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07 aprile 2025

Abiti da sposa: da Kate a Meghan, da Grace Kelly a Charlène di Monaco, ecco tutte le mise da favola

È tempo di matrimoni, anche in passerella. Dopo Milano dove è andato in scena Sì Sposaitalia Collezioni, ora New York si prepara alla Bridal Fashion Week. X-Style vi porta dentro una fiaba, con gli abiti da sogno delle principesse più amate

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È il simbolo di un sogno che si realizza, la promessa di una nuova vita, la speranza nel futuro insieme. L’abito nuziale porta con sé significati profondi e sceglierlo non è facile. Le passerelle offrono da sempre spunti interessanti per orientarsi. A New York è iniziato il countdown per l’inizio della Bridal Fashion Week, dall’8 al 10 aprile, mentre a Milano il salone internazionale del mondo sposa, Sì Sposaitalia Collezioni, punto di riferimento del settore, ha appena portato in scena le mise che accompagnano il giorno più bello della vita di ogni donna.

Il corsetto, che modella e disegna il punto vita, è ancora protagonista, insieme a gonne lunghe e ampie, arricchite dal sogno delle più romantiche: lo strascico principesco. Come quelli indossati da Kate o da Lady Diana nel giorno del loro “Sì”. Ecco una carrellata degli abiti più belli delle principesse che abbiamo nel cuore. C’era una volta… un’atmosfera da fiaba. E c’è ancora. Immergiamoci insieme in questi sogni.

Kate Middleton lo ha pensato con Sarah Burton

Il 29 aprile 2011 l’Abbazia di Westminster a Londra fa da scenario a uno dei matrimoni più amati di sempre. Kate Middleton, la commoner inglese laureata in Storia dell’Arte a Saint Andrews, percorre la navata della chiesa gotica per giurare amore eterno a William, il primogenito del principe Carlo e di Lady Diana, conosciuto sui banchi dell’università. L’abito che indossa esalta le linee del suo corpo scultoreo, una preziosa creazione realizzata da Sarah Burton, allora direttrice creativa di Alexander McQueen. Si tratta, in realtà, di una collaborazione alla pari tra la stilista e la sposa, la quale era stata influenzata anche dal modello indossato da Grace Kelly (pare avesse visto la mostra Grace Kelly – Style Icon al Victoria & Albert Museum di Londra nel 2010 e ne fosse rimasta incantata). Il bustino di ispirazione vittoriana è realizzato in pizzo chantilly inglese e francese. La gonna, dello stesso tessuto del bustier, è ampia e ispirata a un fiore, come quelli in pizzo tagliati a mano dalle sarte della Royal School of Needlework e aggiunti sul tulle di seta avorio dell’abito. A rifinire la parte posteriore, 58 bottoni ricoperti di garza e organza terminati da passanti Rouleau. Nello strascico, lungo 2 metri e 70 centimetri, confluisce il velo, sempre in tulle di seta e decorato con fiori ricamati a mano. In testa la Cartier Halo Tiara, donata come da tradizione dalla famiglia reale.

L'abito di Grace Kelly, un'ispirazione continua

Negli Anni 50 Grace Kelly è una delle punte di diamante del cinema americano. Carnagione lattea, fascino etereo ed eleganza infinita, Grace, definita “ghiaccio bollente”, appartiene all’upper class di Philadelphia ed è nel pieno della carriera. Il 19 aprile 1956, però, tutto cambia: Grace convola a nozze con il principe Ranieri di Monaco. Nella cattedrale monegasca va in scena una favola, tipica dei migliori film di Hollywood, ma è realtà. E la protagonista è lei, la musa del regista Alfred Hitchcock, che cammina verso il “sì” con un abito destinato a diventare ispirazione per le spose di tutto il mondo. Prima fra tutte, Kate Middleton. Il vestito da sogno dell’attrice premio Oscar è firmato dalla costumista Helen Rose, che aveva lavorato al guardaroba di Grace per quattro film, e le viene donato dalla casa di produzione Metro Goldwin Mayer. Faille color avorio, pizzo di Bruxelles e 100 metri di rete di seta danno vita a uno spettacolo che lascia senza fiato: scollatura alta che abbraccia il collo, corpetto aderente che esalta la figura esile della principessa, doppia gonna in taffetà di seta arricchita da migliaia di perle cucite a mano e uno strascico sontuoso da mille e una notte.

