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fashion14 novembre 2025

Elements: il nuovo Calendario Pirelli 2026 di Sølve Sundsbø che trasforma la natura in visione

Il 52° Calendario Pirelli, “Elements”, firmato da Sølve Sundsbø, presenta undici protagoniste come incarnazioni simboliche di terra, aria, acqua, fuoco e delle forze più intangibili della natura. Tra loro Tilda Swinton, Eva Herzigova e le italiane Isabella Rossellini e Luisa Ranieri. Un viaggio visivo che unisce tecnologia, astrazione e profondità emotiva, presentato alla Municipal House di Praga
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Ci sono immagini che fermano il tempo, e altre che lo trasformano. “Elements”, il nuovo Calendario Pirelli 2026 firmato da Sølve Sundsbø, appartiene alla seconda categoria: un racconto visivo che scava nel legame primordiale fra esseri umani e natura, oltre la rappresentazione letterale degli elementi. Un progetto che non segue le stagioni: le reinventa. Sundsbø, infatti, non rappresenta la natura in modo didascalico, ma la reinterpreta.

“Elements” nasce come sintesi astratta delle forze che governano il nostro rapporto con il mondo: terra, aria, acqua, fuoco, ma anche energie più impalpabili come la luce, l’etere, l’idea stessa di movimento e di tempo. Presentato il 14 novembre 2025 a Praga, il Calendario lavora sull’idea che la natura non è solo scenario, ma materia emotiva. “Non volevo essere troppo letterale” - ha spiegato il fotografo norvegese - “gli elementi sono emozioni, istinti, desideri, curiosità, una spinta a capire da dove veniamo”.

Dal Norfolk a New York: dove nasce la nuova estetica del Pirelli "The Cal" 2026

La produzione è iniziata sulla spiaggia di Holkham, nel Norfolk, e nella campagna dell’Essex, tra dune, vento e orizzonti aperti. Sono luoghi che Sundsbø ha scelto per la luce, per lo spazio, per quel senso di sospensione che amplifica i dettagli e rende l’ambiente quasi astratto. Da lì il lavoro si sposta in studio: Londra e New York diventano il set in cui enormi pareti LED ricreano tramonti, nuvole, bagliori, riflessi d’acqua e bagliori di fuoco. Un ibrido tra fotografia, cinema e tecnologia, in cui il paesaggio naturale viene acquisito, scomposto e ricostruito in un ambiente controllato, senza che la sua vibrazione vada perduta.

Tilda Swinton - Credits: Courtesy Press Office Tilda Swinton - Credits: Courtesy Press Office

Le protagoniste di "The Cal" 2026

Le ventidue fotografie di "The Cal" 2026 ritraggono undici protagoniste — attrici, modelle, artiste e sportive — chiamate non a interpretare un ruolo, ma ad abitare un elemento. Tilda Swinton si muove dentro un microcosmo luminoso che sembra espandersi con lei, mentre Gwendoline Christie attraversa l’aria come una presenza sospesa e potente. FKA twigs ha voluto la terra, chiedendo di sentirla fisicamente sulla pelle per entrare in dialogo con la sua materia.

Eva Herzigova e Susie Cave incontrano l’acqua nella sua dimensione più fluida e avvolgente, mentre intorno a loro Irina Shayk, Du Juan, Adria Arjona, Venus Williams e le italiane Isabella Rossellini e Luisa Ranieri costruiscono un rapporto personale con l’elemento che le rappresenta, trasformandolo in metafora di identità e percorso. “Ho voluto fotografare donne mature, con esperienza e profondità, donne che rispetto per ciò che rappresentano”, spiega Sundsbø, sottolineando il dialogo creativo che ha accompagnato ogni ritratto.

Isabella Rossellini; Luisa Ranieri - Credits: Courtesy Press OfficeIsabella Rossellini; Luisa Ranieri - Credits: Courtesy Press Office

La tecnica di Sundsbø per realizzare Pirelli "The Cal" 2026

Il fuoco viene ripreso in anticipo e proiettato sul set, per preservarne la forza visiva senza esporre le protagoniste a rischi. L’acqua è trattata come una materia in movimento che avvolge, colpisce, immerge. Il vento è reso visibile solo attraverso ciò che sfiora: capelli, abiti, superfici. La luce, infine, è modellata come se fosse un personaggio, capace di cambiare la percezione del corpo e dello spazio.

Attorno a Sundsbø lavora un nucleo di collaboratori storici: Jerry Stafford allo styling, Val Garland al make up, Syd Hayes e Bob Recine all’hair, Benoît Delhomme alla direzione della fotografia, Greger Ulf Nilson al design del Calendario. È una squadra che nasce dalla fiducia reciproca, dalla possibilità di confrontarsi in modo diretto e di costruire insieme un’immagine che tenga insieme tecnica, immaginazione e cura per chi sta davanti all’obiettivo. Per Sundsbø la bellezza non è una soluzione, ma una domanda aperta. Non coincide con ciò che si capisce subito: è ciò che provoca, che chiede tempo, che invita a tornare su un dettaglio.

“Elements” incarna una bellezza complessa, stratificata, meno legata al glamour e più a una dimensione interiore, quasi mitologica. È un invito a percepire la natura non come sfondo decorativo, ma come parte di noi, come qualcosa che continuiamo a portare addosso anche quando crediamo di essercene allontanati.

Irina Shayk; Eva Herzigova - Credits: Courtesy Press OfficeIrina Shayk; Eva Herzigova - Credits: Courtesy Press Office

La cornice storica di Pirelli "The Cal", 52 edizioni che anticipano il tempo

Dal 1964, “The Cal” ha attraversato quattro epoche distinte, accompagnando e spesso anticipando i cambiamenti culturali ed estetici: dagli esordi nei Sixties alle reinvenzioni degli anni Ottanta, dalla stagione delle top model a cavallo tra Novecento e Duemila fino alle edizioni più recenti, in cui il calendario diventa anche riflessione su identità, ruoli, linguaggi visivi.

Sundsbø eredita una tradizione che va da Robert Freeman a Richard Avedon, da Peter Lindbergh ad Annie Leibovitz, e la reinterpreta con un linguaggio che unisce avanguardia tecnologica, sensibilità nordica ed emozione pura. “Elements” non è un calendario da sfogliare, ma un luogo da attraversare: un invito a riconoscere negli elementi - nella luce, nella terra, nell’acqua, nel vento - una parte autentica e primordiale di noi che troppo pesso dimentichiamo.

Gwendoline Christie; Venus Williams - Credits: Courtesy Press OfficeGwendoline Christie; Venus Williams - Credits: Courtesy Press Office

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