Con la mostra “Pazza Idea”, visitabile fino al 9 marzo 2026, la Mole Antonelliana diventa un tempio dedicato alle icone pop: figure che, dagli anni Sessanta, hanno valicato i confini dell’arte e dello spettacolo per trasformarsi in simboli universali.
Il titolo non è casuale. “Pazza Idea” richiama la libertà, l’eccesso, la capacità di rompere gli schemi che da sempre caratterizza il pop, inteso proprio come fenomeno culturale.
Lungo la Rampa Elicoidale, 200 fotografie ritraggono 62 artisti nazionali e internazionali e accompagnano i visitatori in un viaggio per immagini attraverso due decenni di grande trasformazione sociale e politica, ben raccontati e interpretati dai protagonisti di quegli anni, attori, cantanti e modelle.
Da Jane Fonda a Brigitte Bardot, da Jane Birkin a Claudia Cardinale, da Fabio Testi a Ringo Starr, da Elsa Martinelli a Marisa Mell, da Ilona Staller a Moana Pozzi, da Edwige Fenech alle sorelle Kessler, da Loredana Berté a Ornella Vanoni e Raffaella Carrà, per poi finire con Patty Pravo.
Accanto a loro, le grandi dive del cinema, i supereroi dei fumetti, i personaggi televisivi entrati nelle case di milioni di spettatori, le star della musica che hanno scritto la colonna sonora delle nostre vite. Ognuno è diventato, a suo modo, un archetipo popolare: non più semplici artisti, ma catalizzatori di mode, linguaggi e stili di vita.
La mostra si sviluppa come un vero e proprio viaggio multimediale.
Fotografie, copertine di riviste che hanno fatto storia, manifesti cinematografici, abiti di scena e installazioni raccontano come il pop sia stato, e continui a essere, un linguaggio universale.
Camminando nelle sale, ci si ritrova immersi in una sorta di “tempio pop”: da un lato la moda, con i costumi indossati durante concerti leggendari; dall’altro il cinema, con i suoi eroi ribelli e le sue dive glamour.
Una sezione speciale è dedicata ai videoclip, ponte ideale tra immagine in movimento e costruzione del mito.
Uno degli aspetti più interessanti dell’esposizione è la sua capacità di collegare il passato al presente.
Le icone degli anni Sessanta e Settanta vengono messe in dialogo con le nuove star del panorama contemporaneo, in un gioco di rimandi che dimostra come il pop sia un linguaggio in continua trasformazione.
Le immagini di Andy Warhol, che aveva intuito prima di tutti la forza dei miti di massa, dialogano con le nuove generazioni di performer e influencer, confermando che la cultura pop non ha mai smesso di reinventarsi.
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