Venezia 82, il giorno di Valeria Bruni Tedeschi e The voice of hind rajab: emozione e verità sul red carpet
L’attrice italiana porta alla Mostra del Cinema il personaggio controverso di Eleonora Duse, mentre sul red carpet arriva anche il film che riporta Gaza al centro del dibattito
Con l’ottava giornata, si avvicina la fine del concorso a Venezia 2025 e il cinema italiano torna protagonista. Tra i titoli più attesi, Duse, il nuovo film di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi nei panni di Eleonora Duse, l’attrice che ha cambiato la storia del teatro e il significato stesso della parola “recitare”. Ma è anche il giorno in cui viene presentato uno dei film considerato tra i papabili vincitori della Mostra, The Voice of Hind Rajab.

Tornare al palco per restare vivi
Duse racconta gli ultimi anni di vita della “Divina”, quando, tra la fine della Grande Guerra e l’ascesa del Fascismo, Duse sceglie di tornare in scena. Non per nostalgia, ma per sopravvivenza, dopo aver perso tutti i suoi risparmi a causa di una bancarotta.
Affaticata dalla malattia e da una vita spesa per l’arte, Duse affronta il suo ultimo atto come una sfida intima ed esistenziale: si può rinunciare a tutto, ma non al teatro.

Valeria Bruni Tedeschi: “Mi sono connessa a lei. Le parlo ancora oggi”
Per Valeria Bruni Tedeschi, interpretare Duse è stato un ritorno emotivo e spirituale.
“Quando ero giovane, la mia insegnante all'Actors Studio mi parlava sempre della Duse. Mi ha insegnato che lei cercava la verità. Quando Pietro mi ha proposto il ruolo, mi sono riconnessa a quella parte di me”, ha raccontato l’attrice.
Bruni Tedeschi ha lavorato al personaggio come a un dialogo interiore: “Ho fatto delle ‘riunioni spirituali’ con lei. Le ho parlato. Ho cercato di diventare sua amica. Mi commuoveva il suo bisogno di migliorarsi come essere umano per diventare un’artista migliore. La sento vicina.”
E scherza: “La Duse era famosa per piangere tanto. Anch’io piango sempre. Forse è per questo che Pietro mi ha scelta.”
Una donna sbagliata, quindi interessante
Nel film emerge anche un aspetto controverso della vita della Duse: la sua vicinanza iniziale al regime fascista, nella speranza (vana) di ottenere sostegno per il teatro.
“Si è sbagliata. Per ingenuità, per orgoglio. Ma è importante dirlo: non era perfetta. E i personaggi imperfetti sono quelli più interessanti per il cinema”, ha spiegato Bruni Tedeschi.
Il regista Pietro Marcello ha scelto di raccontare gli ultimi anni di Duse, rifiutando ogni tentazione agiografica: “Non volevo fare un biopic. Mi interessava il bilancio di una donna, artista e madre, immersa in un’epoca di disgregazione. La sua fragilità è la sua forza.”
In un momento storico dominato dal caos e dall’iper-esposizione, Duse si interroga sul ruolo dell’arte:
“L’arte è potente quando è realizzata con potenza. Siamo in un momento di resistenza civile. Il cinema può esserlo”, ha detto Marcello.
Chi era Eleonora Duse, la diva invisibile che ispirò D’Annunzio (e non solo)
Attrice leggendaria e rivoluzionaria, Eleonora Duse (1858–1924) è stata una delle più grandi interpreti teatrali del Novecento. Antidiva per eccellenza, rifiutava trucco, pose e fotografie. Diceva: “Io non esisto”, ma ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della recitazione.
Nata in una stanza d’hotel, cresciuta in una compagnia teatrale itinerante, ha debuttato giovanissima sul palco, rompendo tutte le convenzioni del suo tempo: niente manierismi, solo respiro, voce e corpo. Portò in Italia testi di Ibsen e D’Annunzio, di cui fu anche amante e musa — un rapporto intenso e tormentato che ispirò Il fuoco.
Fu rivale della francese Sarah Bernhardt e pioniera di un teatro “vero” e sottrattivo, molto prima che si parlasse di realismo. Ha lasciato una sola prova filmata, Cenere (1916), dove recita quasi sempre di spalle.
Oggi, Duse è considerata una precursora dell’autenticità contemporanea: una donna che ha fatto della sottrazione un atto rivoluzionario
La realtà di Gaza sul red carpet, The Voice of Hind Rajab acclamato come papabile Leone d'oro Presentato con una standing ovation, l’altro film in concorso della giornata è The Voice of Hind Rajab della regista tunisina Kaouther Ben Hania.
