Una visione dell’eleganza in formato pixel: la passerella della sfilata Primavera/Estate26 di Fendi alla Milano Fashion Week è un mosaico intagliato e colorato, tanto quanto basta da trasformare il set dello show in un indizio tangibile.
Sviluppato secondo il concept dell’artista Marc Newson e reinterpretato da Nico Vascellari, il set racchiude un’idea chiara: precisione, colore, rigore, meticolosità. Tutto rivisitato in ottica innovativa. L’essenza della poetica Fendi, toccata con mano attraverso gli abiti e gli accessori protagonisti della nuova collezione.
Dalla scorsa stagione, si conferma nuovamente la forte rilevanza e coerenza delle redini creative di Silvia Venturini Fendi che - dopo la dipartita dell’ex direttore creativo Kim Jones - ha assunto il timone (parallelamente al ruolo già rivestito nella divisione maschile) per proseguire la narrazione dell’eleganza Fendi.
La sua seconda collezione, dunque, non delude le aspettative, anzi le supera. Tanto da meritare nuovamente applausi a scena aperta. Specialmente quelli arrivati dal front row e dagli amici della Maison: dalla top model Bianca Balti all’Ambassador Bang Chan, leader del gruppo sud-coreano Stray Kids.
Dai completi da giorno agli abiti da sera, dai tessuti eterei e leggeri alle silhouette costruite e più strutturate, passando per gli accessori più iconici – come l’immancabile e insormontabile borsa Baguette – ogni singolo capo, ogni singolo look è il tassello di un puzzle che offre una visione d’insieme e sfaccettata dell’universo Fendi. Universo nel quale si colloca adesso anche la recentissima inaugurazione del nuovo Palazzo Fendi in via Montenapoleone 1 a Milano, che ha preceduto di solo un giorno la sfilata.
Riflettori sul guardaroba femminile: in passerella sfilano tailleur da lavoro in cui il color block si è esprime attraverso i dettagli, dalle spalline dei top alle profilature delle gonne. Le silhouette dei capispalla sono avvolgenti e bombate, complice la morbidezza dei tagli cocoon. Di giorno, le giacche bomber si indossano sopra le gonne a tubino. I vestiti con ampie maniche oversize conferiscono invece un aspetto casual ma al tempo stesso scenico e ricercato.
Sull’uso del colore non vige regola: le nuance si mixano, fondono, amalgamano, intrecciano, talvolta addirittura si impreziosiscono. Il virtuosismo stilistico è assoluto, merito ovvio dell’estetica di Silvia Venturini Fendi in cui si incontrano rigore e sensualità.
Maxi borse e ampie giacche richiamo il setting della sfilata, mentre dettagli cut-out e margherite giganti elaborano con guizzi di creatività la femminilità secondo la maison italiana.
Per la sera, trasparenze e dettagli preziosi: decorazioni di paillettes fanno sì che accessori e lingerie dialoghino, come nelle culotte intraviste sotto gli abiti dall’effetto vedo-non-vedo. Un inno al glamour, alla sofisticatezza. Una celebrazione autentica dell’eleganza italiana firmata Fendi.
Leggi anche:
Milano Fashion Week SS26, Antonio Marras porta in passerella il Bloomsbury Group