Nel penultimo giorno di Milano Fashion Week dedicata alla Primavera/Estate 2026 è andata in scena la cerimonia di consegna dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2025, organizzati da Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con la UN Alliance for Sustainable Fashion e con il supporto del Comune di Milano.
Ancora una volta nella cornice del Teatro alla Scala, sono stati consegnati i premi che celebrano personalità e realtà del fashion system che si sono distinte per la loro visione e il loro impegno nell’economia circolare e nella giustizia ambientale.
Dopo i ringraziamenti del sindaco di Milano Beppe Sala dal palco, il mondo della moda seduto tra palchi e platea si è commosso di fronte al filmato che ha reso omaggio a Giorgio Armani, il genio creativo scomparso il 4 settembre scorso che ha ridefinito i confini della moda e contribuito alla promozione dei suoi valori.
Emozionato anche il ricordo di Anna Wintour, Chief Content Officer di Condé Nast e Global Editorial Director di Vogue che lo ha definito "un leone, un fiero difensore della sua famiglia e del suo lavoro", per poi affermare che “prima di lui esisteva solo il completo da uomo, rigido e ingessato. Lui ha liberato l'abito formale e, nel farlo, ha liberato la moda".
Per l’occasione, il Visionary Award, tradizionalmente assegnato nel corso della serata e conferito allo stesso Giorgio Armani nel 2022, è stato sostituito dal Legacy Award, consegnato proprio da Anna Wintour alla famiglia del signor Armani, sulla scia di un applauso che si è trasformato in standing ovation.
“Il Legacy Award a Giorgio Armani - ha spiegato Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana - riconosce un’eredità preziosa e la consegna alle generazioni future. La lezione di vita, creatività a imprenditorialità di Giorgio Armani costituisce un modello luminoso in un momento di profonda trasformazione della moda”.
E poi un momento dedicato al balletto con il Bolero di Ravel, coreografia di Maurice Bejart, interpretato da un applauditissimo Roberto Bolle.
Infine, è stata la volta degli altri premi, che puntano a valorizzare temi come l'artigianato, l'inclusività, il capitale umano, l'impatto ambientale e sociale. The Craft and Artisanship Award è andato al Gruppo Tod's, il Groundbreaker Award ad Aura Blockchain Consortium - fondato dai principali player del settore per stabilire nuovi standard per l'industria del lusso, legati all'innovazione e alla trasparenza - il Diversity and Inclusion Award al designer americano Willy Chavarria, il Circular Economy Award a Regenesi – il brand made in Italy che investe al 100% sulla sostenibilità - il Climate Action Award a Schneider Group, il Biodiversity and Water Award a Ermenegildo Zegna Group, Human Capital and Social Impact Award a Saheli Women - impresa femminile di moda etica - il Bicester Collection Award for Emerging Designers a Sake, infine l’Education of Excellence Award a Kiton.
Fuori dal teatro, in una piazza della Scala blindatissima, prima della cerimonia alcuni tra i nomi più influenti del mondo della moda e dello spettacolo hanno sfilato sotto una pioggia di flash e di obiettivi, dall’attore e attivista Jesse Williams alla supermodella Iman, all'attrice e produttrice cinematografica britannica Trudie Styler, moglie di Sting.
Sul green carpet anche le étoiles del Teatro alla Scala, Nicoletta Manni e Virna Toppi, venute per celebrare il connubio tra moda e danza all’insegna dell’"arte responsabile”.
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