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13 marzo 2025

Riapre il Labirinto di Arnaldo Pomodoro a Milano

Dal 20 marzo si potrà visitare l’opera del celebre scultore nei sotterranei della maison Fendi

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È una delle opere più suggestive dell’artista, un po’ come entrare nella sua mente. Un luogo in cui si fondono arte, mito e introspezione. Riapre dal 20 marzo il Labirinto di Arnaldo Pomodoro, situato nei sotterranei del headquarter milanese della Maison Fendi, da sempre attenta alla valorizzazione dell’arte contemporanea.

Opera Pomodoro
Courtesy of Fondazione Arnaldo Pomodoro

L’opera è molto di più di un dedalo

“Il mio ingresso nel labirinto è un invito nei meandri di un percorso dove il tempo è trasformato in spazio e lo spazio a sua volta diventa tempo”, afferma Pomodoro.

L’opera non è un semplice dedalo: è un luogo unico che sovverte l’idea tradizionale di labirinto, privo di visioni verdeggianti e avvolto nell’oscurità dei sotterranei. In tutto, 170 metri quadri in via Solari 35, nel cuore di Milano, che custodiscono questa grande opera ambientale ispirata all’Epopea di Gilgamesh del 2000 a.C., il primo grande poema allegorico della storia umana.

Le superfici scolpite richiamano antiche civiltà, con segni arcaici, cunei e trafitture che evocano una lingua perduta e dimenticata ma che trasmettono un senso di misteriosa familiarità. “Ho sempre subito un grande fascino per i segni, soprattutto quelli arcaici”, spiegava Pomodoro al critico Sandro Parmiggiani, “le impronte che scavo nella materia artistica, i cunei, i fili e gli strappi, mi vengono inizialmente da certe civiltà arcaiche”.

Opera Pomodoro
Courtesy of Fondazione Arnaldo Pomodoro

Creato tra il 1995 e il 2011, il Labirinto offre uno spaccato intimo del processo creativo e introspettivo di Pomodoro. Nato nel Montefeltro nel 1926 e trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista ha sviluppato una scrittura scultorea unica. E ha costantemente dialogato con la materia e la storia, traducendo simboli arcaici in un linguaggio contemporaneo.

L’impronta dell’artista in tutto il mondo

Bassorilievi, totem, sfere in bronzo… Pomodoro è celebre per i suoi monumenti dall’impronta inconfondibile in ogni angolo del mondo. Pensiamo, per esempio, alla Sfera in Piazza Meda a Milano, il Colpo d’Ala a Los Angeles o la Sfera all’interno della sfera, nel piazzale della sede ONU a New York.

Oggi la nuova opportunità di entrare nel suo Labirinto. Un percorso di 45 minuti tutto da decifrare.

Opera Pomodoro
Courtesy of Fondazione Arnaldo Pomodoro

Da vedere, oltre all’opera ambientale Ingresso nel Labirinto, anche due opere-costume realizzate dall’artista nell’atrio Solari 35: Costume di Didone (per Dido, Queen of Carthage di Christopher Marlowe, messa in scena a Gibellina nel 1986) e Costume di Creonte (per Oedipus Rex di Igor Stravinsky, messa in scena a Siena nel 1988).

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