Pioggia di stile. L’onda parte dalle capsule e arriva alle passerelle dell’Autunno/Inverno, dove l'impermeabile gioca con i materiali plastici e si abbina (anche) agli abiti da sera.
Con la sua seconda capsule in collaborazione con Barbour, Alexa Chung ha rivisitato questo capospalla attingendo al DNA dello storico brand inglese: trench e parka showerproof con dettagli tartan e cappucci staccabili, pensati per la città quanto per la campagna, oversize e impermeabili.
La linea “The Edit by Alexa” si aggiorna così con silhouette pulite, colletti a contrasto e costruzioni anti-pioggia.
A Parigi, Nicolas Ghesquière ha aperto la sfilata A/I 2025 di Louis Vuitton con impermeabili 100% in pvc, impostando una collezione che gioca con funzionalità e glamour. Troviamo il "plastic nylon trasparente” in giacche, jumpsuit e persino abiti.
I raincoat impermeabili in re-nylon derivato da plastiche riciclate (anche dagli oceani) di Prada coniugano tagli femminili, coulisse e logo triangolo.
Sul fronte tecnico, Moncler resta un riferimento, con gusci leggeri, zip a due vie e costruzioni anti-vento; la palette va dal blu notte ai toni brillanti tipici del brand.
Quest'anno K-Way compie i 60 anni, festeggiati con una sfilata dedicata e una FW25 che rilegge l’iconico “Le Vrai”, tra impermeabilità e tagli puliti.
Stella Mc Cartney rimane coerente con l’etica anti-PVC, puntando su riciclo avanzato di nylon/poliestere attraverso partnership che trasformano i rifiuti tessili in nuove fibre. L’effetto “rain” arriva da finissaggi tech e materiali alternativi, non dal tradizionale PVC. È la strada green del trend.
Il mood lucido e trasparente contagia anche le celeb. Di recente Gigi Hadid ha sfoggiato un raincoat trasparente e dorato in occasione di un evento legato a Rabanne, confermando l’appeal dell'impermeabile.
Saint Laurent ha proseguito con trench stropicciati e abiti fiorati giocando con le materie plastiche, mentre Tory Burch ha puntato su inserti e overlay in PVC.
Sulle grandi passerelle parigine dell'Autunno/Inverno, la pioggia diventa pretesto per lavorare le superfici: Hermès ha mostrato capi lucidi e long coat dal tocco “slick”, Akris continua a esplorare trasparenze tecniche che funzionano come gusci leggeri sopra capi leggeri e trasparenti.
Il lessico di Gucci e l’eredità di Westwood, tra finiture lucide e pelle patent, restano terreno fertile per un effetto glossy anche nelle linee da pioggia.
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