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13 settembre 2025

Cabine degli armatori: piccole regge tra onde e silenzi

Al Cannes Yachting Festival le cabine degli armatori diventano salotti segreti: scenografie private di legni, pelli e vedute marine che raccontano più di mille interviste

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Cannes non accoglie soltanto il cinema e i suoi tappeti rossi: a settembre diventa palcoscenico di un altro spettacolo, quello dello yachting. Fino a domenica 14 settembre, i due porti della città – il Vieux Port e il Port Canto – hanno ospitato Cannes Yachting Festival.

Una manifestazione che rappresenta l'evento di apertura della stagione nautica europea, un défilé di moda per il settore. Qui è possibile visitare centinaia di imbarcazioni, dalle piccole tentazioni a motore ai giganti a vela. In questo articolo visiteremo le cabine più sorprendenti degli armatori, rifugi privati e teatrini del gusto.

Il Riva 112’ Dolcevita Super è stata la prima barca che ho provato al salone, e già sembrava dettare lo standard. L’eleganza è una dichiarazione di intenti: linee filanti, volumi generosi e spazi che inventano nuove abitudini di bordo. Ogni dettaglio parla di comfort superiore, dal beach club (lo spazio posteriore a raso mare) di 35 metri quadrati che si apre come una terrazza sul mare, fino alla suite armatoriale arricchita dalla collezione The London Collection di Range Rover. Giubbini, sciarpe e coperte, disegnati come complementi di stile, dialogano con il palissandro lucido e il cuoio nero.

03, Riva 112 Dolcevita Super
Riva 112' Dolcevita Super Courtesy Press Office

A seguire il Pershing GTX70, uno Sport Utility Yacht lungo 21,76 metri, nato dalla matita di Vallicelli Design che ha saputo coniugare il comfort alla velocità. La cabina armatoriale di questa barca planante sfrutta l’intero baglio e diventa rifugio silenzioso dopo la corsa a 36 nodi: armadiature su misura, cabina armadio e bagno en suite disegnano un ambiente intimo ma scenografico. Le superfici specchiate amplificano lo spazio, mentre i tagli di luce led restituiscono un’atmosfera rarefatta, capace di bilanciare adrenalina e contemplazione.

Cugini per velocità, ma più contenuto è l’Itama 54, lungo 16,44 metri e firmato da Tommaso De Luca. Questa imbarcazione rinnova l’idea stessa di open cruiser. Sottocoperta, la cabina armatoriale a prua unisce essenzialità e comfort: linee pulite, tessuti naturali e colori caldi trasformano lo spazio in un rifugio intimo con vista mare, incorniciata dagli oblò laterali. Accanto, un bagno dedicato garantisce privacy assoluta. È la prova che, anche in un’imbarcazione pensata per planare veloce fino a 37 nodi, l’eleganza degli interni resta protagonista, offrendo una pausa lenta dentro la velocità.

Ferretti Yachts 940 (7)
Ferretti Yachts 940 Courtesy Press Office

Potrebbe essere la cabina di un’armatrice che ama la discrezione, oppure di un armatore che cerca una suite sul mare. Sul Ferretti Yachts 940, lungo 28,97 metri e capace di accogliere fino a 9 persone, il design esterno porta la firma di Filippo Salvetti, mentre la Direzione Engineering ha curato gli interni. La cabina armatoriale a prua del main deck è un rifugio domestico in chiave luxury: pavimenti in legno, tessuti chiari e grandi vetrate che incorniciano il mare. Il bagno en suite completa una suite che unisce intimità e scenografia.

Il Custom Line 50, lungo 49,90 metri, è il primo superyacht in alluminio del brand. Le linee esterne di Filippo Salvetti e gli interni firmati dallo studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel raccontano un’eleganza contemporanea. La suite armatoriale, 75 metri quadrati sull’upper deck, è un appartamento con terrazza privata e vista a 180 gradi sul mare. Pavimenti in legno, dettagli in cuoio e marmi Crema d’Orcia trasformano la cabina in un attico galleggiante, dove la privacy assoluta e la luce naturale diventano parte integrante del design.

