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25 settembre 2025

Black Carpet Awards 2025, da Naomi Campbell a Tamu McPherson: vincitori e protagonisti della serata

Al Teatro Manzoni di Milano in scena la terza edizione della manifestazione organizzata da Afro Fashion Association che celebra diversità, inclusione e talento

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Cos’hanno in comune Naomi Campbell, Tamu McPherson, Lea T?

Sono donne afrodiscendenti che attraverso la moda sono diventate, ognuno a loro modo, cassa di risonanza di quella black culture che da qualche tempo si sta facendo sentire, non solo nel patinato mondo del fashion.

Protagoniste della terza edizione dei Black Carpet Award che, anche quest’anno, presso il Teatro Manzoni, ha arricchito il fitto calendario della Milano Fashion Week e celebrato il talento in una serata dedicata alla diversità e all’inclusione.

Black Carpet Awards 2025
Black Carpet Awards 2025 Courtesy Press Office

I Black Carpet Awards di Milano

Un’edizione particolarmente significativa che ha coinciso con il decimo anniversario di Afro Fashion Association, l'organizzazione no-profit che dal 2015, promuove la moda e l'arte quali strumenti di scambio interculturale, empowerment e sviluppo economico sostenibile.

Michelle Francine Ngonmo
Michelle Francine Ngonmo Courtesy Press Office

“In un mondo che spesso innalza muri invece di abbatterli, i Black Carpet Awards vogliono ricordarci che esistono voci capaci di unire invece di dividere, ma soprattutto che la rappresentanza genera accesso – sottolinea Michelle Francine Ngonmo, Fondatrice e CEO di Afro Fashion Association. Abbiamo creato l’Afro FashionAssociation e i Black Carpet Awards per dare visibilità a chi troppo a lungo è rimasto invisibile, offrendo un palco a chi chiede soltanto di essere ascoltato. Oggi, più che mai, è fondamentale costruire invece di distruggere, celebrare le differenze e trasformarle in forza collettiva.”

I premiati, il parterre internazionale e gli ospiti d’eccezione

Madrina d’eccezione di questa edizione è stata Naomi Campbell, top model di fama mondiale e da sempre attivista per la rappresentanza e l’equità nel settore.

Tamu McPherson
Tamu McPherson Courtesy Press Office

A condurre la serata è stata invece Tamu McPherson che, insieme a Michelle Francine Ngonmo Fondatrice e CEO di Afro Fashion Association, ha annunciato i dieci vincitori, selezionati tra ventidue finalisti in cinque categorie.

Tra i Leaders of Change, decretati da una giuria d’eccezione che annovera nomi di spicco del panorama della moda italiana - come il manager Piero Piazzi e l’editor in Chief di Vogue Italia Francesca Ragazzi - Aya Mohamed l’eclettica creativa dell’alta moda impegnata nella divulgazione di temi sociali, legati all'inclusione e alla lotta a razzismo e la super modella e attivista Lea T.

Il One-Time Award di quest’anno invece è stato dedicato alla memoria di Koyo Kouoh, curatrice recentemente scomparsa, la cui visione e produzione artistica hanno contribuito in modo significativo alla valorizzazione dell’arte africana e diasporica in Italia.

Così all’attenzione di un tanto variegato quanto creativo parterre di giovani designer emergenti provenienti dai quattro angoli del globo, veterani dell’industry più o meno chiacchierati (come, ad esempio Chiara Ferragni apparsa a sorpresa), pilastri della cultura black e nostrana, è calato il sipario su una di quelle manifestazioni che Milano Fashion Week supporta con vigore e speranza nel futuro delle prossime generazioni creative.

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