Charlène ha scelto Re Giorgio

La storia d’amore tra Grace Kelly e Ranieri di Monaco ha fatto sognare i cuori più romantici, quasi tracciando la strada per un altro matrimonio da favola, quello del figlio dell’attrice, Alberto, con l’atleta sudafricana olimpionica Charlène Wittstock, ora Grimaldi. La favola ha catturato gli occhi di tutto il mondo il 2 luglio 2011, quando dopo 24 ore dalle nozze civili, si sono celebrate quelle religiose. Charlène sposa il suo principe in un elegante abito di satin avorio dai ricami preziosi firmato Armani Privé. Raffinata la scollatura che incornicia le spalle importanti della nuotatrice, lineare la forma. Per realizzarlo ci sono volute tre sarte e più di 7 mila ore di lavoro. Sofisticata l’acconciatura, con i capelli raccolti all’indietro e fissati da antichi fermagli e diamanti. Niente tiara, ma velo con strascico lunghissimo.

Lo strascico infinito di Lady Diana

Il 29 luglio 1981 il principe Carlo d’Inghilterra sposa Lady Diana Spencer. Gli occhi sono puntati soprattutto su di lei, la brava, bella, dolce e giovanissima ragazza appartenente a una delle più antiche famiglie del Regno Unito, e sul suo abito da sogno. In chiesa Diana arriva con il vestito stropicciato. La carrozza è troppo piccola per tutta quell’abbondanza di tessuto. La creazione del vestito è affidata a due giovani designer inglesi neanche trentenni, David ed Elizabeth Emanuel, ma già noti al jet set internazionale. “Vogliamo che Lady Diana sembri una principessa delle fiabe”, afferma all’epoca David. E il sogno diventa realtà. L’abito è il frutto di oltre 15 prove. L’ispirazione romantica porta a scegliere un taffetà di seta color avorio che dà un tocco vintage ed esalta la bellezza pallida e naturale di Diana. Si dice che il pizzo usato per decorarlo sia stato preso da una borsa di scarti vinta all’asta, ma in realtà lo scampolo apparteneva alla regina Vittoria. Il corpetto le viene cucito addosso. Novanta i metri di tulle usati per il sottogonna - che insieme al taffetà donano il famoso “effetto meringa” - 40 quelli per realizzare il velo e quasi 10 mila le perle e le paillettes madreperlate usate per adornare l’abito. Memorabili le maniche a “sbuffo”, ma soprattutto lo strascico infinito, il più lungo nella storia dei matrimoni reali: 7,62 metri. Un record ancora imbattuto. I capelli corti e dorati di Diana sono incastonati nella Spencer Tiara, un diadema di famiglia risalente al XVIII secolo, abbinata a orecchini con diamanti a forma di pera circondati da circa 50 diamanti più piccoli, appartenenti alla madre Frances.

Letizia Ortiz, scollo a “V” e colletto

Il principe e allora erede al trono di Spagna, Felipe di Borbone, sposa l’ex giornalista Letizia Ortiz il 22 maggio 2004. Lei è splendida nell’abito ideato da Manuel Pertegaz, decano della moda spagnola. Una creazione dalle linee semplici, che esalta la bellezza e l’eleganza innate della futura principessa delle Asturie, oggi regina. È l’ultimo lavoro dello stilista, che a 85 anni definisce questo il suo “tocco finale”. L’abito è realizzato in seta naturale spessa, tessuta con fili d’argento. La scollatura è modesta e a forma di “V”, sulla quale spicca un colletto “a corolla”, una combinazione che ricorda le giacche senza revers indossate dalla giornalista quando conduceva i Tg. La parte superiore abbraccia il busto in modo aderente e diventa un tutt’uno con quella sul retro, che si apre in una gonna a trapezio e confluisce in uno strascico di 4,5 metri. Ovunque ricami d’oro e d’argento che esprimono significati cari alla Corona: i gigli dei Borbone, i trifogli - a rappresentare rispetto, fortuna e amore - le spighe, auspicio di fertilità, e i corbezzoli a simboleggiare Madrid.

Meghan Markle, look dalle linee minimal

L’attrice americana Meghan Markle sposa Harry, secondogenito di Carlo e Diana, il 19 maggio 2018. Un matrimonio imponente, che ha come sfondo il Castello di Windsor, tanto amato dalla regina Elisabetta II. L’abito della futura duchessa del Sussex è firmato dalla direttrice creativa di Givenchy, Clair Weight Keller.

Meghan aveva espresso in più occasioni la sua passione per la semplicità e nel suo giorno più bello l’ha tradotta optando per una mise senza tempo, definita da una raffinata linea minimal: un vestito con scollo a barca, dotato di maniche a tre quarti e un corpetto strutturato che conferiva slancio alla figura e la rendeva armoniosa. In testa la tiara donata, come da tradizione, dalla famiglia reale inglese: la Queen Mary’s Lozenge Bandeau, un pezzo art déco raro appartenuto alla Principessa Mary, dalla quale prende vita il velo che, per volontà di Meghan, è ricamato con i fiori dei 53 paesi del Commonwealth.

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