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07 febbraio 2025

San Valentino, tre indirizzi stellati per sedurre a tavola

Atmosfere magiche, menù ottimi e location eleganti per una cena indimenticabile alla festa degli innamorati

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Innamorarsi a Milano. Con il menù di San Valentino del ristorante Andrea Aprea, due stelle Michelin, presso la Fondazione Luigi Rovati. Un luogo esclusivo nel cuore del capoluogo meneghino, dove la memoria gastronomica del Belpaese incontra l'eccellenza contemporanea. Ostriche e Campari, per iniziare. Caprese… Dolce e Salato e Astice arrosto, salsa tonnata, carota, tartufo nero come antipasto. Due primi, baccalà e maiale per secondo e, per finire, mela Rosa Canina e Yogurt di Pecora. Abbinamento vini a cura del sommelier.

Tra arte e storia

Per immergersi nella storia, ecco il ristorante Atto di Vito Mollica a Firenze. A ridosso della cattedrale di Santa Maria del Fiore, si trova all’interno della Corte degli Imperatori di Palazzo Portinari, già residenza della famiglia Salviati. Qui lo chef delizia gli ospiti con creazioni che prediligono il mare – come gli Scampi leggermente scottati con carote e frutto della passione del menù del 14 febbraio - e accostamenti che sorprendono. L’ambiente è impreziosito da affreschi originali che riprendono in parte episodi dell'Odissea e scene di vita del '500.

Echi aristocratici

Sull’isola Orta San Giulio, per vivere una favola: Villa Crespi è un'aristocratica dimora di fine Ottocento in stile moresco dove si svolgeva la vita della famiglia Crespi. Oggi, in questa atmosfera fiabesca, la star è Antonino Cannavacciuolo, campano, di Vico Equense. In tutti i suoi piatti si ritrovano i colori e l'intensità di sapori della sua regione d'origine. Per il mese più romantico dell’anno, la villa ha creato pacchetti esclusivi. Come, per esempio, il soggiorno che include una cena con menù degustazione speciale per la serata del 14 febbraio e un massaggio di coppia nell'area benessere. O "In cucina con la brigata" un’immersione esclusiva nella cucina 3 stelle Michelin, con accesso alla brigata dello Chef Cannavacciuolo, la preparazione di tre ricette iconiche e un attestato simbolico di partecipazione.

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