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20 marzo 2025

Biancaneve 2025: una fiaba senza tempo

Dal 20 marzo al cinema la pellicola Disney con Gal Gadot e Rachel Zegler

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Quando si decide di portare sul grande schermo un classico come Biancaneve, il rischio è sempre alto: come rinnovare una storia amatissima senza tradirne l’essenza? La Disney ci prova con Biancaneve 2025, un live-action che attualizza il primo film d’animazione della casa di Topolino, uscito nel 1937, senza perdere di vista la sua magia.

Una Biancaneve al passo con i tempi

Questa nuova versione, firmata dal regista Marc Webb (500 Giorni insieme, The Amazing Spiderman) nelle sale dal 20 marzo, vede protagonista Rachel Zegler, già rivelazione in West Side Story di Steven Spielberg. La sua Biancaneve è una giovane donna consapevole e indipendente, che intraprende il proprio viaggio dell’eroe senza aspettare il bacio di un principe per salvarsi. Un’eroina dei nostri tempi, la cui forza non sta nell’azione ma nella bontà, nell’empatia e nella capacità di ispirare chi le sta accanto.

Ad affiancarla, un cast d’eccezione: Gal Gadot veste i panni della Regina Cattiva, regalando un’interpretazione magnetica e carismatica, degna di una villain che ha fatto la storia dell’animazione. L’attrice israeliana, già celebre per il suo ruolo di Wonder Woman, porta in scena una Grimilde affascinante e crudele, un personaggio che sprigiona potere in ogni sguardo e movimento.

Cosa cambia rispetto al classico Disney?

Se Mammolo, Dotto, Cucciolo, Brontolo, Gongolo, Pisolo ed Eolo sono ancora presenti, il titolo del film non fa più riferimento ai celebri sette nani. Una scelta che segna la volontà di Disney di distaccarsi dall’originale per raccontare una Biancaneve più autonoma, capace di affrontare da sola le sfide del suo destino.

Un altro cambiamento significativo è l’introduzione di Jonathan, interpretato da Andrew Burnap, un ladro dal cuore d’oro che si inserisce nella narrazione come compagno di avventure della protagonista. Non un principe, non un salvatore, ma un personaggio che cresce insieme a Biancaneve, aprendosi alla gentilezza e alla possibilità di cambiare.

Grimilde e il ritorno delle streghe sul grande schermo

Negli ultimi anni, il cinema ha spesso riletto le figure delle streghe attraverso una lente più sfumata, trasformandole in eroine incomprese o vittime di un mondo ostile. Film come Maleficent hanno ribaltato la narrazione tradizionale, dando voce a personaggi storicamente relegati al ruolo di antagoniste.

Ora, però, sembra esserci un ritorno alle streghe malvagie, quelle che non cercano redenzione, che non si scusano per la loro ambizione e il loro potere. In questo scenario, Grimilde torna a imporsi come una villain iconica: vanitosa, crudele e ossessionata dal controllo, la sua figura non viene addolcita, ma anzi esaltata nel suo magnetismo oscuro.

Anche altri film recenti stanno riportando le streghe al centro della scena, giocando con il loro lato più ambiguo e affascinante. Wicked, protagonista della passata stagione cinematografica e vincitore di due Oscar, esplora il rapporto tra il bene e il male attraverso la storia di Elphaba, la Strega dell’Ovest, mostrando come la magia possa essere tanto una benedizione quanto una condanna. Agatha All Along, lo spin-off di WandaVision, ha invece dato spazio a Agatha Harkness, una strega astuta e imprevedibile, capace di rubare la scena con la sua ironia tagliente. Anche Cruella, interpretata da Emma Stone, spin-off dal classico Disney La carica dei 101, pur non essendo tecnicamente una strega, incarna lo stesso tipo di femminilità ribelle e spregiudicata, tanto da meritarsi un sequel, in arrivo, probabilmente, a fine 2025.

In questo panorama, Gal Gadot – che ha appena ricevuto la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame- con la sua Regina Cattiva si inserisce perfettamente. Il suo mantello imponente, lo sguardo gelido e il carisma ipnotico la rendono una Grimilde perfetta per il pubblico di oggi: non una donna da salvare o comprendere, ma una villain che abbraccia pienamente il proprio potere e la propria malvagità.

Un film che omaggia la tradizione

Nonostante le novità, questo Biancaneve non rinnega il passato. I costumi, curati dalla tre volte premio Oscar Sandy Powell, sono un omaggio alla pellicola originale, ispirati ai dipinti rinascimentali di Pieter Bruegel il Vecchio e Lucas Cranach. L’abito della protagonista, con gonna gialla, corpetto blu e maniche a sbuffo, richiama quello del classico Disney, mentre il sontuoso mantello della regina cattiva – lungo oltre sei metri e ricoperto di paillettes – è un tributo alla perfida Grimilde animata.

Anche la colonna sonora fonde passato e presente: accanto alle celebri Hey-ho e Impara a fischiettar, troviamo nuove canzoni scritte da Benj Pasek e Justin Paul, autori delle musiche di La La Land e The Greatest Showman. Tra queste, spiccano Aspetto un desiderio, interpretata da Rachel Zegler, e La più bella, affidata a Gal Gadot.

Un invito alla gentilezza

Come accade sempre più spesso con i grandi remake Disney, anche Biancaneve è stato preceduto da discussioni e polemiche. Tuttavia, il film riesce a coniugare tradizione e innovazione, offrendo una rilettura fresca e coerente del mito.

Il messaggio al centro della storia rimane lo stesso di sempre: la gentilezza è una forza straordinaria, capace di trasformare il mondo. E, in un periodo storico segnato da conflitti e tensioni, un invito a credere nella bontà e nella speranza non è solo benvenuto, ma necessario.

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