Fashion
12 febbraio 2025

New York fashion week, le tendenze da ricordare

Si è conclusa la settimana della moda nella Grande Mela: le immagini, gli stili, i volti sotto i riflettori

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Lights off. Si sono spente le luci sulla settimana della moda di New York fw ‘25-’26, quella che dà il via ai defilé delle collezioni donna della prossima stagione. Un susseguirsi di 54 show che fanno tendenza non solo al di là dell'oceano e che si è conclusa con la spettacolare sfilata di Thom Browne. Un omaggio all’arte degli origami e del birdwatching, con oltre 2mila uccelli di carta a fare da cornice a capi che strizzano l’occhio all’arte giapponese. Degne di nota le ciglia piumate e le combinazioni unusual di tessuti che sottolineano la gioiosità di Browne. Ecco cosa ricorderemo 

La nuova era di Calvin Klein e le sue muse di sempre 

La NYFW ha visto il ritorno di Calvin Klein, uno dei pilastri dello stile a stelle e strisce, che non saliva in passerella dal repentino addio di Raf Simons nel 2018. Il suo come back, con il debutto di Veronica Leoni alla direzione creativa, segna l’inizio di un nuovo capitolo per la maison. Una nuova era in cui il “monumentale minimalismo” americano simbolo delle collezioni di Klein a cavallo tra anni ‘90 e 2000 si rinnova con un twist moderno. Leoni fa centro: rilegge l’heritage con eleganza e femminilità ma senza nostalgie. Tagli puliti, palette neutra, completi rigorosi, tagli sartoriali, cappotti oversize, "semplicità”. Della sfilata ricorderemo anche le due icone nel front row: Christy Turlington e Kate Moss, musa quest’ultima di Calvin Klein fin dalla prima iconica campagna anni '90 in cui spazzò via il mondo delle top con la sua semplicità conturbante di jeans e lingerie. Con loro lo stesso stilista, a suggellare il passaggio di testimone. 

L’eleganza smart di Tory Burch con Alex Consani 

Tory Burch dedica la sfilata alle donne che “rifiniscono il concetto di classico a modo loro”, una collezione all'insegna di un'eleganza smart, typical Usa. In passerella Irina Shaik, Adriana Lima e Alex Consani, prima donna transgender eletta modella dell'anno ai British fashion Awards 2024.

Al Moma la stilista porta in scena uno sportwear chic, con pullover screziati su gonne a ruota e stivali bassi. Maglioni polo si abbinano a mocassini e pantaloni con bande laterali ma dall’impronta sartoriale. Sulla pelle abbondano i dettagli utility, dalle zip alle maxi tasche. Satin e velluto per la sera, resi contemporanei grazie a tagli e asimmetrie. La spilla è il dettaglio di stile che illumina tutto. 

Il sottile romanticismo di Carolina Herrera 

Si è ispirata al il film cult Oltre il giardino (1979) la sfilata di Carolina Herrera disegnata dal direttore creativo Wes Gordon. Scenario: il 48esimo piano di un grattacielo di New York con affaccio su Central Park. E’ tutto un fiorire di boccioli 3d e stampe arboree, bordeaux, prugna, blu notte, fucsia e ciano. Abiti principeschi, importanti, si alternano alla camicia rivisitata sui pantaloni sartoriali, bianco e nero, essenziali. L’attenzione alle proporzioni è massima: a giacca corta corrisponde pantalone lunghissimo, per gessati super femminili. L’effetto è di un romanticismo moderno. 

Il comfort senza tempo di Michael Kors 

Tessuti che ondeggiano sul corpo e spacchi che fanno intravvedere una scollatura o il lampo di una gamba. Michael Kors abbraccia la modernità senza tempo e regala "una sensazione di calma senza sacrificare la sicurezza e l'eleganza" di capi che trasmettono equilibrio e comfort. "La moda non deve essere una fantasia di Hollywood. Le donne vogliono sentirsi a loro agio e moderne, non costrette", ha detto lo stilista. Parola d’ordine: praticità anche la sera. Niente tacchi vertiginosi, sì a scarpe che combinano comodità ed eleganza. Il suo approccio è dégagé, chic ma rilassato. Un esempio: il trench, un classico reinterpretato con cinghie svolazzanti per dare dinamismo alla silhouette. I colori: grigio urbano, caramello, verde bottiglia e bordeaux intenso. E tra gli stampati spiccano i motivi trompe-l'oeil

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