Inizia un weekend all'insegna della scoperta dei luoghi più nascosti e segreti del mondo della moda. Il 25 e il 26 ottobre parte infatti ApritiModa 2025, il viaggio destinato a cittadini e turisti dentro la bellezza e la bravura del made in Italy, un'occasione per visitare gli spazi dove nascono le creazioni che il mondo ci invidia. L'iniziativa - nata nel 2017 a Milano, passata a Firenze l'anno successivo e poi ritornata sotto la Madonnina - dal 2020 coinvolge tutta Italia, per un week end all’anno.
Le occasioni sono tante e uniche. Partendo da Milano, nella due giorni si potrà entrare nel nuovo Palazzo Fendi Milano, appena inaugurato in via Montenapoleone, proprio nei giorni in cui è stato annunciato l'arrivo della nuova direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, che ha preso il posto di Silvia Venturini Fendi.
Qui i visitatori sono invitati a "Rock the Craft 2.0", nell'Atelier al terzo piano della boutique, dove avranno l'opportunità di vedere gli artigiani della maison mentre lavorano cuoio e pelliccia e di fare un'esperienza con Edoardo Piermattei.
L'artista marchigiano ha reinterpretato infatti per l’occasione la borsa Peekaboo partendo dalla manipolazione della plastilina e utilizzando materiali di scarto recuperati nei laboratori della maison, dalla pelle alla pelliccia. "Sono partito da qualcosa che avesse a che fare con l’infanzia, un gesto semplice e ingenuo come quello degli artisti delle grotte di Lascaux, in Francia – ha spiegato Piermattei – e ho provato a ricostruire l'interno della grotta sull'iconico accessorio". Così la borsa, che porta già nel suo nome sé l'idea di gioco e infanzia (Pee-ka-boo indica uno scherzo amato dai bambini che consiste nel nascondersi e riapparire con sorpresa) ha preso una forma diversa con l’artista che per Fendi aveva già realizzato i soffitti di quattro foyer del Palazzo, con la speciale tecnica del cemento lavorato con la sac à poche, poi tradotta in un’altra Artist Peekaboo. I pezzi saranno esposti e potranno essere ordinati su misura.
Uscendo da Milano e spostandosi a Varese, gli appassionati di storia della moda avranno l’opportunità di visitare l'Archivio Missoni, un luogo immerso nella natura che da sempre è fonte di ispirazione per le creazioni del brand. Qui si potrà assistere a un incontro armonico tra storia e innovazione digitale, grazie a un’applicazione di Intelligenza Artificiale che ripresenta in forma dinamica i look più significativi del fashion heritage Missoni in una sfilata virtuale. Un modo per conoscere divertendosi l'anima di un brand protagonista della moda da 70 anni.
A Sesto Fiorentino, a qualche chilometro dalla sede storica di Palazzo Spini Feroni a Firenze, si trova invece l’Archivio Ferragamo, all’interno dello stabilimento aziendale. Qui si potrà fare una visita guidata per scoprire calzature, borse, articoli di piccola pelletteria, capi in seta, ma anche documenti, brevetti, fotografie, filmati e opere d'arte. Alla fine della visita agli archivi, gli ospiti avranno anche l’occasione di ammirare un artigiano Ferragamo intento nella realizzazione di un modello iconico del marchio e di scoprire dunque le mani che si celano dietro le celebri calzature.
A Casa Zegna, parte di Fondazione Ermenegildo Zegna dal 2007, che valorizza e promuove il patrimonio e i valori del Gruppo, sarà possibile visitare la mostra permanente che ripercorre 110 anni di storia votati sempre all’eccellenza, grazie all’impegno di oltre 500 mani esperte. La mostra fotografica “Racconti di boschi, di fabbriche e di persone” dell’artista Francesco Jodice è un racconto visivo che intreccia fabbrica, comunità e natura, in armonia con i temi cari al fondatore.
In occasione di ApritiModa, poi, il Calzaturificio Stephen, storico fornitore del Gruppo Otb (che ne ha acquisito una quota di maggioranza) apre le porte del suo moderno stabilimento di Pianezze, Vicenza, con una speciale visita guidata. I visitatori avranno accesso al luogo in cui prendono vita tra le più belle e incredibili calzature delle più importanti maison internazionali.
Tutte occasioni queste per varcare la soglia di luoghi solitamente a disposizione degli uffici creativi interni e di studiosi di storia della moda, per scoprire l’ingegno e il prezioso saper fare di designer e artigiani, ieri come oggi, cardine del made in Italy.
Leggi anche:
André Leon Talley, il gigante della moda che trasformò l’eleganza in potere