Il Wallywind110, lungo 33,53 metri e firmato da Judel/Vrolijk & Co. per l’architettura navale con interni dello Studio Santa Maria Magnolfi, è la barca a vela di nuova costruzione più grande del Cannes Yachting Festival 2025. La suite armatoriale, a prua, abbina la sobrietà del rovere chiaro alla modernità dei pannelli del pavimento in fibra di carbonio, reinterpretati con trama squadrata. La luce naturale filtra da skylight e oblò, trasformando lo spazio in un rifugio che unisce essenzialità e lusso, intimità e leggerezza.

L’Arcadia A80new, lungo 23,98 metri, è il primo Raised Pilot House del cantiere e segna un nuovo traguardo nello slow yachting. La cabina armatoriale, collocata sul main deck, è pensata come una suite privata sul mare: grandi finestrature panoramiche aprono lo sguardo sull’orizzonte, mentre i toni naturali del legno e i dettagli in pelle disegnano un ambiente accogliente ma deciso. Il letto king-size e la zona vanity completano uno spazio che celebra la calma, la luce e la discrezione, in perfetta sintonia con la filosofia sostenibile di Arcadia Yachts.

Pearl 82 - Interior 12
Pearl 82 Courtesy Press Office

Il Pearl 82, lungo 25,30 metri, è uno yacht boutique che porta nel mare l’eleganza di Kelly Hoppen CBE, interior designer celebre per collaborazioni con artisti e collezionisti inglesi. La cabina armatoriale sul main deck è un piccolo manifesto del suo stile: palette neutre, materiali preziosi e finestre panoramiche che annullano il confine tra interno ed esterno. Un letto king-size fronte mare dialoga con arredi sobri e sofisticati, mentre la terrazza privata a prua regala la sensazione di un attico sospeso sull’acqua.

Il Tecnomar for Lamborghini 63, lungo 19,2 metri, è uno yacht che porta in mare l’estetica radicale e performante di Sant’Agata. Linee tese, superfici angolari e dettagli in fibra di carbonio richiamano le supersportive del marchio, mentre due motori MAN V12 da 2000 cv lo spingono fino a 60 nodi. La cabina armatoriale, illuminata da led e definita da finiture hi-tech, sembra un cockpit futurista più che una suite nautica: pelle traforata, cuciture a Y e materiali ultraleggeri ricreano l’atmosfera delle hypercar, trasformando lo spazio in un rifugio veloce e scenografico.

Picchiotti Gentleman 24, lungo 24 metri (78’9’’), è un motor yacht semi-displacement che coniuga agilità costiera e atmosfera da superyacht. Firmato Luca Dini – design esterno e interni –, con scafo e sovrastruttura in alluminio e un baglio di 6,50 metri, ospita 8 persone in 3-4 cabine lussuose, più 4 membri di equipaggio. La suite armatoriale, arredata con linee moderne o nelle versioni “Hamptons” o “Manhattan”, offre spazio, luce naturale e vista piena sul mare. Spinta da due motori MAN V12-1400, tocca i 19 nodi, naviga comodamente a 16, e promette comfort e prestazioni bilanciate.

Sul WiderCat 92 la suite armatoriale prende vita come uno dei grandi protagonisti: questo catamarano ibrido di 28,04 metri è stato progettato in-house da Wider Engineering con design esterno e interni firmati Luca Dini & Centro Stile Wider. Nella cabina master (situata sul ponte principale) il letto è posizionato al centro per permettere una circolazione fluida su tutti i lati, mentre ampie finestre che scorrono quasi fino al pavimento offrono viste mozzafiato sul mare. Il bagno en suite è generoso, con una cabina doccia spaziosa, lavabi in marmo e dettagli in pelle che aggiungono calore all’estetica high-tech. Lo spazio luminoso, combinato con un soffitto alto e rifiniture sartoriali, trasforma la suite in un rifugio elegante, capace di fondere comfort di lusso e la sensazione di “casa in mare”.

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