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25 settembre 2025

Escher torna a Milano: al MUDEC un viaggio tra arte, matematica e sogno

Dopo dieci anni di assenza, Maurits Cornelis Escher torna protagonista a Milano. Dal 25 settembre all’8 febbraio 2026, il MUDEC dedica al maestro olandese un grande progetto espositivo

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Geometrie impossibili, illusioni ottiche e visioni infinite che hanno reso l'arte di Escher riconoscibile in tutto il mondo.

Escher
M.C. Escher inchiostra la matrice di Cavalieri, 1946 Courtesy Press Office

Con novanta opere tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie, accostate a una quarantina di pezzi islamici, la mostra non si limita a celebrare l’estetica di Escher: la indaga, la racconta, la mette in relazione con le sue fonti di ispirazione.

Dai primi lavori influenzati dall’Art Nouveau, passando per i paesaggi italiani che tanto lo affascinarono, fino alla maturità in cui sviluppa cicli metamorfici, l’esposizione segue il filo rosso di un linguaggio che unisce arte e matematica in un equilibrio perfetto tra rigore e immaginazione.

Escher Mudec
Escher Mudec Courtesy Press Office

Un capitolo speciale è dedicato al legame con l’arte islamica: simmetrie, modularità, visione astratta dello spazio.

Elementi che hanno spinto Escher a superare la pura rappresentazione naturalistica, trasformando lo spazio in una sfida concettuale e percettiva.

Non manca un focus sulla produzione “commerciale”, dove il genio dell'artista ha incontrato il design grafico, dimostrando come il suo universo visivo sapesse adattarsi e reinventarsi in diversi contesti.

Escher torna a Milano: al MUDEC un viaggio tra arte, matematica e sogno
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A completare il percorso, le installazioni multimediali immersive dalla suggestiva Infinity Room, una stanza a specchio animata da proiezioni caleidoscopiche, fino agli ambienti interattivi che avvolgono lo spettatore in una spirale di immagini e prospettive.

foto allestimento 2
Escher Mudec Courtesy Press Office

La mostra è curata da Claudio Bartocci, Paolo Branca e Claudio Salsi, con la direzione scientifica di Federico Giudice Andrea e un concept di Judith Kadee.

Escher, lontano dalle mode e fedele solo alla propria visione, ha costruito un ponte tra Oriente e Occidente e al MUDEC, quel ponte diventa un’esperienza da attraversare.

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