Amico delle mezze stagioni, il mocassino torna in scena sul finire dell’estate, il periodo d’elezione per sfoggiarlo.
Una dichiarazione calzaturiera che sancisce, senza drammi, la fine delle vacanze e il ritorno al brio della vita cittadina, tra modelli in pelle, in suede, con le nappe o con la fibbia. All'insegna dell'eleganza, ma anche della comodità.
Del resto, il mocassino nasce come scarpa comoda: in pelle morbida per fasciare i piedi dei nativi americani e poi pantofola in cuoio per i contadini e gli allevatori scandinavi dell’800. Da lì, la strada sarà lunga. La versione contemporanea, che tutti conosciamo, nasce negli Stati Uniti negli anni ‘30, quando viene prodotta la prima loafer con la tipica striscia di pelle sulla tomaia. In questo periodo sono ancora considerati come qualcosa da indossare in casa, magari in poltrona. Ma manca poco perché prendano il volo.
Il primo a lanciarle nell’olimpo della moda è stato Fred Astaire, grande indossatore di mocassini, anche nella versione da tip-tap, portati con lo smoking.
Vent'anni dopo sarà il turno di un altro artista indimenticabile, Michael Jackson, che con il suo moonwalk porterà il mocassino sul palcoscenico e nei videoclip, indossato con calzino bianco in cotone spesso.
Il mocassino entra ufficialmente nei guardaroba delle donne quando Audrey Hepburn lo prende in prestito dal guardaroba degli uomini. L'attrice ne apprezza la comodità per le giornate di relax in campagna e le sfoggia in numerose scene dei suoi film.
Nel 1953 arriva l'intuizione di Gucci che sviluppa il suo modello. L'esperimento riuscitissimo diventerà parte del dna del brand, un modello scelto da tutte e per tutte le occasioni: più strutturato da indossare al lavoro, più morbida e disinvolta per il tempo libero. Così il mocassino che attraverso i decenni è diventato caposaldo del guardaroba maschile, è anche entrato nelle scarpiere femminili come simbolo di emancipazione.
In mezzo ci sono gli studenti delle università americane che negli Anni 50 li portano infilando una monetina nella fibbietta in cuoio, il vezzo che fa nascere il soprannome penny loafer e il preppy style. Nei patinati campus di Yale e Harvard, i ragazzi tra una lezione e l’altra pensano alle vacanze estive, ai party da sogno e anche allo sport, dal polo alla vela, passando per il canottaggio. Tutte occasioni dove possono indossare con disinvoltura quella scarpa chic, ma anche comoda e versatile, perfetta persino per salire in barca.
Uno stile che è tornato a fare sognare anche oggi. Sabato 20 settembre a Torino è andata in scena la prima edizione della Sebago® Rowing Cup, ispirata proprio allo spirito della East Coast, a cui hanno partecipato alcuni tra gli atenei più prestigiosi d’Europa, tra cui l’Oxford University Boat Club e il Cambridge University Boat Club. Un evento sportivo che è stato anche un tributo all’estetica preppy, al rigore delle uniformi, al gesto atletico nobile del canottaggio. Lo stesso spirito che, quasi 80 anni fa, ha visto nascere il marchio Sebago nel cuore del New England, tra i prati curati di Harvard.
Le passerelle Autunno/Inverno 2025-2026 lo hanno proposto in tutte le sue declinazioni.
C'è l'intramontabile modello in pelle nera con la fascia orizzontale sulla tomaia, da indossare con una gamma di dress code potenzialmente infinita, come quello di Emporio Armani.
C'è il Dior Boy di Christian Dior, con piccolo tacco di 5 centimetri, decorata sul davanti con la firma "Christian Dior Paris" in lettere dorate.
Sono comodissimi quelli ispirati alle pantofole, realizzati in materiali morbidi, come il velluto, come quelli in suede e in tutte le sfumature del blu firmati da Anteprima.
Versione platform con fibbia quelli di Undercover, perfetti per chi vuole guadagnare qualche centimetro in altezza con la suola rialzata, ma anche dare più personalità al look con un tocco chunky.
Issey Miyake e Zimmerman, puntano sulla nappa, la piccola frangia in pelle che dà un tocco boho e che non passa mai inosservato.
Gli abbinamenti sono infiniti, ma quello del momento è con il calzino. E così o street style insegna che basta poco per rendere cool un vero classico.
La divisa classica non tramonta mai: mocassini con calzino sotto un paio di jeans e camicia, oppure maglia a maniche lunghe, un back to school che funziona anche come back to office.
Gettonatissimo l'abbinamento con la gonna lunga, che sia in crochet, denim o tessuto, sempre con calzino tirato sopra la caviglia.