Natale arriva sempre con lo stesso messaggio in caps lock: ACCENDETE QUALCOSA. E allora via: tra cene infinite, playlist natalizie e il solito albero che perde aghi e va rinnovato, la vera magia resta sempre nella luce. Luce che scalda, luce che crea atmosfera, luce che salva dalla figuraccia quando hai dimenticato di sistemare il salotto.
Quest’anno il Natale ha due squadre, due tifoserie agguerrite (un po’ come Vasca o Doccia, Bartali e Coppi, Lollobrigida e Sophia Loren) un po’ di quel sano campanilismo all’italiana: Team Candela, romantici, nostalgici, innamorati delle fiamme che fanno “shh-shh” (tipici di chi ama la tradizione e l’atmosfera da baita), e Team Lampada Portatile, moderni, pratici, pronti a spostare la luce come fosse un accessorio da fashion week (i soliti pragmatici, che portano il design e la tecnologia anche vicino al bue e all’asinello). Insieme? Scintille. Letteralmente.
Le candele sono l’anima romantica del Natale, il loro bagliore lento trasforma ogni stanza in un rifugio accogliente. Il candeliere Delight di Alessi firmato Nika Zupanc sembra un piccolo albero di Natale in porcellana bianca, con un filo rosso che si allarga e si restringe fino a un anello dorato: tradizione e contemporaneità che si incontrano.
Una notte di cera e d’oro di Diptyque racconta fiabe luminose, mentre Tea Time à Londres di Maisons du Monde porta il tè londinese in casa con note rosse e speziate. Honey Leaves di Caleffi avvolge le stanze con fragranze morbide, Casarialto con il portacandele Eden in vetro dorato fatto a mano evoca giardini incantati, VGnewtrend sorprende con il candelabro Royal a nove bracci in foglia d’oro, e Seletti con i portacandele Machine Collection in bronzo antichizzato porta un tocco industrial chic. Infine, Ghidini1961 con Studio Job propone un portacandele in ottone lucido a forma di puntina rovesciata, una piccola scultura luminosa e simbolica.
Le lampade portatili sono la parte più smart del Natale: ricaricabili, leggere, libere di spostarsi dove serve atmosfera. E così Atmosfera Oro di Slamp, disegnata da Lorenza Bozzoli, lascia affiorare il suo effetto “a pois” come un piccolo trucco ottico, mentre la 14p di Bocci si muove sul registro opposto, diffondendo bagliori morbidi che sembrano sospesi. Stone di Tom Dixon aggiunge la gravità del marmo e il calore dell’ottone, mentre Turn di Ambientec trasformail LED in un gesto poetico, una luce che non illumina soltanto ma racconta.
REMIND_ME di Contardi porta un tocco etereo, quasi una campanella di vetro che vibra a ogni movimento dell’aria. Solae di Fritz Hansen rimette ordine con le sue forme pulite, Lumere Chandelier fiorisce in una piccola architettura luminosa e Thaïs di Platek cambia volto a seconda dell’angolo, riflettendo geometrie sempre nuove. Accendere il Natale, in fondo, è questo: mescolare poesia e tecnica, fiamme e innovazione, lasciando che ogni stanza si scaldi lentamente e che la luce - finalmente libera - diventi la vera protagonista delle feste.