C’è un tessuto che, più di ogni altro, richiama alla mente la sera, le luci soffuse, i cocktail bar dall’atmosfera rarefatta.
Eppure, nella stagione Autunno/Inverno 2025/2026, il velluto non regna solo nel mondo del “nigh-time only”, ma dichiara la sua influenza anche alla luce del giorno. Morbido, luminoso, sensuale senza essere eccessivo, diventa la scelta sorprendente — e sempre più diffusa — per blazer, pantaloni, camicie e coat capaci di portare una nuova idea di eleganza urbana.
Il segreto? Trattarlo come un tessuto quotidiano, giocando però con stratificazioni, tinte sature, accessori minimal e silhouette pulite. Così il velluto ritrova una natura contemporanea e spontanea, lontana da ogni formalismo.
I leggings in velluto, più di ogni altro capo, raccontano la nuova idea di comfort raffinato.
Per l’inverno diventano un must-have assoluto, un pezzo che combina tre qualità rare da trovare: morbidezza, calore e un twist glamour discreto che funziona 24 ore su 24.
I leggings in velluto non sono più (solo) quelli delle serate di festa: oggi entrano nel quotidiano grazie a tagli più strutturati, palette sofisticate e lavorazioni stretch di nuova generazione.
L’effetto? Una silhouette slanciata, una luce morbida che valorizza le gambe e un comfort che si percepisce già al primo movimento.
La tendenza risponde a un desiderio che le passerelle hanno interpretato con precisione: vestirsi in modo comodo senza rinunciare all’eleganza. Il velluto stretch diventa così uno dei protagonisti del guardaroba, reinterpretato con linee pulite, vita alta e dettagli sartoriali (micro-cuciture, cinture, piccoli spacchi alla caviglia) che li elevano rispetto alla versione “sporty” del passato.
Non a caso, la nuova stagione parla una lingua precisa: soft-luxe, una femminilità dolce, leggermente rétro ma moderna nell’attitudine. I leggings in velluto ne sono l’emblema.
La lista dei marchi che nella Fall/Winter 2025/2026 hanno consacrato il velluto alla dimensione del giorno è lunga.
Gucci punta su completi mannish in velluto liscio nei toni gioiello: verde giada, blu, borgogna, abbinati a camicie in popeline bianco e mocassini chunky.
Prada esplora un velluto minimal per capispalla e gonne a pieghe. I volumi sono puliti, con un rigore che sottrae ogni effetto “teatrale”.
Bottega Veneta sceglie una versione materica, per coat avvolgenti e pantaloni morbidi. Le nuance? Toni speziati e profondi, perfetti per il giorno: paprika, cioccolato, ruggine.
Saint Laurent osa con miniabiti morbidi sovrapposti a collant coprenti e blazer maschili: un notte e giorno estremamente parigino.
Miu Miu gioca con shorts in velluto, bomber imbottiti, piccoli top effetto scrunch, tutti mixati a maglieria college.
Abbinato a tessuti asciutti, come denim, popeline, lana pettinata e gabardine, il velluto esprime il meglio di sé. Un blazer in questo tessuto con un jeans a gamba dritta crea un equilibrio perfetto tra eleganza e nonchalance. Una camicia in velluto con pantaloni maschili in lana donano un effetto sofisticato.
Il velluto funziona bene quando incontra linee rilassate: pantaloni morbidi con piega, blazer leggermente over, coat scivolati.
Troppi volumi, però, lo appesantiscono: l’ideale è una sola “protagonista” per outfit.
È il layering il vero alleato del velluto daywear.
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