Il Calendario Pirelli non celebra solo la bellezza, la usa per raccontare le epoche. E quando vuole cambiare passo, dedice di fotografare spesso un’italiana. Perché ogni volta che una di loro entra nel “The Cal”, qualcosa si sposta: l’immaginario, il linguaggio, il modo stesso in cui guardiamo il tempo. Monica Bellucci ha portato la modernità, Sophia Loren ha riscritto la maturità, Isabella Rossellini ha introdotto l’autorialità, Elodie ha incarnato la contemporaneità pop, Luisa Ranieri, ora, apre una fase più emotiva e interpretativa. La loro scia è forse la mappa ideale più nitida per capire come Pirelli abbia attraversato i decenni trasformando i volti in snodi culturali indicativi della bellezza femminile, nelle sue svariate sfaccettature.
Il viaggio contemporaneo delle italiane nel Calendario Pirelli inizia nel 1997 con Monica Bellucci, fotografata da Richard Avedon a New York. È una scelta che apre un varco nuovo: la bellezza mediterranea si fonde con una dimensione internazionale, elegante e cinematografica. La Bellucci non è un simbolo locale, ma una figura globale, e la sua presenza anticipa un decennio in cui “The Cal” dialogherà sempre più con la moda d’autore, con il cinema e con il linguaggio visivo delle grandi icone.
Nel 2004 il Calendario Pirelli affida a Isabella Rossellini il ruolo centrale dell’edizione del quarantennale, con gli scatti di Nick Knight. È un punto di svolta: Rossellini non si limita a essere ritratta, ma recita. Trasforma posa, corpo ed espressione in strumenti narrativi, dando a ogni immagine la struttura di una piccola scena. Il suo contributo introduce un approccio completamente nuovo: la fotografia non è più solo estetica, ma diventa idea, atmosfera, concetto. Rossellini porta una consapevolezza del mezzo visivo che eleva il calendario dal glamour tradizionale verso un linguaggio più autoriale, vicino all’arte contemporanea e al cinema. Un passaggio che apre la strada a una sensibilità italiana diversa, più matura e sofisticata.
Nel 2007 Sophia Loren viene fotografata da Inez & Vinoodh in California, in un’edizione che segna una svolta simbolica per il Calendario Pirelli. A 72 anni, Loren diventa la donna più matura mai ritratta nel progetto: una scelta che supera la semplice estetica e interviene direttamente sul modo in cui la bellezza viene raccontata. La presenza dell'attrice dimostra che il tempo non va mascherato ma rappresentato, che la maturità possiede una forza visiva e narrativa pari - se non superiore - alla giovinezza.
In quell’edizione, l’esperienza diventa un elemento iconico a tutti gli effetti, e Loren incarna alla perfezione questo cambio di prospettiva, trasformando il calendario in un terreno dove la storia personale e l’aura culturale diventano parte dell’immagine stessa.
Dopo quasi vent’anni, l’Italia è tornata nel calendario attraverso un’altra forma di presenza: Elodie, unica italiana del 2025. La sua figura porta dentro l’immaginario di oggi: corpo come performance, identità musicale, moda che si trasforma in linguaggio. Non è la diva classica e non vuole esserlo. È il tricolore pop, internazionale, ibrida, capace di parlare ai linguaggi fluidi della nuova cultura globale. Il suo arrivo segna l’inizio di una nuova fase, in cui il calendario dialoga apertamente con la contemporaneità più viva.
L’edizione 2026 ricompone la storia e la rilancia. Isabella Rossellini torna nel cast dopo ventidue anni, mentre accanto a lei debutta Luisa Ranieri, scelta sorprendente e profondamente coerente con il concept di Sølve Sundsbø. Il fotografo costruisce il calendario attorno a emozioni primarie, istinto, immaginazione, emancipazione e rapporto con la natura. Ranieri, con la sua presenza teatrale e la sua capacità di interpretazione, è perfetta per incarnare questo sguardo. Rossellini è il legame con la memoria, Ranieri è il passo avanti: insieme costruiscono una narrazione che attraversa epoche e sensibilità.
Nel percorso del Calendario Pirelli, le italiane non sono mai state presenze ornamentali, ma punti di svolta. Monica Bellucci inaugura una fase moderna e internazionale, Isabella Rossellini introduce un’estetica più autoriale, Sophia Loren ridefinisce la maturità come valore iconico, Elodie porta il calendario nella contemporaneità pop, Luisa Ranieri, insieme con il ritorno della Rossellini, apre oggi una stagione più emotiva e interpretativa. Ognuna di loro ha segnato un cambio di tono, confermando che “The Cal” usa spesso i volti di casa nostra per raccontare le sue transizioni più importanti.
Su questo tracciato si inserisce il Calendario Pirelli 2026, firmato da Sølve Sundsbø, che esplora emozioni primarie, immaginazione, mistero, libertà ed emancipazione, in rapporto con natura, tempo e spazio. Le sessioni di scatto si sono svolte tra i paesaggi di Norfolk ed Essex, nello studio ARRI di Londra e negli Spring Studios di New York, seguendo un percorso che unisce ambiente, tecnologia e metropoli.
Il cast è ampio e internazionale: oltre a Ranieri e Rossellini, ci sono Tilda Swinton, Venus Williams, FKA Twigs, Eva Herzigova, Irina Shayk, Gwendoline Christie, Susie Cave, Adria Arjona e Du Juan. Alla fine, è proprio questo il punto: nel suo continuo reinventarsi, il Calendario Pirelli continua a scegliere le dive nostrane come bussola estetica ed emotiva. Figure capaci di attraversare epoche e linguaggi, di interpretare la metamorfosi più che subirla. In Ranieri e Rossellini oggi come ieri in Bellucci, Loren, Elodie c’è la prova che “The Cal” non usa semplicemente i volti italiani: li affida al futuro. E nella lingua silenziosa delle immagini, sono ancora loro, con le loro molteplici sfaccettature di donne ed artiste, a dettare la direzione del viaggio per l'anno che verrà.