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lifestyle09 ottobre 2025

Comincia la stagione del balletto, i 5 appuntamenti da non perdere

Dal Sisifo felice a La Bella addormentata, i teatri d’Italia si preparano a incantare gli appassionati di danza con gli spettacoli sulle punte (e non)
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È arrivato l’autunno e i ballerini scaldano i muscoli per salire sul palcoscenico. La stagione del balletto sta per cominciare, con un’ampia scelta dai cartelloni dei più importanti teatri italiani. Si parte già a ottobre e ci si prepara a un dicembre pieno di appuntamenti, con i grandi classici della danza.

Teatro Maggio Musicale Fiorentino, Sisifo felice - Credits: Courtesy Press OfficeTeatro Maggio Musicale Fiorentino, Sisifo felice - Credits: Courtesy Press Office

La prima data da segnare è il 10 ottobre al Teatro Maggio Musicale Fiorentino con Sisifo felice, nell’ambito del festival Fabbrica Europa 2025. Si tratta di un dittico firmato dai coreografi Philippe Kratz e Pablo Girolami per i danzatori del Nuovo Balletto di Toscana. Di fatto due opere indipendenti, ma profondamente connesse, che esplorano l’assurdità dell’esistenza, ispirandosi al Teatro dell’Assurdo e alla celebre frase di Camus: “Bisogna immaginare Sisifo felice”. Anche la musica dal vivo è un incontro tra due anime diverse: il DJ set di Girolami si unisce alle sonorità solenni dell’organo di Anna von Hausswolff e Maxime Denuc, creando uno spazio sospeso tra tensione e abbandono, in cui si muovono otto danzatori.

Al Teatro San Carlo di Napoli dall’8 al 14 novembre va in scena Giselle, balletto in due atti di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges e Théophile Gautier, con la musica di Adolphe Adam. Una storia d’amore e tradimento, pentimento e redenzione senza tempo - è il caso di dirlo - perché, a differenza di altri balletti del repertorio classico che esulano dalla realtà e conducono lo spettatore nei luoghi immaginari tipici dei racconti fiabeschi diffusisi nel periodo del Romanticismo, la Giselle - nata dalla penna del romanziere tedesco Théophile Gautier - è più attuale che mai. Uno spettacolo che diventa un caleidoscopio di emozioni, dall’allegrezza alla spensieratezza, fino alla totale disperazione.

Al Teatro Petruzzelli di Bari dal 20 al 23 novembre va in scena Cenerentola con la musica di Sergej Prokof’ev e le coreografie di Jean-Christophe Maillot. Il balletto in tre atti fu scritto fra il 1940 e il 1944 sulla base della fiaba Cendrillon di Charles Perrault. Il compositore russo lo pensò sulla scia del successo dell’epoca di Romeo e Giulietta, con l’intento di far emergere “l'amore poetico tra Cenerentola e il principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli sul cammino e, alla fine, la realizzazione del sogno”. Il punto di contatto con l’attualità? La partitura di Prokof’ev, che unisce alla grande ricchezza di spunti lirici una sottile ironia, permette di passare senza soluzione di continuità dal meraviglioso della fiaba magica all’umorismo della satira sociale.

Teatro Opera di Roma, Soul Threads - Credits: Courtesy Press Office Teatro Opera di Roma, Soul Threads - Credits: Courtesy Press Office

A Roma, il 12 e il 13 dicembre, gli amanti delle contaminazioni potranno vedere al Teatro Opera Die Seele am Faden/Soul Threads. Diretta e concepita dai due artisti, questa creazione si ispira al teatro delle marionette di Heinrich von Kleist con l’intento di esplorare gli opposti - il naturale e l'innaturale - in un parallelo tra marionetta e danzatore in carne e ossa. Questa sarà l’occasione per vedere sul palco Friedemann Vogel, danzatore e interprete dello spettacolo, insignito dei più prestigiosi premi in ambito coreutico. Vogel, che ha spiegato come il suo corpo sia sempre “lo strumento della mia anima”, danza abitualmente sui principali palcoscenici di tutto il mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Bolshoi di Mosca al World Ballet Festival di Tokyo.

 Teatro Opera di Roma, Lo schiaccianoci - Credits: Courtesy Press Office Teatro Opera di Roma, Lo schiaccianoci - Credits: Courtesy Press Office

Dal 17 al 31 dicembre, poi, è il turno de Lo schiaccianoci di Čajkovksij, con musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, un balletto in un prologo e due atti da un racconto di E.T.A. Hoffmann. Una delle fiabe più note e amate di tutti i tempi, dove si narra l’attesa di eventi meravigliosi ma anche paurosi, il dissidio tra realtà e favola, tra io e mondo, tra giorno e notte. Lo spettacolo, nella visione fiabesca di Paul Chalmer, vedrà protagonisti l’orchestra, le étoiles, i primi ballerini, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, oltre che la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma.

Teatro alla Scala di Milano, La Bella addormentata - Credits: Courtesy Press OfficeTeatro alla Scala di Milano, La Bella addormentata - Credits: Courtesy Press Office

Sinonimo di balletto è il Teatro alla Scala di Milano. La stagione si apre con lo spettacolo più sontuoso e sognante: La Bella addormentata. L'opera, nata a San Pietroburgo nel 1890, si sviluppò in una collaborazione fra il coreografo Petipa, il musicista Čajkovskij e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij per dispiegare davanti agli occhi dei nobili del tempo la dorata grandezza della corte del Re Sole. Appuntamento il 18 dicembre (con l’anteprima Under30 il 17 dicembre) fino al 13 gennaio 2026, coreografia e regia di Rudolf Nureyev. Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua Bella addormentata, con lui stesso in scena a fianco di Carla Fracci a rivelare le sfumature psicologiche dei personaggi, primo fra tutti il Principe. A sei anni dalle precedenti rappresentazioni, torna in scena nell’allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino, creato per la Scala nel 1993, splendido nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles.

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