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24 agosto 2025

Tendenza Dark: il nuovo imperdibile mood del design

Atmosfere gotiche, ironia horror e dettagli teatrali: l’influenza del cinema e della moda invade gli interni tra velluti plumbei, arredi scenografici e lampade suggestive

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L’estate si è scoperta nera, inquieta, non solo dipinta dalle tinte pastello che, come di consueto, dominano la bella stagione. E anche l'autunno sarà rappresentato da atmosfere gotiche.

Poche settimane dopo il suo concerto d’addio, è morto a 76 anni Ozzy Osbourne, icona oscura e voce dei Black Sabbath. Ma è l’intera cultura pop a raccontare un’estate da brividi: dai nuovi horror firmati Soderbergh e fratelli Philippou al sequel di So cosa hai fatto, fino al ritorno di Mercoledì, con la regia di Tim Burton e una partecipazione speciale di Lady Gaga.

Anche la moda si tinge di nero e trova nell’oscurità il suo linguaggio più estremo. A Parigi, il Palais Galliera apre le porte al lato dark con Temple of Love, prima retrospettiva francese dedicata a Rick Owens, lo stilista americano che ha trasformato il nero in una religione, il gotico in un codice estetico. Tra drappeggi scultorei, pelle-armatura e silhouettes monastiche, la mostra ripercorre le radici del suo stile: cultura underground, post-punk, visioni apocalittiche.

Sempre a Parigi, l’Alta Moda vive uno dei momenti più intensi degli ultimi anni con il debutto di Glenn Martens alla direzione creativa della linea Artisanal di Maison Margiela. In un sotterraneo della città, su tappeto sonoro firmato Smashing Pumpkins e con un video introduttivo diretto da Baz Luhrmann, anime mascherate sfilano in abiti-scultura che evocano Medioevo, arte fiamminga e favole gotiche. Una performance drammatica, disturbante, che raccoglie l’eredità visionaria di John Galliano per rilanciarla in una nuova dimensione: più teatrale, più intensa, più dark. Ed è così che subito l'estetica del perturbante si fa tendenza. E l’oscurità, ancora una volta, seduce. Anche il design che non resta indifferente.

Dark is the new black

Chi ha detto che il dark sia solo un genere narrativo? Mercoledì la piccola di casa Addams insegna: nero profondo, viola plumbeo, accenti gotici e atmosfere misteriose che invadono anche gli interni. Arredi scolpiti nell’ombra, velluti drammatici, legni bruciati e metalli opachi trasformano la casa in un set. Da abitare, però, con gusto. E con un certo savoir-faire. È il ritorno – ammesso che se ne sia mai andato – di uno stile che mescola eleganza inquieta, teatralità e humour nero. Più che una tendenza, un’attitudine.

Esploriamo la tendenza dark
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Tra i protagonisti, il divano Bocca di Gufram, icona pop dall’anima sensuale e provocatoria, ora anche in versione Dark Lady: total black, con piercing oversize e spirito rock. C’è Back to Back di Nigel Coates per Fratelli Boffi, che sembra uscito da un salotto vittoriano: schienali di sedie diverse diventano l’appoggio per una seduta da romanzo gotico. E poi la poltrona Proust di Alessandro Mendini per Magis, che in abito scuro acquista subito quell’aria da seduta di Grimilde. Irresistibile.

Lune, lampade e altre ossessioni

Tra i complementi, ecco My Moon My Mirror di Moroso, disegnato con il Diesel Creative Team: un tavolino con piano in rovere o vetro specchiato serigrafato che ricorda il suolo lunare. Un piccolo frammento di notte da portare in salotto. La teatralità trova la sua massima espressione nel lampadario Zénith di Baccarat reinterpretato da Philippe Starck: cristallo nero fumé, paralumi scuri, riflettori in alluminio. Un “anti-lampadario” dove la classicità diventa audace, scenografica, irresistibilmente gotica. Poi c’è lo zampino di Seletti, naturalmente, con la Bird Lamp Black Waiting outdoor, una cornacchia nera che illumina vialetti e notti insonni, e la Mano della collezione Memorabilia Mvsevm (per citare quella famosa della famiglia Addams): ironia e mistero, in perfetto stile gotico.

Vanitas, vanitatum

Chiudono la scena i memento mori: il teschio da scrivania firmato Gio Pagani e lo sgabello Mexico di Studio Job per Qeeboo. Sobri, chic, inevitabili. Per meditare sulla futilità della vita. O semplicemente per ricordare che tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio. E, molto presto, anche in salotto. Ultimo brivido: il tappeto SKULL & BONES 200 di Illulian. Dice tutto, al primo sguardo.

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