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fashion15 dicembre 2025

Moon Boot: il mito che ha attraversato lo spazio, la neve e la moda

Dall’allunaggio allo street style, un viaggio nei grandi passi compiuti dai doposci più iconici del cultura pop tra memoria e contemporaneità
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Ci sono oggetti che nascono per una ragione e finiscono per diventare popolari per un’altra… È successo ai computer come ai Moon Boot, pensati per dare supporto al primo passo dell’uomo sulla luna, cresciuti sulle piste da sci e diventati protagonisti dello streetwear contemporaneo, un po’ come gli occhiali da sci.

Courtesy Press OfficeCourtesy Press Office

Icone senza tempo, simbolo di comfort e calore, i Moon Boot oggi sono l’accessorio invernale a cui il mondo del fashion non sembra saper rinunciare anche lontano da scenari alpini, iscrivendo negli annali della moda collaborazioni di stile emozionanti.

Dalla Luna alle Alpi: la nascita di un’icona

L’ispirazione da cui provengono ci riporta ad un’immagine che tutti quanti abbiamo scolpita nella memoria: l’allunaggio degli astronauti Buzz Aldrin e Neil Armstrong dell’Apollo 11 con indosso dei calzari voluminosi e avveniristici.

Buzz Aldrin cammina sulla superficie lunare in una foto scattata da Neil Armstrong nel 1969 - Credits Getty ImagesBuzz Aldrin cammina sulla superficie lunare in una foto scattata da Neil Armstrong nel 1969 - Credits Getty Images

Un’immagine che colpì anche il giovane imprenditore italiano Giancarlo Zanatta che nel 1970 trasformò quella visione di potere ed immaginazione in un oggetto quotidiano: un boot tecnico in nylon e schiuma di poliuretano sorprendentemente pop, con linee arrotondate, imbottiture generose, colori sgargianti e proporzioni volutamente “sovradimensionate”.

Il cantante britannico Marc Bolan del gruppo di glam T-Rex a Londra nel 1977 posa per un editoriale indossando un paio di Moon Boot - Credits Getty ImagesIl cantante britannico Marc Bolan del gruppo di glam T-Rex a Londra nel 1977 posa per un editoriale indossando un paio di Moon Boot - Credits Getty Images

Il loro arrivo sulle piste da sci coincise però con l’esplosione della montagna come location del jet-set invernale, della nascita dei primissimi cinepanettoni e della democratizzazione degli sport su neve.

Con gli anni ’80 i Moon Boot entrano definitivamente a far parte dei look e del lessico da “settimana bianca glam”: si indossano con tute da sci brillanti, maglioni jacquard, piumini futuristici e piacciono un po’ a tutti perché sono caldi, comodi, riconoscibili ed emblema dell’ottimismo che pervade la società di quegli anni.

Jeremy Scott e Jodie Harsh durante il Moschino high-altitude wonderland party realizzato da Jeremy Scott e Jodie Harsh al Rifugio Scoiattoli di Cortina D’Ampezzo l’ 8 dicembre del 2018 - Credits Getty ImagesJeremy Scott e Jodie Harsh durante il Moschino high-altitude wonderland party realizzato da Jeremy Scott e Jodie Harsh al Rifugio Scoiattoli di Cortina D’Ampezzo l’ 8 dicembre del 2018 - Credits Getty Images

Con l’avvento del Nuovo Millennio e il consolidarsi di quella estetica che ha pervaso anche tutto il 2025 denominata Y2K, i Moon Boot sconfinano delle piste per arrivare in passerella dando vita a uno “snow-chic” che trae linfa vitale dalle numerose collaborazioni con i grandi brand del prêt-à-porter che hanno trasportato l’iconica calzatura dalla moda al cinema, sugli schermi dei nostri smartphone e persino sui red carpet, dando vita ad un fenomeno di lifestyle riconosciuto a livello internazionale tanto da essere esposto al Louvre tra i 100 simboli del design del XX secolo.

La cantante britannica Tallia Storm sfoggia un look coordinato con Moon Boot in ecopelliccia PPPink ai BRIT Awards 2023 - Credits Getty ImagesLa cantante britannica Tallia Storm sfoggia un look coordinato con Moon Boot in ecopelliccia PPPink ai BRIT Awards 2023 - Credits Getty Images

I Moon Boot nel pret-à-porter

Tra gli incontri che in questi anni abbiamo apprezzato c’è sicuramente quello tra Moon Boot e Moncler che, per la stagione in corso a Grenoble, hanno messo in scena una sfilata glaciale ed emozionante capace di raccontare tanto lo stile di montagna quanto quello di città, ri-codificando estetiche del passato per lanciare trend che guardano al futuro della moda con grande attenzione alla sostenibilità.

Moncler Grenoble FW25 - Credits Launchmetrics.com/SpotlightMoncler Grenoble FW25 - Credits Launchmetrics.com/Spotlight

Ma i Moon Boot non hanno fatto breccia solo nel cuore di marchi dall’animo sportivo come Moncler, o Nike, bensì hanno conquistato i sentimenti anche di maison insospettabili.

Basti pensare all’inverno del 2021 quando l’allora direttrice creativa di Chloè, Gabriela Hearst, li portò in passerella in pelle di vitello e maglia nei toni del Luminous Ochre e Tannish Brown, o quando Dior con una certa nostalgia li ripose in versione bianco ottico, o ancora quando Jacquemus li vestì prima in lana cotta e poi a mo’ di Yeti.

Da sinistra: Dior; Jacquemus; Chloé Da sinistra: Dior; Jacquemus; Chloé

E se contare le collaborazioni iconiche che hanno trasportato questa calzatura comfort-first e genderless per natura in un’icona di stile, diventa di anno in anno più difficile… Una cosa è certa: qualunque sia il vostro stile esiste un Moon Boot capace di interpretarlo.

Il nostro consiglio è quello di armarsi di pazienza e fantasia per scovare on-line il pezzo unico che meglio vi rappresenta!

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