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living12 dicembre 2025

Panettoni, artigianali e stellati: i più buoni del Natale 2025

Dai grandi chef alle pasticcerie storiche, fino alle limited edition più creative: i panettoni del Natale 2025 raccontano un’Italia che innova senza perdere la tradizione
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Se c'è un re delle feste, che sta prendendo sempre più spazio nel cuore delle persone e nella creatività di pasticcerie, forni e ristoranti, questo è il panettone.

Oggi più che mai il dolce simbolo del Natale smette definitivamente di essere “solo” un lievitato delle feste: diventa un terreno di ricerca, stile e identità gastronomica. I laboratori stellati lavorano come atelier, le pasticcerie milanesi custodiscono i codici classici della città, mentre nuove contaminazioni — gin, vermouth, pistacchio, zabaione, cioccolati in purezza — rileggono la tradizione con un approccio più audace e contemporaneo.

Scegliere il panettone quest’anno significa decidere un mood: elegante, territoriale, alcolico, pop, o profondamente artigianale. Ecco una selezione delle proposte più interessanti da portare in tavola (o regalare) per il Natale 2025.

I panettoni stellati

Il panettone del Cannavacciuolo Lab

Nel laboratorio dedicato ai dolci e lievitati, a due passi da Villa Crespi, il panettone nasce attraverso un processo altamente tecnico ma al tempo stesso profondamente artigianale sotto la guida del Pastry Chef Kabir Godi: gestione costante del lievito madre, controllo dell’idratazione e monitoraggio delle temperature in ogni fase di maturazione. La selezione dei canditi e la struttura della maglia glutinica vengono calibrate per ottenere una trama fine e umida, con un profilo aromatico pulito e una dolcezza mai invadente.

Oltre alla versione classica con uvetta e scorze d’agrume, il laboratorio propone una serie di varianti stagionali - dal panettone senza canditi e uvetta, alle versioni al gianduia, al limoncello, integrale al cioccolato e frutti rossi, alle combinazioni più aromatiche come pere, zenzero e cannella o albicocca e cioccolato - ciascuna pensata per esplorare un diverso equilibrio di sapori mantenendo la struttura e la tecnica del lievitato.

Il panettone del Cannavacciuolo Lab - Courtesy Press OfficeIl panettone del Cannavacciuolo Lab - Courtesy Press Office

Horto

Il panettone di Horto è un progetto a sé: non solo un lievitato, ma un dialogo tra gastronomia e artigianato. La collaborazione è con Oriens, laboratorio pugliese che recupera tessuti naturali, corredi antichi e ricami fatti a mano trasformandoli in pezzi unici. Da questa sinergia nasce una borsa in edizione limitata di 350 pezzi, realizzata a mano, che custodisce il panettone come un oggetto prezioso e irripetibile. All’interno, un impasto classico con uvetta e canditi, frutto di lievitazione lenta e gestione accurata delle materie prime. Un prodotto che incarna perfettamente la visione di Horto: cura, tempo, equilibrio.

Il panettone Horto - Courtesy Press OfficeIl panettone Horto - Courtesy Press Office

Bluh Christmas by Furore

Bluh Christmas è il panettone artigianale del ristorante una stella Michelin Bluh Furore, firmato dall’Executive Chef Vincenzo Russo. Nasce da un lavoro che unisce tecnica, territorio e una lettura contemporanea della tradizione campana. Le tre varianti - Classico con uvetta e scorze d’arancia candite a mano, Mandorlato con glassa croccante alle mandorle e Albicocca, omaggio mediterraneo alla pasticceria partenopea - valorizzano materia prima e precisione dei pastry chef del ristorante. Un lievitato elegante, pensato per portare in tavola un’interpretazione luminosa e attuale della Campania.

Il panettone Bluh Christmas by Furore - Courtesy Press OfficeIl panettone Bluh Christmas by Furore - Courtesy Press Office

I panettoni tradizionali milanesi

Sant Ambroeus

Nella tradizione del Natale milanese, Sant Ambroeus è un punto fermo dal 1936. La pasticceria a due passi dal Quadrilatero, che negli anni ha conquistato prima la città e poi New York, Aspen e da poco Parigi, continua a essere un riferimento per chi cerca un panettone impeccabile nella forma e nella sostanza. La ricetta classica nasce da 36 ore di lavorazione, doppio impasto, burro e un uso calibrato di uvetta e agrumi che restituisce un profilo aromatico elegante, quasi “d’altri tempi”. Accanto al panettone tradizionale, la maison propone varianti come cioccolato fondente e marron glacé, oltre alla collaborazione con Ginori 1735 che accompagna il periodo festivo con porcellane dipinte a mano: un’estensione visiva e culturale dell’identità del marchio.

