La stagione 2025 offre una mappa teatrale ricchissima che attraversa l’Italia da nord a sud: Milano, Torino e Roma ospitano spettacoli che sanno affondare nelle pieghe dell’attualità o reinventare i grandi classici con linguaggi nuovi. C’è spazio per tutto: dalla commedia brillante alla riflessione sociale, dai musical che mescolano arte e biografia fino ai drammi che scavano nelle relazioni più intime.
Dal 28 ottobre al 9 novembre 2025
Una commedia brillante scritta da Edoardo Erba, in cui un personaggio secondario di un film dell’orrore fugge letteralmente dalla pellicola e si ritrova in una sala cinematografica deserta. Lì incontra Moira, la maschera del cinema, e insieme cercheranno un modo per riscrivere i propri ruoli, dentro e fuori la finzione. Un gioco teatrale tra comicità e inquietudine, che esplora con leggerezza temi profondi come il destino, il riscatto e l’autodeterminazione.
Dal 30 ottobre al 2 novembre 2025
Uno spettacolo che mescola teatro musicale e biografia d’artista, dedicato a Frida Kahlo. La regia è di Andrea Ortis, con la partecipazione di Drusilla Foer. Un viaggio nella vita, nell’arte e nel pensiero dell’icona messicana, tra passione, dolore, politica e visione. Produzione sostenuta dal Museo Frida Kahlo e dall’Ambasciata del Messico. Il musical restituisce al pubblico l’immagine complessa e potente di una figura che ha saputo trasformare la sofferenza in creatività.
Fino al 2 novembre 2025
Un testo cupo e incisivo sul rapporto madre-figlia, firmato da uno degli autori più acclamati della scena contemporanea. Con Ambra Angiolini e Ivana Monti, dirette da Raphael Tobia Vogel, lo spettacolo indaga dinamiche di manipolazione e solitudine. McDonagh costruisce un dramma domestico che si trasforma in un campo di battaglia emotivo, dove nessuno è innocente e ogni gesto è carico di ambiguità.
Dal 4 al 9 novembre 2025
Scritto e diretto da Pablo Remón, Ciarlatani intreccia più livelli narrativi: la crisi di un’attrice, il successo di un regista, la riflessione di un autore. Un cast di quattro attori dà vita a un racconto metateatrale che esplora il mondo dello spettacolo e dell’identità. Un’opera che si muove tra ironia e malinconia, tra struttura narrativa romanzesca e dinamiche da palcoscenico.
Dal 20 al 23 novembre 2025
Neri Marcorè interpreta Sherlock Holmes in una produzione musicale ambientata nella Londra vittoriana. Un allestimento che fonde atmosfere noir, azione e ironia, con oltre venti performer in scena. La regia e la scrittura si orientano verso una forma di musical investigativo, capace di attrarre un pubblico ampio, dai cultori del giallo agli spettatori in cerca di spettacolo puro.
Stagione 2025/26, apertura di stagione
Per aprire la stagione “Essere Umani” e celebrare i 70 anni del Teatro Stabile di Torino, la scelta ricade su un grande classico: Amleto di Shakespeare. Leonardo Lidi firma una regia visivamente essenziale, capace di far emergere la contemporaneità del testo. In scena, Mario Pirrello nei panni del principe di Elsinore, affiancato da un cast solido. Il dramma dell’indecisione e del potere prende forma in una messa in scena sobria ma intensa, che mira a restituire al testo la sua forza archetipica.
Dal 14 al 26 ottobre 2025
Guglielmo Ferro riporta in scena l’adattamento teatrale del celebre film interpretato da Katharine Hepburn e Spencer Tracy. Il tema è quello di un matrimonio misto, al centro di una brillante commedia che conserva intatto il suo potenziale sociale. Il testo di William Arthur Rose, rielaborato da Mario Scaletta, è stato alleggerito da riferimenti agli anni Sessanta per risultare più attuale nei temi e nei dialoghi. L’obiettivo non è solo parlare di differenze, ma suggerire un passaggio dal concetto di tolleranza a quello di comprensione reciproca. Uno spettacolo che diverte, ma non rinuncia a porre domande profonde sul vivere insieme nella società di oggi.
Dal 5 al 16 novembre 2025
Il capolavoro tragicomico di Tom Stoppard rivive in una nuova versione firmata da Alberto Rizzi. Rosencrantz e Guildenstern sono morti è una riflessione sul senso dell’esistenza e sull’assurdità del destino, narrata attraverso gli occhi marginali ma profondamente umani di due personaggi secondari della tragedia shakespeariana. Questa nuova messa in scena si ispira alla Commedia dell’Arte, integrando scenografie dinamiche e un carro teatrale che si trasforma in tempo reale. Il risultato è un gioco metateatrale dove tragedia e commedia si fondono senza soluzione di continuità.
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