Alla fine del match inaugurale delle ATP Finals di Torino, Jannik Sinner batte Felix Auger-Aliassime davanti a un Pala Alpitour gremito. Mentre il pubblico esplode in un boato, lui si ferma al centro del campo, alza lo sguardo verso la tribuna e compie un gesto semplice ma eloquente: un cuore disegnato con le mani. L’obiettivo è chiaro. Lassù, tra gli spalti, c’è Laila Hasanovic, la compagna che lo segue con discrezione e affetto. La modella danese era arrivata a Torino dopo aver festeggiato pochi giorni prima il suo compleanno tra le Dolomiti, vicino a Bressanone: un weekend rilassato, condiviso sui social attraverso scatti eleganti e minimali, che raccontavano la sua predilezione per la quiete e per i luoghi cari a Sinner.
In tribuna, Laila incarna un’eleganza sobria e naturale, coerente con l’immagine che i media le attribuiscono da tempo. Alle ATP Finals ha scelto un cappotto chiaro, trucco leggero e capelli sciolti, in linea con il suo stile essenziale e raffinato. Nessuna informazione ufficiale è trapelata sullo stilista o sul team che l’ha seguita per l’occasione, ma la coerenza estetica è evidente: pochi dettagli, molta misura.
Solo qualche giorno prima, durante il compleanno in montagna, aveva indossato un cappotto in shearling color caramello, toni neutri e materiali caldi — un filo conduttore tra comfort e raffinatezza che definisce la sua cifra personale. È un’eleganza che si riflette nel modo in cui accompagna il tennista: presenza costante ma mai invadente. Mentre lei rappresenta misura e grazia, Sinner ha scelto per la serata un completo dal taglio impeccabile, firmato e dal valore stimato intorno ai 4.000 euro, confermando come anche il suo stile, ormai, rifletta un’evoluzione sottile ma decisa. Linee pulite, tessuto tecnico e allure sobria: la moda, per lui, resta un’estensione naturale della sua compostezza.
Sinner è riservato, poco incline a esporre la sfera privata. Non concede dichiarazioni personali, non ostenta, non cerca clamore. Proprio per questo quel piccolo cuore ha un peso enorme: è la sintesi perfetta tra rigore e sentimento, tra concentrazione e spontaneità. Non un’esibizione, ma un riconoscimento. In fondo, nella costruzione pubblica di Sinner c’è sempre stata una linea sottile tra professionalità e umanità. È l’atleta disciplinato, il ragazzo di San Candido legato alle sue origini, distante dalle mondanità.
Eppure accanto a lui, oggi, c’è una figura che ne amplia la prospettiva: Laila Hasanovic, 24 anni, modella di origini bosniache, ex finalista di Elite Model Look, seguitissima su Instagram ma fedele a uno stile di vita misurato. La loro relazione, nata lontano dai riflettori, ha accompagnato la crescita sportiva di Jannik, dalle prime apparizioni insieme a Montecarlo alle fughe tra un torneo e l’altro. Il cuore disegnato con il polsino diventa così più di un segno affettivo: è l’immagine di un atleta che riesce a unire concentrazione e sentimento, senza che uno escluda l’altro. È il momento in cui il tennista lascia spazio all’uomo, e la tribuna si fonde con il campo in un unico respiro. Mentre le ATP Finals proseguono, quel gesto resta impresso: piccolo, silenzioso, autentico. Come il linguaggio di Sinner: essenziale, sincero, da bravo ragazzo e formidabile atleta capace di dire tutto anche senza parlare.