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fashion16 dicembre 2025

Come abbinare la gonna tartan: idee dalle sfilate e dallo streetstyle

La tartan skirt torna protagonista: ecco come indossarla ora, tra riferimenti couture e look urbani
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Ouyang Nana fuori dalla sede di Louis Vuitton durante la Paris Fashion Week Womenswear Primavera/Estate 2026, il 30 settembre 2025 a Parigi, Francia - Credits: Getty ImagesOuyang Nana fuori dalla sede di Louis Vuitton durante la Paris Fashion Week Womenswear Primavera/Estate 2026, il 30 settembre 2025 a Parigi, Francia - Credits: Getty Images

La gonna tartan è uno di quei pezzi che ritornano ciclicamente, ma quest’anno non si limita a occupare un angolo nostalgico del guardaroba: è una dichiarazione di stile. Nato come simbolo identitario dei clan scozzesi, poi adottato dal punk e dal grunge (non a caso in grande spolvero) per sovvertire le regole e infine assorbito nel lessico della moda contemporanea, oggi il tartan si muove tra heritage e innovazione con una naturalezza che poche altre stampe possono permettersi. Le sfilate Autunno Inverno hanno rilanciato la gonna tartan in chiave sofisticata o destrutturata, mentre lo streetstyle l’ha trasformata in un capo quotidiano, modellabile a seconda del mood. Il risultato è un codice estetico versatile che permette di usare la tartan skirt come un passe-partout (soprattutto per le feste), purché le abbina­ture siano ragionate e attuali.

Come abbinarla: mini, midi, lunga

La versione corta lavora sul contrasto e sul layering: il tartan, per definizione tradizionale, acquista carattere quando incontra capi più puliti o dal taglio maschile. Funziona con un blazer rigoroso, con una camicia oversize o con un knitwear essenziale che lascia spazio alla fantasia geometrica. La mini tartan richiama lo spirito collegiale, ma basta cambiare le proporzioni per allontanarsi da ogni stereotipo: stivali alti per una linea più allungata, mocassini per un effetto urbano, sneakers per una lettura più sportiva.

La midi è la lunghezza che domina la stagione. Plissé o a portafoglio, permette un gioco di volumi che rende l’outfit immediatamente più ricercato. Sulle passerelle è spesso accompagnata da cappotti morbidi o da maglieria avvolgente che riprende uno dei colori della stampa, costruendo un’armonia cromatica che evita l’effetto “troppo”. Nella quotidianità si può portare con un dolcevita impeccabile o con una giacca cropped, lasciando che il pattern faccia il lavoro visivo principale.

La versione lunga è la più elegante, soprattutto quando il tartan abbandona i classici rossi o verdi per palette più neutre. La silhouette si presta a un approccio più fluido, con stivali dal tacco solido o con mocassini strutturati. L’importante è mantenere un equilibrio tra ampiezza della gonna e precisione dei capi superiori, così da valorizzare la verticalità senza appesantire.

Street Fashion - Credits: Launchmetrics.com/SpotlightStreet Fashion - Credits: Launchmetrics.com/Spotlight

Ispirazione dalle sfilate

Sulle passerelle Autunno-Inverno la gonna tartan è tornata come un linguaggio comune, reinterpretata secondo estetiche molto diverse ma tutte riconoscibili. Burberry l’ha riportata in una dimensione rigorosa, con midi precise che dialogano con il tailoring più contemporaneo. Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood le ha dato la consueta energia sovversiva, trasformandola in un gioco di volumi e drappeggi che recupera lo spirito punk senza nostalgia. Simone Rocha ha scelto una lettura più eterea, lasciando che il tartan si fondesse con trasparenze e stratificazioni leggere, mentre Acne Studios l’ha tradotto in una versione essenziale e urbana, dove il check diventa quasi un elemento grafico. Miu Miu ha insistito sulla mini come pezzo chiave, asciutta e scolastica, e anche Dior e Chanel hanno riportato in scena varianti di kilt e gonne in check, confermando come il tartan sia uno dei codici ricorrenti di questa stagione.

Christian Dior; Miu Miu; Chanel - Credits: Launchmetrics.com/SpotlightChristian Dior; Miu Miu; Chanel - Credits: Launchmetrics.com/Spotlight

Ispirazione dallo streetstyle

Nello streetstyle la tartan skirt diventa una piattaforma di interpretazione personale. Le versioni corte vengono spesso abbinate a bomber, giacche di pelle o cappotti militari, creando contrasti che funzionano perché mantengono la gonna al centro del look senza renderla eccessiva. La midi, invece, è la lunghezza più fotografata: appare con trench destrutturati, con giacche tecniche, con maglie morbide infilate appena in vita per segnare le proporzioni. Le lunghe sono meno diffuse, ma quando compaiono puntano tutto su un approccio più raffinato, completate da accessori minimal e da palette sobrie. Il filo conduttore è la spontaneità: il tartan non viene trattato come un capo “a tema”, ma come una stampa grafica da integrare nel quotidiano con naturalezza.

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