Sontuosi, dettagliati, riccamente decorati: i vestiti della nuova collezione Louis Vuitton Primavera-Estate26 in passerella alla Paris Fashion Week riecheggiano lo status regale del guardaroba che un tempo definì lo stile di Anna d’Austria. Non è un caso, d’altronde, che Nicolas Ghesquière, direttore creativo di Louis Vuitton dal 2013, abbia scelto di sfilare nel Museo del Louvre di Parigi e, più specificamente, proprio nell’appartamento estivo in cui visse questa figura storica di grande rilievo (fu regina consorte di Francia e Navarra come moglie di Luigi XIII).
Il tempo di uno scatto al photocall e via, il front row della sfilata si è animato all’insegna dei nomi più interessanti dell’industria dello spettacolo e del cinema. Emma Stone, Lea Seydoux, Ana de Armas, Jennifer Connelly, Sophie Turner e l’immancabile ambassador Zendaya sono alcune delle tante star che hanno supportato e applaudito anche questa stagione la cifra stilistica di Nicolas Ghesquière.
Curato in ogni dettaglio, ma soprattutto ricco di perle e tessuti pregiati, di ricami e decori dal gusto sontuoso: è così che gli storici e i ritratti di corte immortalano ancora oggi lo stile di Anna d’Austria. L’opulenza fu un suo tratto distintivo, chiaramente a evincere il suo status di regina. Ed è proprio questa stessa opulenza, rivisitata in chiave contemporanea nella nuova collezione Louis Vuitton, che ritroviamo oggi nella storia re-immaginata da Nicolas Ghesquière.
La tridimensionalità e le profilature a contrasto donano agli abiti una silhouette in cui a fare da protagonista è il volume. Gli abiti dritti e a tubino assumono forma e dinamismo attraverso gli ampi drappeggi. Gli slip dress con le spalline sottilissime sono un richiamo alla modernità e alla sensualità della donna contemporanea.
La palette cromatica gioca con le nuance pastello – rosa candy, celeste, giallo vaniglia – fino a virare verso i colori più energici. Ultimo (ma non per importanza) è il nero, a cui Louis Vuitton dedica gli ultimi look in pieno total black. Le finiture degli abiti restano luminose, uno spirito vagamente equestre è riecheggiato dai tagli dei pantaloni, le maniche a sbuffo donano volume ai top, i corsetti richiamano i fasti di un’epoca andata. Stampe e fantasie ricordano invece tappezzerie e carte da parati, mentre le borse – bauletti e clutch – spostano i riflettori sulla tradizione centenaria della maison e relativa eccellenza nella valigeria.
Tra le proposte più versatili e declinabili in chiave daily, Louis Vuitton porta invece in passerella pantaloni in denim e top floreali in stile patchwork, gonne a fiori e morbidi cardigan monocromatici. Mocassini, stivaletti e scarpe preppy enfatizzano lo spirito utilitario e funzionale – per quanto sempre regale – della collezione. Un ritratto di corte traslato nel mondo contemporaneo, come una moderna Anna d’Austria il cui stile è rimasto immortale.
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