Una storia lunga tremila anni, la grande esposizione che anticipa e celebra i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Una mostra ambiziosa e profondamente contemporanea, che intreccia mito, archeologia, sport, politica e società attraverso un racconto che attraversa tre millenni.
Realizzata in coproduzione con due istituzioni cardine del movimento olimpico, il Museo Olimpico e il Musée cantonal d’archéologie et d’histoire di Losanna e curata da Anne-Cécile Jaccard, Patricia Reymond, Giulio Paolucci e Lionel Pernet, la mostra crea una vera e propria “staffetta” tra passato e presente: un passaggio di testimone che unisce gli antichi atleti greci agli eroi moderni, le civiltà mediterranee al panorama globale.
Il percorso espositivo mostra come lo spirito olimpico abbia conservato attraverso guerre, imperi, rivoluzioni e rinascite i valori che lo definiscono fin dall’antichità: pace, unità, educazione, rispetto, inclusione ed eccellenza. Dalla Grecia arcaica, dove i giochi erano sospensione sacra dei conflitti e celebrazione della fraternità tra le città, alla visione pedagogica di Pierre de Coubertin, padre delle Olimpiadi moderne, la mostra ricostruisce la continuità etica e umana del movimento olimpico.
Organizzata in cinque sezioni, l’esposizione mette in dialogo culture, epoche e linguaggi, grazie a un allestimento che costruisce connessioni inedite tra reperti antichi e oggetti simbolo dei Giochi contemporanei. Anfore, sculture e bronzetti etruschi convivono con torce olimpiche, poster storici, divise, strumenti tecnici e progetti architettonici.
Tra i prestiti più importanti figurano reperti greci, etruschi e romani provenienti dalla collezione della Fondazione Luigi Rovati, dal museo di Losanna, dai Musei Vaticani, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e da numerose istituzioni italiane. Testimonianze fisiche di come il corpo umano, lo sport e il gesto atletico siano stati celebrati nei secoli come manifestazioni di equilibrio, armonia e potenza.
La mostra guarda al futuro con lo stesso slancio con cui esplora il passato. Le sezioni dedicate al movimento olimpico moderno raccontano l’evoluzione delle discipline, il ruolo dell’inclusione paralimpica, l’impatto delle Olimpiadi sulla cultura popolare e l’eredità che i giochi lasciano nelle città. Milano, con la sua storia di design, architettura e innovazione, diventa così l’ultima tappa di un viaggio che parte da Olimpia per arrivare sulle piste e nelle arene di Milano Cortina 2026.
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