Al centro, la vicenda reale di Hind Rajab, la bambina palestinese di sei anni rimasta intrappolata per ore in un’auto sotto il fuoco israeliano a Gaza, in diretta telefonica con la Mezzaluna Rossa. Una voce che implora aiuto, e che nel film torna viva e autentica: le registrazioni originali del 29 gennaio 2024 vengono usate senza filtri, in tutta la loro disarmante verità.
“Quello che volevo era concentrarmi sull’invisibile: l’attesa, il silenzio che urla, la paura che non fa rumore. Ciò che non vedi può essere più devastante di ciò che ti viene mostrato”, ha detto la regista.

Una tragedia vera, diventata film
Il film ripercorre le ore in cui Hind, sola tra i cadaveri dei familiari, parlava con i soccorritori al telefono, chiedendo: “Perché non arrivate?”. Alle 18:00, il silenzio. Prima l’ambulanza, poi la sua voce, scompaiono. Giorni dopo, si scoprirà che entrambi erano stati bombardati.
“Per me era fondamentale dare una voce a Hind. È la voce di Gaza che chiede aiuto. C’è rabbia, desiderio, impotenza. Il cinema può ridare umanità”, ha spiegato Ben Hania, visibilmente commossa.
“Spero che i grandi nomi che supportano questo film — come Joaquin Phoenix e Brad Pitt (che hanno prodotto il film e sono approdati a Venezia per sostenerlo) — aiutino il messaggio a viaggiare lontano.”

Il cast: "Non era recitazione. Era la nostra vita"
Sul palco della conferenza stampa, il cast ha raccontato la lavorazione con emozione palpabile.
“Sono di Jenin, questa non è fiction: è la mia realtà. Due volte ho avuto attacchi di panico e non riuscivo a girare. Ma sentivo il dovere morale di farlo”, ha detto Motaz Malhees. “Quando ho letto la sceneggiatura, ho capito che non dovevamo recitare: era già dentro di noi. Era un dovere, non un film”, ha aggiunto Amer Hlehel.
AncheSaja Kilani ha confermato: “Non c’era finzione. Abbiamo vissuto quella storia prima ancora di girarla. Sentivamo le loro voci nei notiziari, nelle nostre vite.”
Ogni guerra è una guerra di bambini
Il film si chiude con una visione struggente: Hind che gioca in riva al mare.
“È una scena che mi ha raccontato sua madre. Avevano questo sogno… Ma in quella zona era previsto il progetto della ‘riviera di Trump’. Quando penso a Hind su quella spiaggia, mi chiedo: in che mondo viviamo?”, ha detto Kaouther Ben Hania.
Leggi anche:
Contenuti consigliati
- fashion
Tony Effe tra Milano Fashion Week e paternità
Il rapper romano conquista la scena fashion da front row, ospite speciale del brand milanese The Attico, mentre nella sua vita privata si attende l’arrivo della figlia Priscilla
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Versace, la nuova collezione di Dario Vitale incanta Milano
Con la sua prima collezione per il brand, lo stilista imprime un segno deciso sulla maison, intrecciando la sensualità audace con una visione contemporanea che guarda al futuro
- fashion
Milano Fashion Week SS26: VIP, cantanti e top model in scena
Da David Beckham a Mariacarla Boscono, star internazionali, cantanti e influencer hanno illuminato i front row e dato forma alle visioni dei grandi brand della settimana della moda
- fashion
Milano Fashion Week SS26: in scena il romanticismo dark di Blumarine e l’artigianalità composta di Tod’s
Nel quarto giorno di sfilate milanesi sorprende il clima gotico creato da David Koma nella sua seconda prova con il marchio modenese.
