C’è un decennio che sta tornando a influenzare lo street style e i defilé, tra richiami grunge, minimalismo e glamour. Sono gli Anni 90, che intrecciando sfilate, musica, gossip, cinema e arte hanno reso il pop cultura globale
Di recente ha fatto parlare il ritorno di H&M alla London Fashion Week con una collezione Autunno/Inverno 2025 che si è ispirata alla rivoluzione culturale della Gran Bretagna di fine Anni 90, dal Britpop alle icone dell'alta moda. Una celebrazione della cultura, dello stile e dello spirito anticonformista della Londra di quel periodo.
E così le tendenze in vista della stagione fredda confermano il ritorno in auge di alcuni capi che ci fanno fare un salto indietro, ai tempi delle commedie romantiche che facevano sognare, delle serie di tv che lanciavano tendenze, e dei concerti delle pop star che puntellavano l’empowerment femminile. Sono tanti i nomi che hanno interpretato i must-have del periodo, dalla super top Kate Moss fino all'ereditiera Paris Hilton, icone passate alla storia e finite - un trentennio dopo - per ispirare i designer di oggi. Ecco dunque i 5 capi in stile Anni 90 che non potranno mancare nell’armadio di questa stagione fredda.
Uniforme delle pop star di quegli anni, il jeans a vita bassa torna a vestire le fashion icon più attuali. Così, persino la Generazione Z sta ripescando quel trend di fine anni Novanta/primi Duemila imitando i look lanciati, per esempio, da Christina Aguilera e da Britney Spears ai gloriosi inizi delle rispettive carriere.
Modelli rivisitati con codici contemporanei: per uno stile disinvolto, se portati morbidi, oppure sensuale, se in versione più stretch. Per la verità, va per la maggiore la versione “comfy”, abbinata a camicie sgargianti e cardigan multicolore, oppure a mini bustini o semplici t-shirt. La differenza rispetto agli Anni 90? Invece di scoprire tutta la pancia si mette in mostra solo la porzione di pelle appena sotto l’ombelico.
Se la regola ferrea di stile di quel periodo era, appunto, scoprire tutta la pancia, mettere in mostra le gambe significava farlo davvero, con gonne ultra mini, oppure a palloncino. Come quelle che si muovevano sul palco insieme con i fianchi delle cantanti, come Courtney Love, la regina del grunge con il guardaroba di babydoll, sottovesti di raso e calze a rete strappate: l’altra faccia degli Anni 90, il lato della medaglia opposto al minimalismo languido di Kate Moss.
Ebbene, ecco la gonna a palloncino riproposta nei défilé autunnali 2025-2026. Bianca candida da Cecilie Bahnsen, in pelle da Zimmermann, in raso da Rvdk Ronald Van Der Kemp. Ma sempre rigorosamente cortissima.
Anche la checked shirt simbolo dello stile grunge è tornata in tendenza, amatissima da Kurt Cobain e da molte altre icone popolari in quegli anni. La camicia a quadri era già simbolo della moda unisex, indossata ugualmente da uomini e donne, spesso in versione country, come faceva la pop star latino-americana Jennifer Lopez, lasciando maliziosamente aperto un bottone in più.
Questo capo torna oggi rivisitato in forme e abbinamenti: è sensuale in versione large, portata sotto gilet e mini gonna con calze a rete, oppure aperta sopra un mini dress impalpabile; è più seriosa in versione slim, al posto della camicia bianca sotto la giacca dal taglio sartoriale.
E poi c’è la giacca in pelle. Non versione biker jacket, ma un modello che segue regole precise: corta sui fianchi (all’epoca per mostrare pancia scoperta e pantaloni attillati) rigorosamente nera e con la zip. Indossata in stile punk da Pink o con l’eleganza rilassata di Alanis Morissette, questo capo è stato indiscusso protagonista di quegli anni.
In epoca contemporanea si indossa su gonne, abiti, pantaloni e jeans. Praticamente su tutto. Da Christian Dior è cortissima, ma si reinterpreta in versione “scomposta” sulle spalle, con le maniche over che sembrano staccarsi grazie alle zip aperte; da Zomer si arriccia in vita; da Philipp Plein si arricchisce con cristalli sulle spalline.
Lo stile un po’ tormentato lanciato dalle rock band degli Anni90, o dalle allora giovanissime artiste come Avril Lavigne - con i suoi look da maschiaccio - si è cibato di jeans larghi, canotte, cravatte, sneakers e calze a rete. Ma anche dei potenti anfibi, che non sono mai davvero tramontati e sono tornati sulle passerelle come must-have di questa stagione fredda.
Lo scarponcino da battaglia però non si porta più con le stringhe allentate, quasi slacciate: si abbarbica alla gamba, con mille lacci stretti fino al ginocchio, con un risultato più composto, femminile e consapevole.
Oltre i 5 capi, poi, c’è il vero e unico intramontabile abbinamento: il bianco e nero in versione minimalista, come quello portato dalla giovanissima Julia Roberts nella storica accoppiata camicia e gilet.
Oggi brand come Ann Demeulemeester e Txell Miras sembrano riproporre proprio quel particolare look dell’attrice di “Pretty Woman”, reinterpretandolo: i gilet si allungano e le camicie acquistano volume per adattarsi alla contemporaneità. Victoria Beckham, invece, la sera veste la sua donna con pantalone maschile scuro in coppia con candide camicie da smoking dal taglio femminile, riproponendo quel minimal che sembra proprio non tramontare mai.
E così, chi in quegli anni non era ancora nato potrà ispirarsi dalle passerelle, chi invece c'era questi capi potrebbe avere la fortuna di possederli ancora, di poterli recuperali e reinterpretali in stile contemporaneo, come strumenti per riscrivere il presente.
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