comasca completa, tra giardino e lago, fiori e riflessi d’acqua.
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