L'uscita in streaming di Emily in Paris ha acceso i riflettori su Roma. La protagonista interpretata da Lily Collins, infatti, si ritrova in Italia durante la quinta stagione, pronta a sfoggiare look sempre più belli da copiare.
Set perfetto per film e serie tv, grazie alla sua imparagonabile storica e alla ricchezza artistica e architettonica, la Capitale è ancora in grado di offrire luoghi e scorci ancora poco conosciuti, lontani dai soliti percorsi turistici e perfetti per chi voglia scoprirla o riammirarla con occhi diversi.
Dalla colazione all'aperitivo, fino alle gallerie d'arte e ai chiostri, ecco una mappa dei tesori nascosti di Roma, con l'aggiunta dei luoghi frequentati da Lily Collins e gli altri protagonisti della serie. Per un tour della Città Eterna a 360 gradi.
Storica insegna del centro, è uno dei pochi posti dove la colazione è ancora un rito romano: crema, zabaione, bignè e caffè bevuto in piedi, senza estetizzazioni inutili. Una garanzia della pasticceria romana, in un punto nevralgico della città, tra Montecitorio e Senato.
Pasticceria di quartiere diventata istituzione, a due passi da Santa Maria Maggiore. Cornetti sfogliati come si deve, maritozzi generosi e un’atmosfera rimasta sorprendentemente autentica. Perfetta per iniziare la giornata prima di perdersi tra rioni meno battuti.
È il lato mattutino di una delle famiglie gastronomiche più celebri di Roma. Un luogo in cui il tempo corre e al tempo stesso si ferma al primo assaggio. Colazioni curate, lievitati impeccabili e una selezione di prodotti che raccontano una città colta e contemporanea. Imperdibili i maritozzi.
Giardino urbano all’interno del St. Regis, è uno spazio verde inatteso nel cuore della città. Aperitivo raffinato, frequentato da chi Roma la vive davvero, non da chi la attraversa. Un indirizzo che mescola mondanità discreta e architettura storica.
Intima, quasi nascosta, è una delle cocktail room più interessanti della città. Qui l’aperitivo diventa un esercizio di stile: punch serviti in bicchieri ad hoc, atmosfera d'altri tempi e una clientela internazionale. La Roma sofisticata che raramente finisce nei racconti mainstream.
Piccola, indipendente, in pieno centro. Simmi lavora su artisti emergenti, arte moderna e contemporanea, ma anche pezzi unici di grandi artisti, raccontati con competenza e simpatia dal suo proprietario, Stefano Simmi. Un luogo lontano dalle logiche commerciali più evidenti, in cui immergersi alla ricerca di chicche spesso introvabili altrove.
La sede romana di una delle gallerie italiane più importanti al mondo è un ponte tra la città e il sistema internazionale dell’arte. Spazi ampi, mostre di livello museale e una programmazione che vale sempre la visita.
Non è un museo tradizionale, ed è proprio questo il punto. Nato in un’ex fabbrica occupata, è un progetto politico e culturale che unisce arte contemporanea, comunità e spazio urbano. Crudo, reale, potentissimo.
Poco conosciuta, si affaccia su uno dei luoghi più visitati di Roma, ma resta sorprendentemente silenziosa e nascosta ai più. Raccolte d’arte sacra e contemporanea in un contesto di grande fascino, lontano dal caos esterno.
Un museo fuori dal tempo, dedicato allo scultore norvegese che sognava una città ideale per le arti. Gessi monumentali, visioni utopiche e un’atmosfera quasi metafisica. Uno dei luoghi più sottovalutati di Roma.
All’interno di uno dei palazzi nobiliari più straordinari della città, il chiostro è un’oasi di calma assoluta. Qui il tempo sembra rallentare, lontano dalle folle che invadono le vie circostanti.
Nel cuore di Trastevere, ma distante anni luce dalla sua versione più turistica. Un chiostro semplice, vissuto, che racconta la Roma quotidiana, fatta di silenzi e ritualità.
Più noto, ma ancora capace di sorprendere se vissuto con attenzione. Architettura rinascimentale pura, spesso legata a mostre temporanee di alto livello. È uno dei pochi luoghi dove la bellezza non è mai solo sfondo.
Affacciato su Largo Goldoni, è uno degli esempi più riusciti di dialogo tra heritage romano e moda contemporanea. Nella serie è simbolo di una Roma elegante e internazionale, nella realtà è un indirizzo che racconta il lusso italiano senza ostentazione.
Classico, mai gridato. Uno degli hotel più iconici della città, con viste che valgono il soggiorno. È la Roma cinematografica per eccellenza, quella che la serie intercetta con precisione.
Affacciato su Trinità dei Monti, è un concentrato di design, storia e mondanità. Nella narrazione seriale rappresenta la Roma sofisticata e cosmopolita; dal vivo è un osservatorio privilegiato sulla città.
Uno dei templi meglio conservati di Roma antica, spesso ignorato dai percorsi classici. La sua presenza nella serie è significativa: racconta una Roma archeologica integrata nella vita contemporanea.
Ristorante storico che ha superato il secolo di vita, è un’istituzione della cucina romana. Niente nostalgia: solo una tradizione portata avanti con coerenza e rigore, che fa dei suoi carciofi alla giudia una religione.
Cucina romana autentica, ambiente senza filtri. Un luogo che funziona perché non cerca di piacere a tutti. Ed è proprio per questo che piace.
Elegante, raccolta, quasi nascosta. Una delle fontane più raffinate di Roma, lontana dalle grandi folle. Perfetta per raccontare una città intima, fatta di dettagli più che di monumenti urlati.