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28 settembre 2025

Milano Fashion Week SS26: l’ultimo atto d’amore di Giorgio Armani

La sfilata-evento di Giorgio Armani alla Pinacoteca di Brera chiude ufficialmente la fashion week meneghina e rappresenta l’ultimo vero addio del re della moda

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Era l’Evento (con la E volutamente maiuscola) di questa Milano Fashion Week e così è stato. Lo show di Giorgio Armani è stato infatti ben più di una sfilata per presentare la collezione SS26. Avrebbe dovuto essere la celebrazione dei 50 anni dalla nascita della casa di moda. È stato l’ultimo grande abbraccio di Milano e del fashion system al suo re. Ma anche viceversa. Perché la PE26 di Giorgio Armani, l’ultima collezione su cui ha lavorato personalmente, è un atto d’amore per la moda e l'eleganza. C’è tutto quello che ha rappresentato lo stilista piacentino per il Made in Italy, ma anche di più.

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Credits: Getty Images

Giorgio Armani PE26: due mondi che si incontrano

Tra le colonne della Pinacoteca di Brera si respira tutta la solennità del momento. Il cortile è illuminato con le stesse lanterne che Re Giorgio aveva voluto per la sua camera ardente. E poi solo un pianoforte, ad aspettare Ludovico Einaudi, che entra quando tutti sono seduti in attesa. Le note del pianista risuonavano il giorno dell’addio e sono tornate a riecheggiare anche questa volta, ma dal vivo.

In questa collezione c’è tutto il mondo di Giorgio Armani.

C’è la sua ossessione per i dettagli, la sua attenzione maniacale alle lavorazioni, ai tessuti.

I modelli sfilano a coppie e portano in passerella un’eleganza rilassata, composta. Tipica di Giorgio Armani e ancora più forte oggi.

In passerella due mondi. O meglio, i due mondi di Re Giorgio: Milano, la città della modernità, della frenesia, del lavoro; e poi Pantelleria, isola di confine tra Europa e Africa, il luogo in cui rallentare, in cui la natura selvaggia porta la sua ventata di aria e creatività.

I completi e gli abiti riflettono questa dualità. Sono spesso monocromatici, nei suoi colori, quelli diventati ormai una firma senza bisogno di alcun logo. Si parte dal bianco e si arriva al nero, passando per infinite tonalità di grigi e il suo greige. Ma poi si vira su tonalità accese e vibranti: il viola intenso, il blu cobalto. Per finire con la luminosità di blu notte e del verde.

Tutto è leggero, pronto a dispiegarsi ai venti della sua cara isola. Le silhouette sono allungate, tanto nei completi con pantaloni morbidi quanto negli abiti da sera fluttuanti ed eterei.

Un lungo addio che è testamento ma anche apertura verso un futuro ancora tutto da scrivere.

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L’omaggio delle modelle storiche

Non potevano mancare loro, le tante modelle che storicamente sono sempre state legate ad Armani, muse e al tempo stesso personificazione della sua idea di donna.

Da Nadège Dubospertus, che ha sfilato per lui negli Anni ‘90, a Gina Di Bernardo volto storico delle campagne di quegli anni. E tante altre, insieme alle giovani modelle di oggi, in un susseguirsi tra ieri e oggi che pone le basi per il domani. Perché anche se Giorgio Armani non era fisicamente alla Pinacoteca di Brera, era, in realtà, ovunque.

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Credits: Getty Images

Gli ospiti che hanno reso omaggio ad Armani

Star da tutto il mondo sono accorse per rendere omaggio con la loro presenza all’ultimo show di Re Giorgio. Attori, attrici, cantanti, registi, personalità del mondo della moda, della cultura e dell'arte.

Tra i primi ad arrivare Anna Wintour in look total white ravvivato da una collana con pietre color ambra e stivaletti animalier.

Il cinema italiano, con Tony Servillo, Margherita Buy, Valeria Golino, Kasia Smutniak, Paola Cortellesi. Hollywood con i fedelissimi di Re Giorgio: Richard Gere, Cate Blanchett, Lauren Hutton, il regista Spike Lee, Jesse Williams, Glenn Close, Samuel L. Jackson. E poi: Bianca Balti, Federica Pellegrini, Roberto Bolle, Dries Van Noten, Paul Smith e tanti altri.

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La grande festa di Armani

Dopo la sfilata-evento, gli ospiti - centinaia da tutto il mondo - hanno potuto ammirare la mostra Giorgio Armani: Milano, per amore, inaugurata lo scorso 24 settembre.

Poi una grande cena di gala, tra quelle pareti che emanano arte, cultura e oggi, grazie al Signor Armani anche imperitura eleganza.

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