Questa teoria dietro al quale si nasconde anche un pizzico di marketing, ci suggerisce come il blu, colore del mare e del cielo, possieda una capacità straordinaria di suscitare emozioni inattese e che, pertanto, con un suo semplice tocco, si possa trasformare radicalmente non solo l’arredo di interni ma anche il modo in cui decidiamo di comunicarci, creando un effetto spesso sorprendente.
L’arte è uno degli ambiti dove “La teoria del blu inaspettato” trova la sua massima forma espressiva.
Basti pensare a un genere musicale che deve il proprio nome alla locuzione inglese “to have the blue devils” - ovvero “avere i diavoli blu” - e che attraverso melodie malinconiche ha saputo conferire una scintilla vitale a gran parte della musica contemporanea.
O all’opera artistica del pittore francese Yves Klein che, nel maggio 1960, ha registrato il suo celebre “International Klein Blue”, trasformando questo colore da elemento estetico a mezzo comunicativo.
O ancora, a pellicole cult in cui l'atmosfera data dal blu viene usata per trasmettere un senso di alienazione, come, ad esempio, in certi titoli del regista David Lynch.
E se è nell’interior design che La teoria del blu inaspettato tocca il suo apice, è ancora una volta grazie alla moda e all’estro creativo di certe celebrities che arriva a tutti.
Così anche sulle passerelle che hanno raccontato lo stile di questa Primavera/Estate, un tocco di blu fa capolino sugli abiti by Roberto Cavalli per rievocare la potenza del mare, sui preziosi che incorniciano l’eleganza di certi look Emporio Armani, su scarpe e borse che consacrano lo stile di Ferragamo e addirittura, secondo Avavav in collaborazione con Adadis, sulle borracce: l’ultimo e definitivo accessorio per completare responsabilmente gli outfit estivi di questo 2025.
Così, nella sua molteplicità di sfumature, quel tocco in più di blu ci invita a vedere il mondo sotto una luce diversa, dandoci la possibilità di vestirci e raccontarci in modo davvero unico.