Una racchetta in bocca che sa di amaro. È il gesto fatto ieri sera alle Atp Finals 2025 da Alexander Zverev durante il match che si è chiuso con la vittoria di Jannik Sinner, volato in semifinale in due set (6-4, 6-3) durati meno di due ore. Quando il tedesco si è visto annullare un’altra palla break (in totale saranno 7) da un micidiale servizio dell’azzurro, ha fatto il gesto di mangiarsi la racchetta, cominciando dal manico. E così la sfida andata in scena tra i due atleti così diversi, nel gioco come nella vita, si è conclusa con il numero 3 del mondo che - di fronte alla terza volta in 17 giorni in cui Sinner lo ha battuto - non ha potuto fare a meno che registrare la sconfitta e la superiorità del suo avversario, inchinandosi metaforicamente, con quel gesto così simbolico.
Un gesto che ha spiazzato tutti, perché gli appassionati di tennis si erano abituati a vedere gli atleti sfogare la propria rabbia dopo un errore in campo lanciando, calciando, o addirittura distruggendo la propria racchetta. Come il leggendario John McEnroe, entrato negli annali del tennis per i suoi trofei, ma anche per i suoi gesti, come quando diede un calcio alla sua dopo aver litigato con l'arbitro a Wimbledon, nel 1980.
Più recente il caso di Thiago Agustin Tirante, che durante il Cincinnati Open dello scorso agosto ha sbagliato contro Luca Nardi e ha reagito distruggendo la racchetta a terra, per poi lanciarla via.
Consumate durante i lunghi e sofferti match, baciate e alzate al cielo dopo le meritate vittorie, massacrate per sfogare la frustrazione di un errore fatale. La racchetta è la compagna più fedele del giocatore, la sua estensione, l’esecutrice delle sue intenzioni, dei suoi gesti precisi, e persino del suo stile. Per questo i grandi brand hanno spesso voluto interpretare attraverso la propria visione l’abbigliamento sportivo da tennis, ma anche le stesse racchette. Ecco i 5 modelli più eleganti.
Per celebrare il legame di lunga data di Gucci con la terra rossa, la maison ha realizzato una racchetta Speed MP personalizzata in collaborazione con Head, l’azienda americana produttrice di accessori sportivi per il tennis, il padel, lo squash, lo sci e per il nuoto. Il telaio è caratterizzato dal nastro Web rosso e blu, mentre il piatto corde di colore rosso sfoggia un incrocio GG. Un pezzo venduto con il suo porta racchetta dedicato, realizzato in GG Supreme blu scuro con dettaglio Web, dotato di tasca frontale e di tracolla regolabile. Un mix perfetto di potenza, controllo e stile.
Anche Saint Laurent ha esplorato il mondo del tennis, creando una racchetta insieme con Wilson, l’azienda americana che dal 1989 produce articoli sportivi. Un modello decorato con un motivo a stella,100% fibra di carbonio, che arriva dopo una prima collaborazione per gli Us Open del 2019; allora il modello era a scacchi bianchi e neri, con incordatura total black, corredato da una custodia in coordinato.
Wilson Sporting Goods Company ha fatto di più, siglando una partnership con la Federazione Francese di Tennis (FFT). Così quest’anno la storica azienda ha presentato la collezione Wilson Roland-Garros 2025, con borse, accessori e racchette ispirate ai colori e alle texture esclusive del prestigioso torneo su terra battuta. In particolare la racchetta, prodotta in edizione limitata, è progettata per i giocatori che conoscono i propri punti di forza e sanno come sfruttarli, grazie alle tecnologie Stablefeel e DirectConnect, per una maggiore solidità e stabilità e per una più intensa connessione con la palla. Il bumperguard Click & Go e i passacorde consentono poi una sostituzione rapida e semplice. Per chi cerca un equilibrio tra potenza, generazione di spin e sensibilità.
Nella storia del tennis ci sono brand che hanno accompagnato atleti e campioni di tutto il mondo. Bosworth lavora per questo dal 1972, quando Warren Bosworth iniziò la sua ricerca per aiutare i tennisti professionisti a raggiungere prestazioni migliori, personalizzando i loro strumenti di gioco. Il risultato di oltre 30 anni di test e di centinaia di collaborazioni con i più grandi campioni, è la racchetta Bosworth Tennis Tour 96, con un esclusivo design della testa a 10 lati, che la rende tra le più riconoscibili del settore. Oltre a questo, ogni modello viene personalizzato a mano in diverse combinazioni di colori, dal black/lime/white al red/black/yellow.
E poi ci sono i grandi ritorni, come quello di Lacoste che negli ultimi anni è tornato a concentrarsi sulle performance oltre che sul fashion, lanciando alcuni modelli di racchette tutti suoi. Il tocco di classe? Il colore sempre coordinato con l'abbigliamento. Una delle versioni più interessanti è la L23, fedele nello stile allo spirito Lacoste - con l’iconico coccodrillo riprodotto sulle corde e alla base del manico - ma con tutte le caratteristiche dell’expertise di Tecnifibre, unendo così eleganza a competenza tecnica. Realizzata in grafite, la racchetta è leggera e potente allo stesso tempo, per rispondere alle esigenze di giocatori che puntano alle performance.
Un sistema antivibrante, ideato da René Lacoste e sviluppato da Tecnifibre, è integrato nell'impugnatura per garantire comodità al momento dell'impatto e migliorare la presa a ogni colpo. Perché ogni sportivo ha la sua, e ogni racchetta ha il suo stile, come chi la impugna.