Con le giornate che inesorabilmente diventano più corte, il cappello torna a essere un fedele compagno quotidiano, a riparare le teste dai primi freddi, ma anche a dare uno swing al look. Se il modello a cuffia è quello più semplice e versatile, mentre il basco rimane il più chic, senza dubbio quello a tesa larga è diventato nel tempo simbolo riconoscibile di stile.
Un accessorio che diventa protagonista nei film tra gli anni Trenta e Cinquanta con Humphrey Bogart, l’attore indimenticabile che nella sua interpretazione più celebre di Rick Blaine in Casablanca (1942) indossa un Borsalino entrato diritto nella storia del cinema.
Tra le prime manifatture ad essersi legate al mondo del grande schermo, Borsalino da allora non ha smesso di reinterpretare quel cappello, diventando universalmente riconosciuta come azienda pioniera del made in Italy per l’eleganza e lo stile dei suoi modelli. Una storia nata ad Alessandria quasi 170 anni fa, quando Giuseppe Borsalino avviò nella cittadina piemontese il suo piccolo laboratorio di cappelli.
E così anche per l’Autunno/Inverno 2025-2026 il marchio storico ripropone diverse versioni di quell’accessorio diventato immortale: in feltro velours con catena sottogola removibile, un vezzo che dona signorilità; in feltro maculato, per un tocco trasgressivo; in feltro “Alessandria” rasato rosso fuoco, per lasciare davvero il segno.
Nato per dare un tocco di fascino agli uomini dallo spirito più elegante, negli anni il cappello a tesa larga diventa un oggetto del desiderio anche femminile. Nella storia dello stile lo hanno indossato icone come Lady Diana, mentre oggi a sceglierlo sono le pop star internazionali.
Come Jennifer Lopez, avvistata sul set del suo nuovo film “The Last Mrs. Parrish” con indosso una versione nera su un tailleur rosso, simbolo di potere e forza. La cantante e attrice latino-americana - che interpreta una donna dell’alta società che diventa il bersaglio di una truffatrice insieme con il marito – acquisisce così un’aura di eleganza senza tempo.
Non solo il cinema, anche lo street style dimostra quanto questo grande classico sia duro a morire: addolcito da profili e nastro in raso, dall’aria sgualcita in stile safari, oppure in versione total black. Così il cappello a tesa larga si evolve, cambia e si rivoluziona sulle passerelle Autunno/Inverno 2025-2026.
Chanel completa i suoi look con cappelli dalla tesa larga, sì, ma morbida, declinata nell'inconfondibile tweed della maison in tutti i colori, dal rosso al beige. A dare un ulteriore tocco chic c’è il dettaglio della catena – presa in prestito dalle borse del marchio francese - al posto del nastro alla base della calotta. Per farsi notare, ma senza sgomitare.
Lo stilista olandese Rvdk Ronald Van Der Kemp gioca con i volumi a contrasto, con la calotta che diventa più piccola e la corona che si allarga e si inclina, fino quasi a coprire gli occhi, con un effetto veletta molto elegante che ricorda quei modelli scelti da principesse e regine contemporanee.
E poi c’è la tesa larga in versione eccentrica, scelta per stupire, attirare l’attenzione e lasciare il segno. Per Comme Des Garçons il classico si sforma a tal punto da coprire il viso, ricoperto di applicazioni floreali, nero su nero. Da Robert Wun il cappello diventa un’opera d’arte quando il bianco immacolato viene violato con applicazioni nere irregolari, come brutali spruzzate di vernice. Impossibile non notarlo.