- entertainment
La musica conquista il cinema: Queen, Springsteen e Piero Pelù protagonisti sul grande schermo
Tra film-concerto, biopic e documentario, l’autunno 2025 porta nelle sale italiane tre appuntamenti imperdibili: Queen. Rock Montreal in 4K, Springsteen – Liberami dal nulla e Piero Pelù – Rumore Dentro
- beauty
7 fragranze al mandarino per celebrare l’arrivo dell’autunno
Le note del dolcissimo frutto di novembre ispirano creazioni originali e raffinate
- fashion
Milano Fashion Week SS26: è il turno di Max Mara, Genny, Boss, Moschino e MM6 Maison Margiela
La settimana della moda milanese continua a far parlare di sé con la sua proposta per la Primavera/Estate 2026
- Lifestyle
Dove mangiare e bere durante la Fashion Week: i 10 nuovi indirizzi top a Milano
Nuovi ristoranti, cocktail bar e rooftop panoramici a Milano: gli indirizzi imperdibili appena inaugurati per vivere al meglio il weekend della settimana della moda
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: Roberto Cavalli, il bagliore dell’oro come simbolo di regalità
Fausto Puglisi celebra uno spirito anticonformista e libero
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Emporio Armani, un’eredità che continua anche senza il suo re
Per la prima volta nella storia, il Gruppo Armani porta in passerella la sfilata del brand senza il suo storico fondatore. Un’assenza tangibile, ma non nella sostanza della collezione: l’heritage della casa di moda è più vivo che mai
- fashion
Milano Fashion Week SS26: l’anticonformismo di Prada, tra eleganza e funzionalità
Una praticità concettuale e autentica, che sposa il minimalismo come stato d’essere insieme a uno spettro completo di colori e dettagli, senza rinunciare alla raffinatezza e all’inconfondibile nonchalance della donna Prada
- beauty
Tonico esfoliante, come usarlo per levigare e illuminare la pelle con delicatezza
È la soluzione perfetta per chi è ancora alle prime armi con acidi & co. Ma anche per chi desidera perfezionare l’incarnato con dolcezza
- fashion
Black Carpet Awards 2025, da Naomi Campbell a Tamu McPherson: vincitori e protagonisti della serata
Al Teatro Manzoni di Milano in scena la terza edizione della manifestazione organizzata da Afro Fashion Association che celebra diversità, inclusione e talento
- lifestyle
Escher torna a Milano: al MUDEC un viaggio tra arte, matematica e sogno
Dopo dieci anni di assenza, Maurits Cornelis Escher torna protagonista a Milano. Dal 25 settembre all’8 febbraio 2026, il MUDEC dedica al maestro olandese un grande progetto espositivo
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: in scena Luisa Beccaria, Missoni ed Etro
Il secondo giorno porta con sé abiti romantici, look che esaltano il comfort e creazioni dinamiche
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Fendi, la vera eleganza italiana nel dna della maison
Prosegue l’eredità stilistica di Silvia Venturini Fendi, la cui collezione eleva alla massima espressione il virtuosismo della maison. Con il colore, i tagli sartoriali, lo styling. E soprattutto, con la cifra stilistica unica che la distingue
- fashion
Milano Fashion Week SS26: Antonio Marras porta in passerella il Bloomsbury Group
La nuova collezione Primavera Estate 2026 dello stilista sardo ci trasporta in un'estate degli anni Venti. Un dialogo tra tradizione sarda, arte contemporanea e contaminazioni internazionali
- Fashion
Milano Fashion Week SS26: Jil Sander, il debutto di Simone Bellotti e il ritorno alle origini della maison
La prima collezione di Simone Bellotti per Jil Sander è un tripudio di femminilità
- entertainment
Zucchero compie 70 anni: un mito tra musica e stile
Il 25 settembre Zucchero compie 70 anni e si conferma icona di stile e di musica: voce roca, cappelli, giacche e stivali hanno costruito un’estetica unica quanto le sue canzoni. Dal blues emiliano ai palchi mondiali, ha trasformato autenticità e imperfezione in mito collettivo.
- entertainment
Addio a Claudia Cardinale: l’ultima diva che vestì il sogno italiano
Con lei se ne va una delle ultime vere dive del Novecento, capace di incarnare lo splendore mediterraneo e la forza di un talento che ha attraversato epoche e continenti
- fashion
Milano Fashion Week SS26: aprono le danze Diesel, Alberta Ferretti e Iceberg
Giorno 1, i grandi designer conquistano con le loro collezioni e una festa a cielo aperto
- X-STYLE PER CAROLINA HERRERA
Carolina Herrera sfila per la prima volta a Madrid e svela la nuova essenza di Good Girl
X-STYLE PER CAROLINA HERRERA
- fashion
Giorgio Armani, 50 anni di stile in mostra alla Pinacoteca di Brera
A distanza di poche settimane dalla scomparsa di Re Giorgio, Milano torna a emozionarsi per il suo stilista più iconico con una mostra senza precedenti.
- fashion
Milano Fashion Week SS26, Diesel: la moda è una caccia al tesoro
Diesel ribalta (ancora una volta) le regole: niente passerella, ma una “Egg Hunt” urbana che svela 55 look SS26 dentro maxi uova trasparenti