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30 giugno 2025

Low-carb: moda o svolta per il benessere?

La dottoressa Cristina Tomasi, medico, autrice del libro “La rivoluzione del metabolismo” ci racconta il metodo da lei proposto per vivere in salute

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Dieta a basso contenuto di carboidrati, ritmi circadiani, sonno profondo, esposizione alla luce naturale e… camminare scalzi. No, non è una lista di mode wellness da social, ma la base del metodo della dottoressa Cristina Tomasi, medico, autrice del libro “La rivoluzione del metabolismo” (Vallardi) e voce autorevole seguita da oltre un milione di persone online.

La sua idea è semplice quanto radicale: per sentirsi bene davvero bisogna rimettere in moto il metabolismo, agendo su più fronti — alimentazione in primis, ma non solo.

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Credit: Courtesy press office

L’abbiamo intervistata per capire cosa significa davvero “low-carb” (e perché piace così tanto), quali segnali ascoltare per sapere se il nostro corpo è in affanno, e come applicare tutto questo, anche in estate, senza diventare fanatici.

1. La dieta low-carb è ormai ovunque: sui social, nei menù healthy, persino nei supermercati. Ma che cos’è esattamente un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati e perché oggi è diventata così popolare, anche tra chi non ha bisogno di perdere peso?

La low-carb non è una moda: è un ritorno all’ascolto del corpo e alla fisiologia umana. Significa ridurre gli zuccheri e i carboidrati raffinati che oggi sono ovunque — non eliminarli in modo rigido, ma liberarsi dalla loro dipendenza. Il motivo per cui anche chi è normopeso la sceglie? Perché aiuta a tenere stabili l’energia, l’umore e la mente lucida. Non è solo una “dieta”, è uno stile metabolico che ci permette di vivere meglio, con più forza e meno infiammazione.

2. D’estate tra gelati, aperitivi e cene all’aperto sembra quasi impossibile seguirla senza sentirsi fuori posto: come si può restare fedeli a questo stile alimentare senza rinunciare del tutto al piacere e alla socialità?

La chiave è cambiare prospettiva. Non si tratta di rinunciare, ma di scegliere consapevolmente cosa ci fa stare bene. Un aperitivo può essere un tagliere con prosciutto crudo di Parma o San Daniele, formaggi veri, olive e stick di verdura, un gelato può essere fatto in casa con panna e frutta di stagione, e una cena all’aperto può diventare un’occasione per mangiare proteine alla griglia e verdure di stagione. Il vero piacere non è riempirsi lo stomaco, ma sentirsi leggeri, lucidi, presenti — anche in mezzo agli altri.

3. Nel suo libro parla spesso di metabolismo rallentato e insulino-resistenza come cause nascoste di tanti disturbi comuni: ci sono segnali concreti che possiamo osservare nel nostro corpo per capire se siamo su una strada sbagliata, anche prima di fare esami?

Li vedo ogni giorno nei miei pazienti:

• Gonfiore addominale anche mangiando poco

• Fame continua (attacchi di fame) o voglia di dolce dopo i pasti

• Difficoltà a dimagrire nonostante la dieta

• Stanchezza cronica, sonno disturbato

• Grasso addominale ostinato

• Cicli irregolari, sbalzi d’umore, brain fog.

Questi sono campanelli d’allarme metabolici. Il corpo parla molto prima che gli esami sballino. Bisogna solo imparare ad ascoltarlo.

4. Molte persone vorrebbero cambiare alimentazione ma pensano che la low-carb sia complicata da organizzare, soprattutto se si lavora tanto o si è in viaggio: ci può descrivere un esempio di giornata tipo semplice e sostenibile per cominciare senza stress?

Colazione: Crepes di uova e panna con pesca al burro

Oppure yogurt greco intero con frutti di stagione e qualche noce

Pranzo: Roastbeef con salsa alla panna (panna 100 ml + 1 cucchiaio di senape + 1 cucchiaino succo di limone sale e pepe e paprica)

Verdure di stagione a piacimento

Cena: Insalatona: cetrioli pomodori insalata in foglia a piacimento basilico ribes + feta con olive Oppure

Filetto di branzino in padella con verdure di stagione

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Credit: Courtesy press office

5. Uno dei suggerimenti più originali che dà è il grounding, cioè camminare scalzi a contatto con la terra. Come può un gesto così semplice avere un impatto sul metabolismo? E come possiamo renderlo parte della nostra routine anche vivendo in città?

Siamo esseri elettrici. La Terra è la nostra batteria naturale. Il grounding riduce l’infiammazione, migliora il sonno, regola il cortisolo. Quando cammini a piedi nudi sull’erba o sulla sabbia, il tuo corpo si ricalibra, a livello cellulare. Anche in città puoi farlo: in un parco o a casa usando tappetini di grounding indoor. Basta qualche minuto al giorno per sentire la differenza. Al mare approfittane per farlo camminando in riva al mare. È la biochimica della semplicità.

6. Se dovesse suggerire un solo gesto da cui partire per cambiare rotta — quello che secondo lei dà i risultati più visibili nel breve tempo — quale sarebbe?

Riallìneati con i tuoi ritmi naturali nel rispetto del tuo ritmo circadiano.

Esci alla luce del mattino, guarda il cielo senza occhiali da sole e lascia che il tuo corpo si risincronizzi. La luce è un segnale potentissimo per il tuo metabolismo: regola l’insulina, il cortisolo, il sonno, la fame.

E poi torna al cibo vero, quello che cresce vicino a te, nella stagione giusta. Verdure, proteine, grassi naturali. Il corpo non ha bisogno di sofisticazioni, ma di semplicità intelligente: luce giusta, movimento quotidiano, alimenti locoregionali e niente prodotti ultra-processati. È da qui che comincia la vera trasformazione. Il resto verrà da sé.

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