In 82 edizioni di Mostra del Cinema di Venezia non sono mancati momenti memorabili, entrati nella storia per l’avvicendarsi di divi o per la capacità di creare dibattito.
Ogni anno, infatti, tra la fine dell’estate e i primi di settembre, il Lido di Venezia si trasforma in un set a cielo aperto. È qui che prende vita la Mostra internazionale d’arte cinematografica, nata nel 1932 come sezione della storica Biennale di Venezia. È il festival cinematografico più antico del mondo, e ancora oggi resta uno dei più amati: non solo per i film, ma per la magia senza tempo che solo Venezia sa evocare.
Sul tappeto rosso del Palazzo del Cinema, si sono susseguiti registi visionari, dive inarrivabili, attori leggendari e nuovi volti destinati a cambiare le regole del gioco. Il suo premio simbolo, il Leone d’Oro, legato al maestoso Leone di San Marco, ha incoronato capolavori e lanciato carriere, scrivendo la storia del cinema europeo e internazionale.
La Mostra non è mai stata solo una rassegna di film: è un diario visivo del costume, dello stile, della cultura del Novecento e del nuovo millennio. Un album di immagini indimenticabili, che raccontano molto più del cinema. Abbiamo selezionato i momenti più iconici.
La laguna diventa glamour con l’arrivo delle dive internazionali. Nel 1958, Brigitte Bardot è l'immagine perfetta del mito cinematografico europeo: stesa sull'erba in un abito a fiori, circondata da fotografi che impugnano Rolleiflex come fossero strumenti magici.
Nello stesso anno, Sophia Loren fa il suo trionfale ingresso al Lido, incarnando la bellezza e l’eleganza del cinema italiano. Hanno entrambe 24 anni, la prima è la star più attesa del festival con il film La ragazza del peccato, ma sarà la seconda ad aggiudicarsi la Coppa Volpi, a sorpresa- e con grande rabbia di Brigitte Bardot- grazie alla sua interpretazione in Orchidea Nera. Sophia arriva di corsa al Lido per ricevere il premio, nonostante fosse in vacanza a Sait Tropez, Brigitte invece lascia la Laguna senza clamore, ma con gran risentimento.
A Venezia è nata la diva che ha illuminato e illumina il cinema italiano.
Nel 1962, Monica Vitti e Michelangelo Antonioni arrivano in barca: cinema d’autore e amore s’intrecciano davanti agli obiettivi, segnando l’inizio di un’epoca sofisticata. Ma è il 1967 che cattura l’immaginario: Elizabeth Taylor e Claudia Cardinale appaiono insieme a un ballo di beneficenza, due regine del cinema unite in una serata veneziana che diventa leggenda.
Intanto, nel 1960, Shirley MacLaine atterra a Venezia con occhiali da sole tempestati di strass e guanti in pelle, pronta a ricevere la Coppa Volpi per The Apartment. Glamour e premi si fondono in un momento d’oro.
È il 1999 e la Mostra accoglie una delle coppie più potenti di Hollywood: Tom Cruise e Nicole Kidman sbarcano al Lido per presentare Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick (il regista scomparso sei mesi prima che aveva sconvolto il Lido agli inizi degli anni Settanta con Arancia Meccanica).
La loro presenza catalizza l’attenzione: è l’ultima opera del maestro e la loro relazione è al centro del gossip mondiale. Ma solo tre anni prima, nel 1996, Bruce Willis era sbarcato a Venezia in versione action-star americana, portando adrenalina e flash sul red carpet.
Nel 2005, il red carpet si tinge di emozione con l’arrivo di Heath Ledger per Brokeback Mountain. Il film commuove pubblico e critica, diventando uno dei simboli di una nuova era cinematografica più aperta e sensibile. È un momento di svolta, dove la Mostra dimostra di non essere solo glamour, ma anche un palcoscenico per storie coraggiose.
Nel 2011, Madonna arriva a Venezia con W.E., dirigendo e dominando la scena: una regina del pop che gioca a fare la regista, sotto i riflettori del Lido.
Cinque anni dopo, nel 2016, l’apertura della Mostra è un musical moderno: Damien Chazelle e Emma Stone incantano il pubblico con La La Land, che diventa un inno al cinema stesso. Intanto, nel 2018, Lady Gaga fa la sua epica apparizione per A Star Is Born—vestita come una diva d’altri tempi, ma con il carisma di un’icona moderna.
A Venezia è nata un'altra stella.
Nel 2021, Zendaya conquista il red carpet per la première di Dune: magnetica, futuristica, regale. L’anno dopo è il turno di Timothée Chalamet, protagonista assoluto con il red carpet trasgressivo e fluido di Bones and All di Luca Guadagnino.
Insieme, rappresentano la nuova generazione del cinema globale: giovani, iconici, adorati dal pubblico. La Mostra non è mai stata così contemporanea, così internazionale, così social.
Dalle dive in bianco e nero agli idoli del web, Venezia ha sempre saputo trasformare il suo red carpet in uno specchio dei tempi. Ogni decennio ha portato con sé volti, storie e momenti destinati a rimanere impressi nella memoria collettiva.
Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà per questo 2025.
Emanuela Fanelli, conduttrice di Venezia 82: ironia ed eleganza per la protagonista della Laguna