Alla Casa Bianca il Natale non è mai soltanto un rito istituzionale: è un palco di rappresentazione, un linguaggio estetico che racconta il Paese anche attraverso le First Lady: figure che, ogni anno, con look e gesti misurati, costruiscono un immaginario delle feste fatto di tradizione, potere e stile. Una storia lunga settant’anni, scandita da cappotti sartoriali, perle, silhouette couture e sorrisi diplomatici.
Un racconto che scrive un ultimo capitolo con Melania Trump che ha accolto l’albero ufficiale - un abete alto 7,6 metri coltivato in Michigan - della residenza presidenziale che verrà esposto nella Blue Room, dando ufficialmente il via agli allestimenti per le feste.
Nello scatto che apre la stagione natalizia della Casa Bianca, Melania Trump saluta il maestoso abete indossando un cappotto panna, lungo e fluido. Le maniche a kimono conferiscono una morbidezza architettonica e i guanti lunghi in pelle burgundy, lucidi e aderenti, aggiungono un contrasto cromatico deciso, mentre le décolleté in tartan, nelle sfumature calde del bosco e del rosso profondo, introducono un accento volutamente natalizio e glamour.
Nell’immagine che la ritrae mentre accoglie l’albero, Jill Biden incarna un Natale più caldo e familiare. Il suo look è composto da cappotti morbidi, nuance chiare o patriottiche, abiti midi che seguono i movimenti senza rigidità. Jill comunica una dimensione domestica della Casa Bianca: un Natale vicino alla cittadinanza, accessibile, privo di rigidità protocollari. Se Melania narra un Natale più posh, Jill racconta un Natale vissuto, più che esibito.
Le foto natalizie di Michelle Obama restituiscono un’estetica energica e contemporanea: maglieria strutturata, abiti svasati, colori intensi, dettagli metallici o geometrici. Seduta con Barack Obama tra i bambini, oppure in piedi con abiti dalla linea netta che valorizzano spalle e braccia, gli scatti comunicano movimento, calore e inclusività. Il suo Natale ha il ritmo della modernità americana: elegante, forte, partecipativo.
Laura Bush celebra un Natale dall'eleganza tradizionale e rassicurante: cappotti scuri, completi sobri, una palette che privilegia i rossi profondi e i blu istituzionali. La sua postura è sempre composta e gentile, con un sorriso mite che riflette il suo ruolo pubblico: non una protagonista glamour, ma una presenza solida e affidabile. Il suo Natale è quello della tradizione, privo di eccentricità ma impeccabile nella forma.
Tailleur dai toni saturi, velluti lucidi, giacche jacquard, perle sempre presenti. Hillary Clinton attraversa le decorazioni natalizie con l’eleganza assertiva di un’America consapevole della sua esposizione televisiva. Il suo Natale mescola professionalità e calore domestico, con un look che rispecchia la femminilità politica degli Anni 90.
Barbara Bush è immersa in un’atmosfera genuina e quasi casalinga: cardigan in lana spessa, collane di perle multiple, abiti pratici e sobri. Il volto sorridente, i capelli bianchi voluminosi e l’attitudine materna trasformano ogni scena in un momento familiare. Una First Lady che non teme la concretezza, che partecipa fisicamente all’allestimento con calore, semplicità e autenticità.
Rosalynn Carter appare elegante e composta, con abiti dal taglio semplice e colori tenui. Uno stile sobrio e lontano dai grandi show della generazione successiva. L’espressione gentile, la postura rilassata e la scelta di tessuti leggeri e tonalità pacate restituiscono una First Lady che mette l’accento sulla comunità e sul dovere civico più che sull’apparenza, sull'umiltà più che sull'ostentazione.
Nelle sue mise natalizie Pat Nixon indossa un abito formale tipicamente Anni 70, con spalle morbide e tessuti fluidi. Il sorriso impeccabile e la postura attenta rivelano una femminilità fortemente protocollare in un Natale dall'eleganza formale e senza particolari concessioni alla moda, in piena linea con l'estetica istituzionale del suo tempo.
Jackie Kennedy è la matrice di tutta l’iconografia natalizia moderna della Casa Bianca. Gli scatti la mostrano impeccabile accanto a JFK, con tailleur pastello, cappotti leggeri, tessuti finissimi e una grazia formale diventata leggenda. La sua postura è eretta, il sorriso contenuto, il portamento aristocratico: ogni foto sembra una lezione di stile. È l’inizio del Natale “di immagine” come lo conosciamo oggi.
Mamie Eisenhower incarna il Natale degli Anni 50: gonne a ruota, guanti bianchi, acconciature perfette, sorrisi da fotografia ufficiale. Le immagini la ritraggono accanto a trenini, decorazioni giocattolo e alberi dalle forme più semplici rispetto agli standard attuali. Il suo stile è quello della femminilità post-bellica: bon ton, ordine, grazia domestica in un Natale rassicurante, costruito per un’America che cercava stabilità e ottimismo.
Dai guanti burgundy di Melania Trump alle perle di Barbara Bush, dal rosso scintillante di Nancy Reagan al pastello iconico di Jacqueline Kennedy, le First Lady hanno trasformato il Natale alla Casa Bianca in un laboratorio di rappresentazione visiva. In ogni foto, la moda diventa politica: racconta stile, epoca, personalità e visione del ruolo pubblico. È un archivio vivente che, anno dopo anno, continua a definire come l’America vuole apparire al mondo nel periodo più simbolico dell’anno.
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