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27 agosto 2025

Venezia 82, la cerimonia di inaugurazione: stelle, emozioni e una Grazia tutta italiana

La 82ª Mostra del Cinema è ufficialmente iniziata con l'anteprima dell'atteso film di Sorrentino, il premio alla carriera a Herzog e il discorso (da applausi) di Emanuela Fanelli: ecco i momenti migliori della serata

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Con una parata di stelle sul red carpet e l’anteprima mondiale del nuovo film di Paolo Sorrentino, La Grazia, si è ufficialmente aperta la 82esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

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Cate Blanchett Credit Getty Images

A calamitare i flash della serata inaugurale l'eleganza senza tempo di Cate Blanchett, splendida in un abito Giorgio Armani Privé dalla profonda scollatura. Tilda Swinton, rigorosa e impeccabile, ha scelto invece un sofisticato bianco e nero dalle linee essenziali, con ampia gonna strutturata.

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Tilda Swinton Credit Getty Images

Tra gli ospiti più acclamati, la supermodella Heidi Klum, in un romantico abito color cipria, e la cantante Rose Villain, che ha stupito con un look audace firmato Vivienne Westwood: un abito in maglia metallica e cresta azzurro fluo, tra punk e glamour.

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Emanuela Fanelli Credit Getty Images

La padrona di casa Emanuela Fanelli, impeccabile nel suo Giorgio Armani Privé color ghiaccio, ha conquistato il pubblico con garbo e ironia, ricevendo un applauso caloroso durante la sfilata.

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Paolo Sorrentino, Toni Servillo e Anna Ferzetti Credit Getty Images

Altrettanto accolti con entusiasmo il direttore della Mostra Alberto Barbera e tutto il cast del film d’apertura: Paolo Sorrentino, Toni Servillo, Anna Ferzetti e il rapper Gué Pequeno, presente nella pellicola sia con la sua musica che con un cameo.

Una cerimonia tra ironia e verità: la voce di Emanuela Fanelli

Durante la cerimonia inaugurale di Venezia 82, Emanuela Fanelli ha regalato un discorso che ha unito ironia, commozione e intelligenza, ricordando la capacità del cinema di suscitare emozioni profonde e insegnarci l’empatia.

Con tono leggero ma efficace, ha raccontato la sua prima volta al cinema con La Sirenetta, l’emozione di fronte a Ursula e il gesto istintivo di saltare in braccio al padre per la paura, poi subito mitigata dalla risata. “Il cinema allena all’empatia. Se sapessimo gioire e soffrire per gli altri come al cinema, il mondo sarebbe più giusto”, ha dichiarato dal palco, accolta da un altro applauso convinto della sala. Ha poi chiuso il suo intervento con una battuta graffiante:

Se questi film non sono stati qui… è evidentemente perché sono stati presi a Cannes”, suscitando risate e applausi.

Un Leone alla carriera tra abbracci e gratitudine: Herzog & Coppola

Momento emozionante per il Leone d’Oro alla carriera, assegnato al maestro tedesco Werner Herzog. A rendergli omaggio, un altro gigante del cinema mondiale: Francis Ford Coppola, che con parole sincere ha celebrato l’amico e collega. “Non ho mai visto film come i suoi. Ha lavorato in ogni campo del cinema, inventando categorie che forse non hanno ancora un nome. Herzog è una vera enciclopedia vivente”, ha detto Coppola.

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Lena Herzog, Francis Ford Coppola e Werner Herzog Credit Getty Images

Salendo sul palco visibilmente commosso, Herzog ha ringraziato Venezia: “Non mi aspettavo tanto affetto. Questa Mostra è sempre stata generosa con me. E oggi avere tra le mani un Leone alato è qualcosa di meraviglioso. Domani lo metterò accanto agli elefanti del mio documentario”, ha scherzato, in riferimento al suo nuovo film Ghost Elephants, presentato fuori concorso.

Il momento più toccante? Il ricordo personale dell’amicizia con Coppola: “Francis mi ha ospitato a casa sua a San Francisco, quando non avevo nemmeno i soldi per l’hotel. Lì ho scritto Fitzcarraldo. E senza di lui, non avrei conosciuto mia moglie. La vita è stata molto generosa con me.”

La Grazia di Sorrentino: il potere, il dubbio e l’umanità

Il film d’apertura, La Grazia, è già uno dei titoli più attesi e dibattuti di questa edizione. Primo dei cinque italiani in concorso, è stato accolto con applausi sentiti in Sala Darsena e al centro di una conferenza stampa ricca di spunti.

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Paolo Sorrentino Credit Getty Images

Protagonista un Presidente della Repubblica immaginario, interpretato da Toni Servillo, uomo austero, ma profondamente segnato dal lutto per la moglie, dal legame con la figlia Dorotea (Anna Ferzetti) e dai valori che lo guidano. Due richieste di grazia lo costringeranno a confrontarsi con dilemmi morali, mettendo in moto un racconto dove il dubbio diventa l’unica bussola possibile.

“Sono partito da un fatto di cronaca, quando il Presidente Sergio Mattarella ha concesso la grazia a due detenuti. Ma la mia intenzione non era politica in senso stretto”, ha spiegato Paolo Sorrentino. “Mi interessava raccontare la fragilità del potere, l’uomo dietro l’istituzione, il conflitto tra etica e sentimento”.

Dietro le quinte: il cast e le emozioni

Il cast è ricco e sorprendente: oltre a Servillo e Ferzetti, Orlando Cinque, Massimo Venturiello, Milvia Marigliano, e Gué Pequeno, che firma anche parte della colonna sonora.

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Gué Pequeno Credit Getty Images

“Non ci siamo ispirati a un solo Presidente”, ha detto Servillo, “ma volevamo mostrare il Quirinale come luogo di solitudine. Il rapporto con la figlia Dorotea è centrale: due personaggi uniti da una passione, ma anche da profonde divergenze”.

Anna Ferzetti ha aggiunto: “Io e Dorotea abbiamo tanto in comune. Condividiamo un legame forte con i nostri padri e con ciò che amiamo. Interpretarla è stato un viaggio profondo, emotivo, a volte faticoso, ma autentico”.

Un’apertura scintillante

Il festival è solo all’inizio ma ha già fatto scintille. Ora l’attesa è per il red carpet di domani che vedrà sfilare due star amatissime: George Clooney ed Emma Stone.

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