Il panettone Sant Ambroeus - Courtesy Press OfficeIl panettone Sant Ambroeus - Courtesy Press Office

Gattullo

Se c’è un panettone che racconta la Milano più autentica, quella delle pasticcerie storiche, dei riti di quartiere e del laboratorio che profuma di burro caldo, è quello di Gattullo. Dal 1961 il lievito madre della casa viene custodito come un’eredità familiare e dà vita a un impasto riconoscibile, soffice e profumato, frutto di oltre 48 ore di lievitazione e di una selezione maniacale delle materie prime. Gattullo è un’istituzione perché mantiene intatta la grammatica del panettone milanese: uvetta, arancia candita, vaniglia naturale, alveolatura regolare, equilibrio tra burro e aromaticità. A questo si affiancano il panettone al cioccolato e le celebri versioni decorate, piccole architetture zuccherine che hanno reso la pasticceria un punto fermo durante tutte le festività.

Il panettone Gattullo - Courtesy Press OfficeIl panettone Gattullo - Courtesy Press Office

I panettoni alcolici

Il “Panegroni” (Panettone al Negroni) di Strucchi

Un lievitato che traduce il Negroni in forma dolce: canditi al Bitter Rosso nell’impasto, cuore di Vermouth Rosso e una bagna finale che intensifica note agrumate e speziate. Lavorazione complessa e tecnica, per un risultato dal carattere deciso.

Il “Panegroni” (Panettone al Negroni) di Strucchi - Courtesy Press OfficeIl “Panegroni” (Panettone al Negroni) di Strucchi - Courtesy Press Office

Portofino Dry Gin x Olivieri 1882

L’impasto a lunga fermentazione di Olivieri 1882 incontra le botaniche del gin di Portofino — ginepro, lavanda, rosmarino, maggiorana, salvia — che donano freschezza mediterranea e un profilo aromatico equilibrato.

Il panettone Portofino Dry Gin x Olivieri 1882 - Courtesy Press OfficeIl panettone Portofino Dry Gin x Olivieri 1882 - Courtesy Press Office

Dolce Amore di Scarpato

Una reinterpretazione della tradizione: bagna artigianale al liquore di ciliegia, gocce di cioccolato fondente e amarene. Intenso, aromatico, pensato per chi ama sapori decisi.

Don Lievitato di Don Nino

Un panettone che porta il Sud in tavola: liquore al bergamotto nell’impasto e crema alla vaniglia al bergamotto al centro. Firmato da Francesco Mastroianni, una delle figure più solide della pasticceria italiana contemporanea.

Il panettone Don Lievitato di Don Nino - Courtesy Press OfficeIl panettone Don Lievitato di Don Nino - Courtesy Press Office

I panettoni ripieni e rivisitati

Panettone ai Tre Cioccolati di Simona Solbiati

Una proposta scenografica: colatura di fondente e decorazioni in tre cioccolati che ricreano il “Villaggio di Natale”. Goloso e visivamente iconico, tipico del linguaggio decorativo della maison.

Panettone ai Tre Cioccolati di Simona Solbiati - Courtesy Press OfficePanettone ai Tre Cioccolati di Simona Solbiati - Courtesy Press Office

Il panettone Dubai Style di Vergani

Impasto al cacao, gocce di cioccolato al latte, farcitura al pistacchio e pasta kataifi croccante: il panettone Dubai Style Chocolate di Vergani porta nel mondo del lievitato natalizio le suggestioni del “cioccolato di Dubai”, lavorando su contrasti di consistenze tipicamente mediorientali e un gusto pieno ma contemporaneo.

Panettone alla Pastiera di Marco Quintili

Una limited edition da 200 pezzi firmata dal maestro pizzaiolo campione del mondo che richiama i sapori campani: ricotta, arancia e mandarino canditi, dolcezza bilanciata e una lievitazione di 48 ore.

Il panettone salato

Nel Natale 2025 il panettone esce definitivamente dal solo territorio del dessert e trova una nuova collocazione gastronomica, pensata per l’aperitivo e l’antipasto. A guidare questa evoluzione è Motta, che insieme a Bruno Barbieri propone due interpretazioni salate costruite con un approccio dichiaratamente culinario.

La Ricetta all’Arrabbiata prende ispirazione da uno dei piatti simbolo della cucina italiana: pomodori secchi in fiocchi, paprika piccante e origano definiscono un impasto senza canditi né uvetta, dal profilo deciso e immediato, pensato per essere servito a fette e abbinato a vini freschi o bollicine.

Più aromatica e solare la Ricetta alla Mediterranea, che lavora su scorze di limone di Sicilia, pomodoro secco, origano e semi di finocchio. Il risultato è un panettone salato equilibrato, profumato, capace di accompagnare formaggi freschi, verdure o piatti leggeri senza perdere la sofficità tipica del grande lievitato.

I due panettoni salati lanciati nel 2025 da Motta in collaborazione con lo Chef Bruno BarbieriI due panettoni salati lanciati nel 2025 da Motta in collaborazione con lo Chef Bruno Barbieri

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